Recensione “Delitti a Fleat House” di Licinda Riley| Giunti Editore

“E se ci ho visto giusto, siamo davanti ad un caso di omicidio”

Delitti a Fleat House



L’improvvisa morte di Charlie Cavendish, nell’austero dormitorio di Fleat House, è un evento scioccante che il preside è subito propenso a liquidare come un tragico incidente. Ma la polizia non può escludere che si tratti di un crimine e il caso richiede il ritorno in servizio dell’ispettore Jazmine “Jazz” Hunter.

Jazz ha le sue ragioni per aver abbandonato la carriera nella polizia di Londra e accetta con riluttanza di occuparsi dell’indagine come favore al suo vecchio capo. Quando uno dei professori viene trovato morto e poco dopo un alunno scompare, è chiaro che la vicenda sia molto più complicata di quanto potesse sembrare all’inizio.

Intrighi familiari, tradimenti e vendette: sono tanti i segreti racchiusi nelle mura di Fleat House e alcuni attendono di venire alla luce da tempo.

“Non è sordo, butta giù la porta Miles. Temo che abbiano un altro cadavere”

Delitti a Fleat House



“Delitti a Fleat House” è un romanzo poliziesco di Lucinda Riley, unico inedito prima della sua morte. Ha una storia editoriale decisamente particolare e questo romanzo è venuto alla luce grazie al figlio dell’autrice che, dopo il decesso di Lucinda, si è occupato delle sue opere e dei suoi manoscritti.

Grazie alla Giunti Editore, è arrivato in Italia il nel 2022.

Conoscevo l’autrice già da parecchio tempo prima di questa uscita, e avevo anche già acquistato “Le sette sorelle“, pur se in po’ timorosa per la quantità di romanzi. Però quando ho notato questo titolo nelle mie proposte Audible, non ho saputo resistere.

Questo primo approccio con Lucinda è stato proprio il migliore che potessi desiderare!

Già l’ambientazione un po’ dark academia in un collegio di “lusso” mi ha fatta impazzire.
Uno storico edificio, studenti, ambienti d’élite e un omicidio. Si potrebbe chiedere di meglio? Io non penso!

Per me nel genere thriller/poliziesco una buona parte del lavoro la fa proprio l’ambientazione, che mi aiuta a comprendere la storia e ad immergermi dentro totalmente.
Immaginare un college brulicante di studenti immerso nel verde tetro della campagna inglese mi ha fatta innamorare.

La narrazione prende il volo già dai primi capitoli, ed è impossibile non riuscire ad inquadrare la storia. Almeno per me, fin da subito è stato chiaro che il romanzo avrebbe soddisfatto tutte le mie aspettative.

Durante una normalissima mattinata in un college inglese, uno studente, Charlie Cavendish, viene trovato morto nella sua stanza.
Dopo l’autopsia si scopre che il ragazzo aveva assunto dell’aspirina, un medicinale per lui fatale che lo ha portato alla morte.
Ma Charlie sapeva di essere allergico. È stata solo una fatale coincidenza o c’è qualcosa in più?

“Sapeva di essere fredda e distaccata, ma era l’unico modo che conosceva per rimanere lucida.”

Delitti a Fleat House



Oltre alla narrazione principale, quella dell’omicidio, penso che l’autrice sia riuscita ad incastrare insieme un sacco di fili narrativi in modo perfetto. Stranamente, distaccarmi per qualche capitolo dalla storia principale non mi ha mai pesato, proprio perché anche le altre storie erano super interessanti.

Intorno all’omicidio di Charlie girano varie storie, come quelle delle famiglie degli studenti e quella dell’ispettrice Jazz.

Poi ovviamente in un buon poliziesco non possono mancare indizi strategici per far capire ai lettori più audaci chi sia il colpevole. Qui di indizi ce ne sono in abbondanza, anche se di non facilissima interpretazione al primo colpo, e soprattutto il misterioso assassino non è un personaggio visto solo due volte (odio questa dannatissima scelta narrativa).

“La gente passa la maggior parte della vita a cercare l’amore, quando senza saperlo può essere un sentimento davvero distruttivo.”

Delitti a Fleat House



In sintesi un romanzo che ho davvero apprezzato, e che dopo tanto fantasy mi ha riportato un po’ alle mie origini da lettrice. Ora ho proprio bisogno di trovare qualcos’altro di simile!

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Recensione “Brave ragazze, cattivo sangue” di Holly Jackson| Come uccidono le brave ragazze volume 2 | Rizzoli

“È sempre quando si resta sdraiati la notte che arrivano i pensieri peggiori”

Holly Jackson

Pippa Fitz-Amobi è reduce dalle avventure che l’hanno portata alla risoluzione del cold case della morte di Andie Bell. L’indagine è ora raccontata per filo e per segno in un podcast, che sviscera tutti i particolari dell’indagine. Pippa, segnata dagli eventi dell’anno precedente, afferma a gran voce che dopo la scorsa esperienza ha chiuso con il voler fare la detective. Ma improvvisamente il fratello del suo amico Connor sparisce. La polizia non vuole fare nulla a riguardo, e Pippa si ritrova immersa in una nuova indagine, che mai avrebbe immaginato potesse portare a galla segreti tanto loschi. E questa volta, tutti sono in ascolto. Ma riuscirà a trovarlo prima che sia troppo tardi?

“Brave ragazze, cattivo sangue” è il secondo libro della serie “Come uccidono le brave ragazze” di Holly Jackson.
Ho avuto modo di leggere il primo libro poco più di un mese fa, e ne ero rimasta davvero molto soddisfatta!

PUOI LEGGERE LA RECENSIONE DEL PRIMO LIBRO CLICCANDO QUI



Arrivato di recente qui in Italia, posso solo dire che la casa editrice ha puntato sull’autrice giusta. Non vedo l’ora che arrivi anche il terzo e sinceramente sto considerando l’idea di recuperarlo in lingua originale per averlo al più presto.

Sono stata entusiasta della lettura del primo volume (buttato giù in meno di un giorno solo nonostante le 400 pagine) e avevo grandi aspettative anche per questo secondo libro.

Lo ammetto: avevo un po’ paura che il registro o la mia attenzione durante la lettura calassero. Questo perché spesso capita che i seguiti di grandi successi non siano all’altezza e deludano le aspettative.

Ma non è questo il caso.

Anche se per la lettura ci ho impegnato del tempo in più a causa di vari impegni che mi trascinavano lontani dai miei libri, questa lettura mi ha lasciata a bocca aperta.

Lo stile dell’autrice è rimasto piacevole e scorrevole, e già dalla prima sessione di lettura sono riuscita a buttar giù 150 pagine.

La prima parte del romanzo si riallaccia in modo molto omogeneo con il libro precedente, dettaglio che ho apprezzato molto proprio perché spesso si riparte dalla storia “nuova”, ignorando i precedenti.

Dopo questa fase di introduzione inizia la vera e propria narrazione, che è riuscita perfettamente a tenermi sulle spine.

Questo secondo capitolo è davvero molto ma MOOOLTO mistery, un po’ avrei preferito che venissero approfondite le vicende personali o i personaggi, ma in ogni caso va bene anche così!

Trattandosi di uno young adult avevo timore che l’autrice si sarebbe concentrata su lati diversi questa volta, tipo il romance che ha avuto una piccola parte negli ultimi capitoli di “Come uccidono le brave ragazze”, ma anche su questo punto non si è smentita!

Anzi, devo aggiungere che ho notato un modo di scrivere un po’ più maturo e l’evoluzione non è affatto scontata.

Per il primo romanzo avevo capito fin dall’inizio chi era il colpevole, ma questa volta non è stato così! Purtroppo nessun dettaglio nascosto come piace a me, ma bensì un mistero che si svela completamente solo alla fine.

Durante tutta la lettura ho avuto una strana sensazione, come se qualcosa non andasse per il verso giusto mentre la storia proseguiva…

… E negli ultimi capitoli BOOM.

Così anche Holly Jackson è riuscita a spezzarmi il cuore.

Le ultime pagine hanno preso un risvolto davvero inaspettato, tragico.
Coinvolta dal primo libro non mi aspettavo niente del genere, e invece.

L’autrice ci lascia le ultime pagine con una porticina aperta, un piccolo spiraglio di luce che mi fa pensare un sacco su come continuerà la storia di Pip.

Di sicuro con questo romanzo l’asticella si è alzata e non prenderò il terzo e ultimo capitolo della serie come un semplice young adult.

Holly Jackson ha una scrittura magistrale, di cui leggerei all’infinito. Ormai autrice di comfort zone, spero arrivino presto altri suoi libri perché altrimenti non saprei più come affrontare i momenti difficili.

“Sperava fosse solo questione di tempo prima che quei buchi si riempissero e tutto tornasse alla normalità”

Holly Jackson

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5 libri da leggere ad ottobre

Sei alla ricerca di qualche lettura in tema da fare questo mese? In questo articolo ti consiglio alcune letture che secondo me sono immancabili per questo periodo!

Quindi che tu voglia spaventarti un po’ o semplicemente intraprendere qualche lettura che profumi d’autunno, tira fuori carta e penna e sii prontə ad allungare la wishlist!

1. Gideon la Nona di Tamsyn Muir

L’imperatore ha bisogno di negromanti. Il nono negromante ha bisogno di una spadaccina. Gideon ha una spada, non ne può più di tutta quella robaccia da non morti in mezzo a cui è cresciuta e vorrebbe sfuggire al destino che la attende: una vita come servitrice e un post-vita come corpo rianimato. E così si prepara a fuggire. Ma la sua nemesi non la lascerà libera senza chiedere qualcosa in cambio…


2. Sulle tracce di Jack lo Squartatore di Kerri Maniscalco

È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell’alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l’amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l’ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull’assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile. Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, il romanzo d’esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità, in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.

3. Serpent&Dove: La strega e il cacciatore di Shelby Mahurin

Una strega e un cacciatore di streghe legati nel sacro vincolo del matrimonio. Quella storia poteva andare a finire in un unico modo: un palo e un fiammifero.

Due anni fa, Louise Le Blanc è fuggita dalla sua congrega e si è rifugiata a Cesarine, rinunciando a ogni forma di magia e vivendo di furti ed espedienti. Perché in quella tetra città le streghe come lei fanno paura. Vengono braccate. E mandate al rogo.

Reid Diggory è un cacciatore, ha giurato fedeltà alla Chiesa e da sempre vive secondo un unico, ferreo principio: uccidere le streghe. La sua strada non avrebbe mai dovuto incrociare quella di Lou, ma un perverso scherzo del destino li costringe a un’unione impossibile: il santo matrimonio. Ma anche se quella tra le streghe e la Chiesa è una guerra antica come il mondo, un nemico crudele ha in serbo per Lou un destino peggiore del rogo. E lei, che non può cambiare la propria natura e nemmeno ignorare sentimenti che stanno sbocciando nel suo cuore, si trova di fronte a una scelta terribile.

4. C’era una volta un cuore spezzato di Stephanie Garber

(questo non è per niente pauroso, ma che ci potete fare se mi ispira autumn mood)


Evangeline Volpe ha sempre creduto nell’amore e nel lieto fine… Fino al giorno in cui scopre che quello che credeva essere il ragazzo della sua vita sta per sposare un’altra. Nel disperato tentativo di impedire le nozze, Evangeline stringe un patto con il Fatidico Principe di Cuori, affascinante quanto malvagio. In cambio del suo aiuto, il Fato chiede a Evangeline tre baci, che dovrà dare quando e a chi deciderà lui. Ma già al primo dei tre baci promessi, Evangeline impara a sue spese che mettersi in affari con un immortale può rivelarsi un gioco molto pericoloso, e che ciò che il Principe di Cuori vuole da lei è più di quanto si è fatto promettere. I piani che ha fatto per Evangeline potrebbero portare al più straordinario dei lieto fine o alla più spettacolare delle tragedie…

5. Hide di Kiersten White

La sfida: trascorrere un’intera settimana a giocare a nascondino, dal sorgere del sole al tramonto, in un parco divertimenti abbandonato da decenni e fare di tutto per non essere presi (da chi non è dato saperlo). Il premio: denaro a sufficienza per rivoluzionare completamente la propria vita. Anche se gli altri concorrenti sono determinati a vincere – per ritagliarsi un futuro da sogno o sfuggire a un passato che li perseguita –, Mack è sicura di poterli battere tutti. In fondo, ciò che deve fare è nascondersi e lei, fin da bambina, non fa altro. Anzi, è proprio questa la ragione per cui è ancora viva mentre la sua intera famiglia è morta. Ma, quando capisce che l’eliminazione dei concorrenti nasconde qualcosa di sospetto, Mack comprende che il gioco è molto più sinistro di quanto potesse immaginare e che per sopravvivere sarà necessario unire le forze…

Consiglio bonus“Il filo avvelenato” di Laura Purcell

Gran Bretagna, prima metà dell’Ottocento. Dorothea Truelove è giovane, bella e ricca. Ruth Butterham è giovane, ma povera e consumata da un segreto oscuro e terribile. Un segreto che rischia di condurla alla forca. I loro destini si incrociano alla Oakgate Prison, dove Ruth è rinchiusa in attesa di processo per omicidio e dove Dorothea si dedica ad attività caritatevoli; soprattutto, qui la ragazza trova il luogo ideale per mettere alla prova le neonate teorie della frenologia – secondo cui la forma del cranio di una persona spiega i suoi peggiori crimini – che tanto la appassionano. L’incontro con Ruth fa però sorgere in lei nuovi dubbi, che nessuna scienza è in grado di risolvere: è davvero possibile uccidere una persona usando solo ago e filo? La storia che la prigioniera ha da raccontare – una storia di amarezze e tradimenti, di abiti belli da morire – scuoterà la fede di Dorothea nella razionalità e nel potere della redenzione. Per tutti gli amanti della letteratura gotica, un racconto da brivido dedicato al male celato dietro il volto dell’innocenza.

Hai trovato la lettura giusta che fa per te?
Fammelo sapere nei commenti!

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Recensione “Come uccidono le brave ragazze” di Holly Jackson| Rizzoli

“Una vita innocente fu stroncata e tutti quanti, in questa città, si rigirano in bocca la cosa trasformandola in una mostruosità, trasformarono Sal nel cattivo. Ma se un cattivo può essere creato, può anche essere smontato. Cinque anni e mezzo fa a Little Kilton furono assassinati due adolescenti. E noi abbiamo in mano gli inizi per trovare l’assassino: io e Ravi e questo documento Word in continua espansione.”

“Come uccidono le brave ragazze”



Little Kilton, aprile 2012: Andie Bell, una delle ragazze più popolari della scuola, viene uccisa. O meglio, scompare, e il suo corpo non verrà mai ritrovato. L’assassino è Sal Singh, compagno di scuola e amico della vittima: la polizia e tutti in città ne sono convinti. Il suo suicidio a qualche giorno di distanza ha cancellato tutti i dubbi. Ma Pippa Fitz-Amobi, che al tempo dei fatti aveva dodici anni e che ora si prepara a fare domanda per il college, non ne è per niente sicura. Quando sceglie di studiare il caso come tesina di fine anno, comincia a scoprire segreti che qualcuno in città vuole disperatamente che rimangano tali. E se l’assassino fosse davvero ancora là fuori?



“Come uccidono le brave ragazze” è un romanzo di Holly Jackson, pubblicato in Italia da Rizzoli nel 2021. Da pochissimo è diventato uno dei nuovi fenomeni del booktok e spinta dalla curiosità sono andata a ripescarlo dagli abissi della mia wishlist per leggerlo (cosa che aspettavo di fare da tantissimo, ma non riuscivo proprio a trovare il momento giusto!).

Il genere in cui è collocato è il thriller per ragazzi, ma anche se manca poco al momento in cui il “2” sostituirà “1” nella mia età, ho apprezzato molto questa lettura (dai, era un modo carino per dire a tutti che mi sto facendo vecchia).
Dunque non fatevi spaventare dal “thriller per ragazzi” perché l’unica cosa semplice che troverete in questo romanzo è lo stile dell’autrice, per il resto ho trovato la costruzione della storia davvero fantastica!

“Qualcuno, in questa città, ha qualcosa da nascondere e ha paura perché io sono sulla pista giusta per individuarlo.”

“Come uccidono le brave ragazze”



Partiamo dall’ambientazione che mi è piaciuta tantissimo: una piccola cittadina inglese in cui è stato commesso un crimine.
Le carte messe in tavola sono tutte così ovvie che nessuno sospetterebbe che ci sia stato di più.

Un fidanzato geloso uccide la sua ragazza e poi decide di suicidarsi.
Semplice, no?

Ma c’è qualcosa che non torna (come un cadavere che non si trova più) e Pip ha intenzione di scoprire cosa si nasconde dietro questo omicidio, anche dopo anni.

La protagonista inizia quindi a scavare fra le memorie degli abitanti della piccola città, a raccogliere interviste e articoli di giornale.
Ma il colpevole farà di tutto per tenerla lontana dalla verità.

La costruzione del personaggio di Pip mi è piaciuta un sacco, il suo punto di vista ha reso la storia scorrevolissima e penso sia difficile non immedesimarsi in lei durante la lettura. Poi mi ci sono affezionata un po’ perché devo dire che abbiamo tratti molto simili.

Io avevo iniziato ad avere dei sospetti già dall’inizio, che in parte si sono rivelati fondati, ma devo dire che questa lettura mi ha davvero sorpresa!
Oltre alla storia in sé ci sono molti tempi importanti che possono essere utili per i lettori più giovani (ma anche per quelli più adulti!) come il bullismo e l’indifferenza, le droghe, il tradimento e le violenze fisiche e psicologiche.

A questo punto direi che ho una vera passione per i thriller ambientati in piccole cittadine in cui tutto sembra “perfetto” e in cui le vittime sembrano essere semplicemente brave persone sfortunate finite in una situazione che non si meritavano, ma poi quando si va un po’ più a fondo si ci rende conto che tutto è più torbido di quanto ci si aspettasse.

“Le persone che si amano non sono solo algebra: da calcolare, sottrarre o tenere a un braccio di distanza oltre una virgola decimale.”

“Come uccidono le brave ragazze”



Credetemi se vi dico che questa lettura l’ho divorata! Non mi succedeva da tempo di iniziare un libro la mattina e riuscire a concluderlo entro sera, e credo che questo libro mi abbia ufficialmente “sbloccata” da uno strano tipo di blocco del lettore che mi perseguitava da mesi. Mi ha fatto ricordare quanto mi piaceva leggere senza sosta come tanto tempo fa!

Da un lato questo libro mi ha anche ricordato un po’ la foga e l’interesse con cui un anno fa lessi “La verità sul caso Harry Quebert”, e anche se molto diverso mi ha trasmesso più o meno le stesse vibes (anche se Holly Jackson è molto meno prolissa e decisamente più diretta rispetto al mio caro Joel).

Inoltre ho fatto la piacevole scoperta di questa nuova uscita, che sarà pubblicata da Rizzoli e disponibile dal 1 Novembre 2022. Sinceramente non vedo l’ora di recuperarlo perché la storia mi ha appassionato un sacco e non vedo l’ora di scoprire cosa combinerà Pip questa volta!



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Recensione “Hide” di Kiersten White | Mondadori | Il libro ispirato a Squid Game

“Alle generazioni più giovani: vi abbiamo chiesto di salvarci, ma questo compito non dovrebbe spettare a voi. Scusateci”

La sfida: trascorrere un’intera settimana a giocare a nascondino, dal sorgere del sole al tramonto, in un parco divertimenti abbandonato da decenni e fare di tutto per non essere presi (da chi non è dato saperlo).

Il premio: denaro a sufficienza per rivoluzionare completamente la propria vita.

Anche se gli altri concorrenti sono determinati a vincere – per ritagliarsi un futuro da sogno o sfuggire a un passato che li perseguita –, Mack è sicura di poterli battere tutti. In fondo, ciò che deve fare è nascondersi e lei, fin da bambina, non fa altro.

Anzi, è proprio questa la ragione per cui è ancora viva mentre la sua intera famiglia è morta. Ma, quando capisce che l’eliminazione dei concorrenti nasconde qualcosa di sospetto, Mack comprende che il gioco è molto più sinistro di quanto potesse immaginare e che per sopravvivere sarà necessario unire le forze…

“Mack non è mai stata perfetta in vita sua. La parola “perfetta” le risulta aliena, rigida, scomoda. Ma forse si tratta di un lavoro. Con qualche soldo per rendersi presentabile avrà una vera possibilità. Basta che nessuno ficchi il naso dove non deve. Basta che nessuno la osservi troppo da vicino. In quel caso potrebbe farcela.

Hide” è un romanzo di Kiersten White pubblicato a maggio del 2022 e portato qui in Italia da Mondadori. Si tratta proprio di un’uscita freschissima di pochi giorni e che aspettavo con ansia, per cui ringrazio in anticipo la mia cara amica Silvia (che trovate su IG cliccando qui → @_acourtofshadowbook_ ←) per avermi coinvolta in questo emozionante review party!

La didascalia del libro originale recita “The book you need after Squid Game” e anche se non ho visto questa serie (sarò probabilmente una dei pochi!) devo dire che non mi ha trasmesso molto le vibes dei trailer o di scene varie viste online. Si dovrebbe dunque trattare di un libro ispirato alla serie, anche se non ho proprio le idee chiare su questa cosa!

Quattordici partecipanti, che non sembrano avere proprio nulla in comune, si ritrovano invitati ad un reality in cui dovranno giocare a nascondino per vincere una somma di denaro con così tanti zeri da poter cambiare le loro vite.

“Nel 1974, durante la settimana aperta a tutti, un importante uomo d’affari che viveva nel Nord dello stato decise di visitare il parco. Portò con sé la moglie e i due figli, cogliendo l’occasione per una breve vacanza. La bambina di cinque anni svanì nel nulla. Uno dei lavoratori stagionali, un forestiero, fu arrestato per omicidio, ma la pubblicità negativa macchiò per sempre la reputazione del parco, che finì per chiudere i battenti

Non si tratta di un libro molto lungo, conta infatti poco più di duecento pagine e per i miei standard lo considero un libro breve. Nonostante ciò però mi ha preso davvero tanto e l’ho divorato in pochissimo tempo.

È stato interessante ed emozionante scoprire i retroscena dei vari personaggi, conoscere le loro vite e venire a contatto con i loro traumi, le loro idee per il futuro e soprattutto le loro speranze.
Proprio riguardo ai personaggi l’autrice è riuscita a farmi capire che non tutto ciò che sembra perfetto lo è, delle volte è solo pura apparenza e al contrario, che anche in una vita disastrosa si può scorgere uno spiraglio di speranza.

Già dall’inizio intuivo che c’era qualcosa di più sotto, e pagina dopo pagina lo stile dell’autrice mi ha messo sempre più curiosità. Il mistero si infittiva e già dalla metà avevo dei sospetti che poi si sono rivelati fondati.

È stata una lettura davvero stupenda, mi sono sentita totalmente coinvolta e sono riuscita ad emozionarmi più volte.
I momenti di climax e tensione sono scritti in modo perfetto, quindi se deciderete di leggere questo libro tenetevi pronti a restare con il fiato sospeso più volte.

Sia i personaggi che le ambientazioni per me sono state ultra realistiche, e l’idea di un parco abbandonato in cui giocare a nascondino mi ha lasciato addosso curiosità e inquietudine insieme.

Mi sono piaciuti tanto anche i numerosi POV della narrazione, in questo modo ogni personaggio ha avuto modo di farsi conoscere e ciò ha dato una sorta di completezza a tutta la storia.

Per concludere, è una lettura che consiglio decisamente! Ho notato che online ci sono un po’ di dispute sul genere a cui questo romanzo appartiene, ma se volete godervi una bella lettura che saprà tenervi con il fiato sospeso, questo libro fa proprio per voi!

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REGALA UNƏ AUTORƏ EMERGENTE | Mistery – Noir – Thriller – Horror

Quando fuori fa freddo e sei da solə in casa ti capita mai di aver voglia di brividi?
Per il settimo appuntamento della rubrica “Regala unə autorə emergente per Natale” oggi ospitiamo qui diversi autorə, con libri molto diversi, ma che mettono a loro modo tutti un po’ di brivido.

Esploreremo dei libri emergenti che vanno dal mistery al noir, dal thriller all’horror.
Siete sicurə di essere prontə?

Se la risposta è un sì, siete invitatə a proseguire…



1. LA NOSTRA CASA di Simona Capone



La nostra casa era uno di quei luoghi in cui sia il tempo che lo spazio si arrestavano, proliferando in un oceano di oppressione e violenza e questo Amalia lo ricordava bene. Adesso, che aveva l’età giusta per riflettere razionalmente, pensava spesso a quella casa come faceva fin da bambina, prima che un incidente spazzasse via ogni cosa, lasciandole soltanto la rievocazione sbiadita di quelle giornate fatte di preghiera e solitudine. La costante sensazione di essere osservati e di non essere mai soli, oltre che le apparizioni fuggevoli di quelle presenze che sua madre si ostinava ancora a chiamare “il peccato dell’uomo”. La verità di un passato e di una colpa che Amalia avrebbe preferito non reggere sulle sue esili spalle. Spettrali creature, dunque, popolano le visioni della ragazza che si ritroverà man mano a dover affrontare pur di riemergere dagli incubi indotti dai fantasmi del suo passato.


2. TUTTA COLPA DI ALFREDO di Gabriella Candida Candeloro

Valentina non si fida.

Alla continua ricerca di un equilibrio interiore che esprime danzando sulle punte di gesso.

Proprio quando sembra cedere alla tentazione di aprirsi al mondo, accade qualcosa che la destabilizza, qualcosa che minerà la sua intera esistenza.

In questa storia nulla è come appare, i pezzi del puzzle si spargono nuovamente sul tavolo e lei deve ricominciare a comporre una nuova figura.

Un fatto inaspettato, una lettera, un viaggio, la porteranno nel ventre della “testuggine”, nelle viscere profonde della sua anima.



3. NEBBIA di Chantal Guzzetti



Quando una coppia di coniugi viene assassinata, in un paesino tra le montagne piemontesi, e il caso rimane in stallo per due mesi, viene chiamato in aiuto un ispettore milanese a risolvere il mistero privo di prove. La prima sospettata è l’unica figlia della coppia che, all’epoca dei fatti, è stata quella che ha trovato il cadavere della madre e che dice di non ricordare nulla a causa di una botta in testa. L’ispettore si troverà dunque a cercare indizi tra le chiacchiere dei chiusi abitanti di Croveo. Riuscirà l’uomo, il burbero Ispettore De Simone, a risolvere il caso?


4. IN-ESISTENZA di Fabio Audaci



Luca ha avuto una vita monotona, ha gestito un negozio di alimentari e non è mai riuscito ad aiutare neanche se stesso.
In effetti, sarà la sua morte a dare un senso alla sua vita.
Un incontro inatteso lo porterà a fare la differenza per qualcuno.
La storia molto particolare di Luca, un protagonista che in vita non ha saputo “vivere” e che si ritrova in una morte molto movimentata e carica di significato.


5. STORIES FROM THE OTHER SIDE di Michela Mosca



Una scrittrice diventa famosa grazie a un racconto sulle fate, un bambino narra il suo trasferimento nella nuova città, un giovane riceve una misteriosa videocassetta, un’adolescente ci parla dei suoi primi amori. Tutte storie molto leggere, tranquille. O forse no… la realtà non è oggettiva, tutto dipende da quale prospettiva guardiamo le cose. Stories from The Other Side è una raccolta di racconti dell’orrore, weird, assurdi, allucinanti. Un viaggio nel labirintico mondo della psiche umana, delle ossessioni e della follia. Tra scenari apocalittici e visioni distorte, queste storie vi porteranno dritte dall’altra parte del velo. Ma a pensarci meglio, forse non siete pronti. Fareste meglio a non leggerle.


6. CTONIANA di Saverio Calibano



Ctoniana è un viaggio nei recessi della paura che si annida nell’animo umano. I suoi racconti percorrono tempo e spazio, da buie caverne fino ai più assolati deserti, snodandosi in luoghi popolati da mostri terrificanti a volte nascosti dietro l’aspetto comune di uomini e donne. Essi incarnano tra queste pagine l’orrore che giunge inaspettato, ma presente e inesorabile come il senso di inquietudine dato dal morire del giorno che cede il posto alla notte senza luna.

7. LA MASCA di Laura Rizzoglio




I Tre Pini, uno scorcio di Langa piemontese del Dopoguerra, una borgata in cui tutti si conoscono tra di loro e dove ancora aleggia il ricordo dei racconti popolari su masche, mascon e maledissiun.
Il ritrovamento del cadavere di una ragazzina getta un senso d’impotente terrore su tutta la comunità e mentre gli adulti cercano di fare luce su una cattiveria fin troppo umana, Lorenzo, Laura e la loro banda di amici decidono invece di affrontare la masca, l’anziana tacciata come strega, nel tentativo di avere giustizia per la loro sfortunata compagna di classe, portando alla luce verità scomode e impensabili.

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Recensione “L’innocenza non estate” di Mattia Bagnato


Sono troppi anni ormai che la dottoressa Page lavora per il tribunale di Zenith, eppure è ancora in grado di sorprendersi quando le capita tra le mani il sottile fascicolo di Clara Innocence: all’apparenza una giovane donna come tante, una che però ha deciso di deragliare dai binari della quotidianità macchiandosi di un efferato omicidio. Ancora prima di fare la sua conoscenza in una stanza del complesso penitenziario, la dottoressa sa che il dialogo che avrà con la prigioniera sarà cruciale per scrivere il destino della ragazza: la reclusione in carcere, oppure nel manicomio giudiziario. Quello che Clara ha da raccontarle, però, supera di gran lunga ogni sua immaginazione e getta ombre inquietanti su Emerald Falls, la cittadina da cui Clara proviene e nella quale in passato ha perduto per sempre l’innocenza. E, forse, anche la propria sanità mentale.


“Ogni città ha la propria anima, ma quella di Emerald Falls era nera come la morte”.



Con questa citazione ha inizio “L’innocenza non esiste”, romanzo di genere thriller pubblicato nel 2020, e che ho avuto la possibilità di leggere durante l’estate dello stesso anno.

Partendo dalla stanza degli interrogatori, l’autore ci porterà indietro nel tempo, per percorrere tutta la vita della protagonista, iniziando dall’infanzia e passando per l’adolescemza e infine gli anni maturi.

La vita di Clara è stata contaminata dal nero della città, che ha portato nella sua quotidiano eventi disastrosi e che l’hanno segnata nel profondo.
Uno sconvolgente disegno, che si farà più cupo pagina dopo pagina è quello che Clara racconterà alla dottoressa Page.

La scrittura è scorrevole, facilitata da brevi parti alternate dedicate a tutti i personaggi.
Durante la narrazione la tensione è rimasta costante, e così anche la sorpresa e le emozioni che mi ha portato.
È un libro in grado di portare ombre in una giornata estiva, che mostra il passato e le conseguenze di ogni azione.

Ciò che più mi ha stupita è come l’autore è riuscito a mantenere il segreto costruito intorno all’identità della vittima: chi ha ucciso Clara? Perché lo ha fatto?

Ho scoperto i dettagli un po’ per volta, insieme agli eventi che distruggono e invadono improvvisamente la quotidianità dei personaggi.
Ognuno di essi ha la sua ombra perseguitatrice, nera come l’anima di Emerald Falls.

Anche a distanza di mesi (sarà passato quasi un anno) questo libro mi è rimasto davvero impresso e si è guadagnato un posto speciale fra i miei libri preferiti.
È inoltre comparso nella mia classifica Top10 letture del 2020.

È stata una lettura davvero forte e coinvolgente, e di sicuro amerete questo libro come me se deciderete di dagli una possibilità.
Se vi piace questo genere e non vedete l’ora di scoprire chi è la vittima, dato che di solito si va a caccia dell’assassino, è ora di fare un giretto a Emerald Falls.