Intervista a Marta Destler | Il Battito Dell’Orologio


Ciao Marta! Ti va di presentarti ai lettori che non ti conoscono? Com’è iniziato il tuo percorso da scrittrice?
Ciao Sabrina! Intanto grazie per questo spazietto, è davvero un piacere essere qui! Sono un’architetta, interior designer e renderista a tempo pieno, e quando non lavoro mi piace destreggiarmi tra tanti (troppi!) interessi: disegno con diversi medium, ogni tanto creo cose con le mie mani, ovviamente leggo e scrivo, e guardare tanto sport in tv (tranne il calcio), film e serie tv è il mio pane quotidiano. Prima di iniziare a scrivere, ho sempre inventato storie: che fossero con la mia amica immaginaria (sì, ne avevo una), o con le bambole non aveva importanza. Poi ho iniziato a leggere e a passare i miei pomeriggi in biblioteca, e quando ho capito che dietro quei bei libri che leggevo ci sono delle persone che inventano storie, mi sono detta: voglio farlo anche io! Ho scritto qualche racconto breve per me stessa per parecchi anni (il primo credo che fosse una sorta di horror, perché all’epoca ero in fissa con Piccoli Brividi), poi sono capitata in un sito di fanfiction e mi si è aperto un mondo. Sono passata da scrivere robe orripilanti su manga.it, a qualcosa di più leggibile qualche anno dopo su EFP, la mia vera palestra di scrittura dal 2007. Condividere le follie che ho scritto mi ha aiutata tantissimo a crescere come scrittrice sia dal punto di vista stilistico che strutturale, complice anche il fatto di aver sempre ricevuto feedback costruttivi da persone meravigliose e rispettose. Quando poi ho iniziato ad avere idee per storie originali, con personaggi e ambientazioni miei, ho dovuto trovare un metodo per organizzare tutto quello che avevo in testa: ho iniziato a leggere manuali, a guardare video su Youtube sui vari metodi di scrittura, sulla caratterizzazione dei personaggi, sulla struttura di una trama e così via. Finché ho trovato il mio.

Puoi condividere con noi un’anteprima di cosa possiamo aspettarci da ‘Il battito dell’orologio’? Quali elementi rendono questo libro unico nel suo genere, dato che è un ibrido tra sci-fi, fantasy e romance?
“Il battito dell’Orologio” è un romanzo autoconclusivo, quindi non bisognerà attendere un seguito – che non me non si sa mai hahah! Gli Orologi sono l’elemento originale e distintivo del worldbuilding, che come hai detto è un mix spero ben bilanciato di fantastico, steampunk e romanticismo, con un cosy mistery da svelare. Affronterà sì il tema dell’amore, ma in tutte le sue forme: sia quello romantico che quello platonico tra amici e anche quello a volte complicato tra genitori e figli, e tra fratelli e sorelle. Troverete una società che per quanto stia prendendo una direzione moderna, è ancora legata a usanze e concezioni patriarcali (e tipiche dell’era vittoriana a cui si ispira), che la protagonista è decisa a calpestare. Ed è una storia che, senza fretta e quasi in punta di piedi, si sofferma sulla concezione del destino, sull’inesorabilità del tempo e su cosa si è disposti a fare per amore.

Quali sono le fonti di ispirazione che hanno contribuito a plasmare il mondo e i personaggi di ‘Il battito dell’Orologio’?
Il mondo è nato molti anni prima di IBDO, in realtà, perché di base sono un’eterna indecisa e non sapevo scegliere tra un’ambientazione vittoriana e una più tardo medievaleggiante per la storia che avevo in mente. Così mi sono detta: è il mio fantasy, perché non usarle entrambe? Così ho creato Cambrica, una città divisa in due: da una parte la tecnologia, dall’altra le vecchie tradizioni. Col senno di poi, probabilmente sono stata influenzata da un videogioco dei primi anni 2000 di cui ero ossessionata, “Arcanum: Of Steamworks and Magick Obscura”, che mischia elementi steampunk a quelli più classici del fantasy epico. Per quanto riguarda l’idea di base, ho avuto un’immagine chiarissima in uno di quei lampi improvvisi: era un periodo in cui stavo facendo diversi rewatch, tra cui le prime stagioni di Doctor Who e Se Solo Fosse Vero, un film romantico che vede una donna diventare fantasma dopo un incidente e infestare la propria casa, ora presa in affitto da un giovane uomo. E poi stavo divorando un sacco di fanfiction col tropo Soulmate AU, quindi avevo voglia di cimentarmi anche io. Fatto sta che stavo guardando quei due episodi di DW in cui il Dottore deve scappare da una famiglia di alieni che vuole rubargli l’essenza di Signore del Tempo per diventare immortale, e per farlo il Dottore deve nascondere quest’ultima all’interno di un orologio da tasca. Nel momento in cui l’ho visto con quella cipolla in mano davanti a un caminetto mi è comparsa Harriet, con il suo Orologio rotto, il motivo di quel difetto e tutto quello che comporta. Mi ha lasciata senza fiato.

Il 19 ottobre è una data molto attesa. Come ti senti riguardo alla prossima uscita del tuo libro? C’è qualche particolare emozione o aspettativa che hai?
Non me ne rendo conto, ad essere sincera! Sono in ballo con questo libro da quasi quattro anni, ormai, e devo ancora realizzare l’idea che tra qualche giorno dovrò finalmente lasciarlo andare. In un angolo recondito della mente c’è un po’ d’ansia, ovviamente, ma è la stessa che mi prendeva ogni volta che pubblicavo il nuovo capitolo di una fanfiction: più un fremito di eccitazione che paura vera e propria; con la differenza che ora ho scritto qualcosa a cui non ho lavorato da sola, ma è stato perfezionato da due professioniste (Gloria Macaluso per l’editing e Camilla Ciurli per la correzione di bozze) e so che da libro-coso, come l’ho sempre chiamato, è diventato un romanzo vero e proprio. In un certo senso, pubblicare online mi ha “forgiata” all’idea che quello che scrivi può piacere e non piacere, ed è normale e non c’è motivo di stressarsi in merito. Non so cosa aspettarmi, perché in realtà le mie aspettative sono già state sorpassate dall’enorme affetto ed entusiasmo che sto ricevendo in questi giorni – che è anche il motivo dell’ansia di cui parlavo prima: continuo a chiedermi “e se una volta che queste persone leggeranno il libro avranno le *loro* aspettative distrutte?”. Ma come dicevo: meglio non pensarci, perché è qualcosa ormai fuori dal mio controllo. Chiuderò gli occhi e mi lascerò cullare dalla corrente. Vediamo dove mi porta!

I lettori si affezionano spesso ai personaggi delle storie che leggono. Chi sono i protagonisti principali di ‘Il battito dell’orologio’ e cosa li rende memorabili? A quali sei più affezionata tu?
Harriet è la protagonista indiscussa del romanzo: seguiamo tutto attraverso i suoi occhi e i suoi ragionamenti, e magari vorremmo anche tirarle qualche testata perché sa essere piuttosto ottusa da non vedere l’ovvio, nonostante sia intelligente. Credo che la sua debolezza sia anche la sua forza: il difetto che si porta dietro da bambina, pur facendola soffrire in più di un’occasione, l’ha resa una giovane donna determinata, anche a costo di andare contro la famiglia; e per quanto non sia immune all’idea di un amore romantico, Harriet mette tutta se stessa nel raggiungere i propri obiettivi senza lasciarsi influenzare da una società che purtroppo si aspetta ancora un certo tipo di comportamento dalle donne.
Poi c’è lo Sconosciuto, colui che rappresenta l’inspiegabile. Non posso dire molto su di lui per non fare spoiler, ma diciamo che Harriet ha trovato un’altra persona che si pone tanti perché e che, soprattutto, ama dare altrettante risposte, anche a domande che non hai mai pensato di porre.
Chi è il personaggio a cui sono più affezionata? Guarda, non ho figli ma sarebbe come scegliere tra uno di loro! Diciamo che Beckett ha un posto speciale nel mio cuore: è l’amico per eccellenza, colui che ascolta sempre senza giudicare e che si spalma un sorriso in faccia e una battuta provocatoria sulla lingua, anche se nella sua vita ha avuto poco di che sorridere e scherzare. Lo adoro e ne voglio uno anche io.

Ci sono elementi o temi specifici che ritieni siano particolarmente rilevanti o significativi in questo momento e che i lettori possono trovare riflessi nel tuo romanzo?
In questi ultimi anni stiamo conoscendo un mondo tremendamente cattivo (o meglio, lo è sempre stato) e nel mio piccolo ho voluto creare una sorta di “safe haven” per tutti: il mondo in cui sorge Cambrica, infatti, non ha pregiudizi nei confronti di rapporti amorosi che escono dai confini etero, perché la tua Anima Affine può essere chiunque (e anche più di una). C’è però un problema di odio tra alcuni Stati a causa di un passato in conflitto, che purtroppo è molto attuale, e che ha avuto delle conseguenze per alcuni personaggi. E tocca un pochino il tema ambientale, perché New Cambrica preferisce fare spazio a nuove industrie anziché preoccuparsi della propria storia e dell’aria spesso irrespirabile.

“Kate [Experiment 03]” di Daniela Spagnuolo |Nuova uscita

“Kate [Experiment 03]” è il terzo romanzo di Daniela Spagnuolo della serie “Amore Esistente”. Nei mesi passati ho già avuto occasione di recuperare i primi due romanzi di questa saga letteraria fantascientifica.

Ambientata nel futuro, questa serie ci mostra la vita di esseri umani che “ospitano” nelle loro vite degli androidi ultra moderni e tecnologici, in grado di provare emozioni e che vengono testati dalle aziende a contatto con umani veri. Una delle cose che ho apprezzato di più, oltre al mix di sci-fi e romance, è che ognuno di questi romanzi è autoconclusivo e può tranquillamente essere letto singolarmente o al di fuori della serie completa. Per chi invece ha già letto i precedenti, sono certa che non mancheranno i riferimenti a storie e personaggi già conosciuti.

Puoi leggere le recensioni dei romanzi precedenti “Liam [Experiment 01]” e “Nora [Experiment 02]” dando un’occhiata agli articoli correlati infondo alla pagina!

“Kate [Experiment 03]”

Non importa chi sei.
Tu sei come me.
Scoprirai di avere due ali immense pronte a spiccare il volo.

Il mio nome è Kate e non ho mai avuto seconde possibilità.
Fino a ieri sono stata chiusa in laboratorio per dimostrare di essere il bioumanoide che i miei creatori si aspettano. Ora sono alle prese con il mio primo compito all’esterno: convivere con un affidatario temporaneo, quel presuntuoso strafottente di Jasper Foss. Lui ha avuto la sua seconda possibilità e l’ha buttata al vento. Dopo l’incidente che gli ha segnato la vita, è riuscito a rimettersi in gioco diventando il performer di cinghie aeree più acclamato al mondo. Ma quella celebrità sembra essersi volatilizzata, rimpiazzata da un uomo che si trascina e vive alla giornata. E la cosa peggiore è che forse lui ha ragione.
Noi due siamo più simili di quanto vorrei.
Due universi pronti a schiantarsi, o a fondersi.

Kate: experiment 03 è il terzo romanzo della serie Sci-Fi Romance Amore Esistente.

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Recensione “Truif3” di Jay Kristoff| Lifel1k3 Series| Oscar Vault

Eve e Lemon hanno scoperto la verità su se stesse e l’una sull’altra. Sono cresciute legate da una solida amicizia, ma le recenti rivelazioni hanno messo in crisi il loro rapporto e le hanno allontanate (forse) per sempre. Ora però non c’è tempo per i rimpianti: l’intero Yousay è sull’orlo di una nuova guerra nucleare tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l’esercito della Daedalus Technologies. Una situazione in cui nuove e vecchie lealtà saranno messe a dura prova, si formeranno improbabili alleanze e prenderanno corpo inaspettati tradimenti.

E non è tutto, perché i sembianti sono determinati a impossessarsi di Libertas, il virus capace di liberare gli androidi dall’obbedienza alle Tre Leggi della robotica. E per farlo c’è bisogno sia di Ana Monrova, la ragazza rapita e conservata in animazione sospesa, sia della sua sembiante, Eve.

Solo alla fine si scoprirà chi sono i veri eroi… e potrebbe essere davvero una sorpresa.

Truelif3” è il terzo volume della Lifel1k3 Series di Jay Kristoff. Questa trilogia è arrivata in Italia nelle ultime settimane grazie ad Oscar Vault che ha fatto di Kristoff uno dei suoi autori di punta.

LEGGI LA RECENSIONE DEL PRIMO LIBRO CLICCANDO QUI

LEGGI LA RECENSIONE DEL SECONDO LIBRO CLICCANDO QUI

Il secondo volume si era concluso con un colpo di scena per me inaspettato, e subito mi sono lanciata sul terzo per sapere come la storia sarebbe andata a finire.

Devo dire che non me lo aspettavo, ma Kristoff si è mantenuto costante e coerente nello stile per tutti e tre i libri.

Anche in questo ultimo volume gli avvenimenti seguono un ritmo martellante e non sono mancati colpi di scena e risvolti a sorpresa.

Difficile non fare spoiler, ma devo aggiungere che l’evoluzione dei personaggi fra un libro e l’altro si è notata moltissimo.
È stato stupendo scoprire man mano qualcosa in più sulla loro identità e alcuni dettagli non li avrei mai immaginati.

La seconda metà di questo romanzo è letteralmente volata, l’ho buttata giù in pochissimo, nonostante gli impegni, perché mi sentivo super coinvolta.

La struttura degli eventi in questo caso è stata davvero spettacolare, di sicuro Jay Kristoff ha soddisfatto le mie aspettative.

Pur trattandosi dei primi libri che ho letto di questo autore ne sono molto incuriosita e probabilmente nei prossimi mesi vedrò di recuperare la trilogia di “Nevernight” che mi ispira davvero tanto!

Se siete amanti del genere sci-fi questa è una trilogia che dovete assolutamente recuperare e di cui sono certa non vi pentirete!

Ancora una volta grazie alla casa editrice e alle ragazze che hanno partecipato con me a questa lettura in anteprima!



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Recensione “Deviat4” di Jay Kristoff| Lifel1k3 Series|Oscar Vault

“Riconobbe io bruciore familiare dell’impotenza dentro il petto, come un vecchio ospite indesiderato.”

Lifel1k3 Series




È l’alba della battaglia decisiva tra le rovine della città di Babel. Eve e Lemon sono state amiche per la pelle, ma in questa lotta si trovano l’una contro l’altra. Eve è divisa tra i ricordi della propria vita umana, che ancora conserva, e la scoperta di essere un’androide. Insieme alle sue “sorelle” e ai suoi “fratelli”, ora deve trovare la vera Ana Monrova, il cui DNA è fondamentale per creare un esercito di sembianti. Nel frattempo per Lemon è giunto il tempo di fare i conti con un potere che ha troppo a lungo rifiutato, e che qualcuno vuole usare come arma. La svolta per lei è l’incontro con un ragazzo, Grimm, che le propone di portarla fuori da quella terra devastata e piena di orrori, verso un’enclave abitata da altri devianti come lei. Lì, finalmente Lemon scoprirà un senso di appartenenza, e forse anche l’amore. Ma non tutto è come appare: tra amici e nemici, buoni e cattivi che si scambiano continuamente di ruolo, anche Lemon si unirà alla ricerca di Ana Monrova, e dovrà trovarla prima che ci riesca la sua vecchia amica.

“Deviat4” è il secondo romanzo della trilogia Lifel1k3 Series dell’autore australiano Jay Kristoff, arrivato nuovamente in Italia con questa freschissima uscita.

Il primo libro mi ha incuriosita tantissimo e mi è anche piaciuto molto. Le ultime pagine mi avevano lasciata davvero interdetta, anche perché nelle poche righe prima della conclusione l’autore aveva lanciato diverse bombe a sconvolgere tutto.

Sul punto di vista temporale della storia, il secondo libro si riallaccia subito dopo la fine del primo. Su questo punto non ci sono stati problemi, anche perché spesso soffro il passaggio da un libro all’altro delle saghe (soprattutto quando fatti male).

Questa volta il fulcro della storia cambia un po’ i protagonisti, e sono stata davvero contenta di poter approfondire la conoscenza di quelli già presenti e di scoprirne dei nuovi.

Come secondo libro è stato anche questa volta carico di eventi, ma rispetto al primo l’ho trovato un po’ meno pesante e molto più scorrevole. In pochissimi giorni le pagine sono volate!

La storia ha preso dei risvolti davvero interessanti e i colpi di scena non sono mancati! Non vedo l’ora di lanciarmi sull’ultimo volume per scoprire come questa trilogia si concluderà!

Recensione “Nora – Experiment 02” di Daniela Spagnuolo



“Tranne che in rare eccezioni l’uomo rovina tutto ciò che tocca. Si disoera nell’allacciare legami che poi ingarbuglia con le sue stesse mani, limita la sue capacità di vedere a ciò che gli fa comodo, spreca le risorse di cui è dotato nei modi più ridicoli.”




Lei è l’invenzione del secolo, il punto di unione tra macchina e uomo.
Lui è un solitario collezionista d’arte che vive di passato.
Nulla li accomuna, ma il loro incontro li cambierà per sempre.

Il 3 giugno 2087 è stato il giorno in cui ho incontrato Lucian Kelly per la prima volta, e nulla è andato come l’avevo immaginato.
Davanti alla sua villa antica affacciata sul lago, avrei dato litri di fluido energetico per risultare più spigliata, più normale, ma il laboratorio è sempre stato la mia sola e unica casa e il signor Kelly non ha di certo reso le cose facili.
Nessuno mi aveva mai fatto sentire così inadeguata.
Io, Nora, uno dei pochi esemplari di bioumanoide dotati di un sistema emozionale artificiale, avrei dovuto trascorrere quattro mesi di prova con un umano che i sentimenti sembrava averli gettati in un disgregatore di rifiuti, per sempre.
Ma poi qualcosa è cambiato…

Il rapporto tra Lucian e Nora, più che un esperimento, è una scommessa su cui punterebbero in pochi sia oggi che nel 2087. Tra cinquant’anni l’evoluzione tecnologica avrà di sicuro varcato molte frontiere, ma ci saranno luoghi che non smetteranno mai di sorprendere: i sentimenti e il nostro eterno bisogno di sentirci amati.

“Vivere può fare male da morire.”


“Nora – Experiment 02” è il secondo libro della serie Amore Esistente dell’autrice Daniela Spagnuolo.
Si tratta di uno sci-fi romance uscito alla fine del 2021, che fa da seguito a “Liam – Experiment 01” (puoi leggere la recensione del primo libro CLICCANDO QUI!).

Pur facendo parte della stessa serie, i due romanzi sono autoconclusivi ma collegati tra loro, e sono stata entusiasta di trovare alcuni riferimenti al primo libro durante la lettura!

Anche questa volta, l’autrice non ha deluso le mie aspettative!
Questo libro ha atteso diversi mesi prima di essere iniziato (come si dice, il libro giusto al momento giusto♡) e mi ha tenuto compagnia per diverse settimane.

È stata una lettura molto piacevole, scorrevole ma che necessita di essere assaporata e non divorata.

Rispetto al primo libro, questa volta ho trovato la trama molto più particolare!
Ho notato come un miglioramento nello stile , e l’evoluzione della storia mi è piaciuta un sacco.

Ogni capitolo è descritto davvero benissimo e leggendo sono riuscita ad immaginarmi la storia riga per riga, tanti dettagli non hanno lasciato spazio all’immaginazione.

La caratterizzazione dei personaggi è davvero molto profonda, ho trovato interessante esplorare le emozioni e le storie dei personaggi dal loro punto di vista.

Come è successo con “Liam – Experiment 01”, il finale è stato un colpo al cuore e le emozioni hanno preso il sopravvento.
Se c’è una cosa che l’autrice sa fare benissimo, è riuscire a far emergere i sentimenti (sia dei suoi personaggi che dei lettori).

All’interno del volume è possibile trovare anche delle illustrazioni, a mio parere davvero meravigliose, che danno a questo libro un tocco in più.

Anche se ho avuto bisogno di masticare un po’ la storia e non divorarla tutto in un colpo solo, il punto di vista alternato dei due personaggi ha dato un certo ritmo alla narrazione.

Ho trovato molto bello anche il lato più profondo di questa storia, in cui Lucian deve affrontare i suoi mali (ma ehi, anche qui no spoiler!) e ciò mi ha fatto sentire ancora più coinvolta in questo libro.

Per me è stata una lettura davvero stupenda e non vedo davvero l’ora di poter procedere con il prossimo libro, attendo la sua uscita con ansia!

Anche questo articolo si conclude qui! Se ti è piaciuto ti ricordo che alla fine della pagina troverai una casella dedicata alla newsletter, iscriviti per non perdere le prossime recensioni!