Recensione “Shadow and Bone” di Leigh Bardugo

“La sala del trono era alta tre piani, e a ogni finestra luccicava una doppia aquila d’oro. Un lungo tappeto azzurro la percorreva per tutta la lunghezza, fino a un trono sopraelevato intorno al quale si muovevano caoticamente i membri della corte. Molti di loro indossavano abiti militari, pantaloni neri e cappotti bianchi carichi di medaglie e nastrini. Le donne scintillavano nei loro lunghi vestiti di seta lucida con corte maniche a sbuffo e profonde scollature. I Grisha erano disposti ai lati della passerella, separati secondo i diversi ordini. Calò il silenzio quando ogni viso si voltò verso di me e l’Oscuro. Camminammo lentamente verso il trono dorato. Quando fummo vicini, il re si raddrizzò sulla sedia, elettrizzato.”

L’orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell’esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d’Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell’amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l’élite di creature magiche che, al comando dell’Oscuro, l’uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l’intera corte. Alina, infatti, è l’unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.




Tenebre e Ossa” è il primo romanzo del Grishaverse di Leigh Bardugo, pubblicato in lingua originale nel 2018 da Orion Books.
Questo libro dà inizio alla trilogia “Shadow and Bone”, che include anche “Assedio e Tempesta” e “Rovina e Ascesa“.

Ad aprile 2021 inoltre è uscita anche una serie tv ispirata ai libri, che al momento si trova su Netflix. Ma attenzione! Oltre alla prima trilogia, la produzione ha deciso di aggiungere anche il filo narrativo della dilogia di “Six of crows” (che comprende rispettivamente “Sei di Corvi” e “Regno Corrotto) ambientata DOPO la prima trilogia.

Inoltre qui in Italia abbiamo avuto un enorme problema con la pubblicazione, infatti la dilogia di “Six of Crows” è stata pubblicata prima di “Shadow and Bone” lasciando i lettori perplessi e confusi in mancanza delle “basi” nel caso della prima pubblicazione, e delusi dalla seconda in quanto molti eventi erano già noti.
Dunque se deciderete di leggere questi libri, fate TANTISSIMA attenzione all’ordine. Persino su Amazon l’ordine di lettura è segnalato nel modo sbagliato!

In questo articolo vi parlerò proprio di questa trilogia, che ho aspettato di riuscire a leggere per intero prima di esprimere la mia opinione (ovviamente senza spoiler!).

“Tu mi sei mancata ogni ora. E sai qual era la cosa peggiore? Che mi ha colto completamente di sorpresa.
Mi scoprivo a girovagare in cerca di te, non per un motivo preciso, solo per abitudine, perché avevo visto qualcosa e te lo volevo raccontare o perché volevo sentire la tua voce. E poi mi ricordavo che non c’eri più e ogni volta, ogni singola volta, era come un pugno nello stomaco. Ho rischiato la vita per te. Ho percorso mezza Ravka per te, e lo farei ancora e ancora e ancora, solo per stare con te, solo per soffrire la fame con te, per soffrire il freddo con te e sentirti ogni giorno lamentarti del formaggio duro. Per cui non dirmi che non ci apparteniamo”

Ho iniziato il primo libro presa dalla curiosità durante un viaggio nel settembre 2021. Anche avendo già acquistato i libri prima del boom della serie tv, non ero ancora riuscita a leggerli e aspettavo il momento giusto.

Fra un treno e l’altro, ho letteralmente divorato il primo libro. Avrà aiutato che non è eccessivamente lungo (sono circa 300 pagine) ma mi sono sentita da subito coinvolta e spronata a continuare.

Ho letto in circa due sessioni da sei ore, ed ero così presa che non avvertivo neanche la stanchezza.
Non mi aspettavo tantissimo, ma Leigh Bardugo è certamente riuscita a sorprendermi!

Personalmente apprezzo molto la ambientazioni ricche di cultura dell’Est Europa, quindi questa trilogia fa per voi se volte fare una full immersion in questi luoghi.
Anche su questo punto molti “esperti” hanno avuto da ridire, poiché alcune tradizioni o semplici oggetti non hanno un nome appropriato al “reale”. A me la cosa non ha infastidito molto, e i termini non tradotti in italiano hanno dato un tocco in più alla storia.

I personaggi si sono rivelati interessanti fin da subito, e su alcuni in particolare c’erano tantissime cose da scoprire. Penso che l’autrice abbia creato un ottimo intreccio fra trama e passato dei personaggi.

Inoltre ci sono stati tantissimi eventi che non avevo previsto, il ritmo della narrazione resta costante e fino alla fine la storia si è fatta più interessante capitolo dopo capitolo.

Arrivata alla conclusione non volevo proprio crederci! Ero super curiosa di continuare, ma come mio solito mi sono presa qualche settimana per metabolizzare la storia.

Il secondo libro, “Assedio e Tempesta” l’ho ascoltato invece come audiolibro, complice il mio abbonamento ad Audible che ero ansiosa di mettere in funzione.

Anche per questo libro la storia è stata molto interessante, l’ho trovata fluida e anche se a tratti un po’ lentina, ho apprezzato lo stesso i miei momenti di ascolto.

Nel secondo libro vengono introdotti dei nuovi personaggi, mentre i retroscena di quelli già presenti si fanno alcune volte più chiari e altre più fitti e misteriosi.

Nel finale ci ho sperato fino all’ultimo, ma sono rimasta così sconvolta che questa volta non ho atteso per iniziare l’ultimo libro.

Pur avendo iniziato “Rovina e Ascesa” in audiolibro, ho letto da me oltre la metà.
Probabilmente sempre complice la voce narrante, ma ho trovato i primi capitoli davvero lenti e un po’ tediosi.

Ad un certo punto la storia ha iniziato a riprendersi e a farsi interessante, è stato come se i personaggi e l’intera narrazione avessero “ripreso” vita.

Ho letto l’ultimo 40% buono del libro tutto in una sera, questa trilogia si meritava una conclusione e io ero davvero troppo curiosa.

Sapevo che una buona parte dei lettori ne era rimasta insoddisfatta, ma passato così tanto tempo, era giunto anche per me il momento di mettere un punto.

Non dico di essere rimasta delusa, ma sicuramente visti i precedenti mi aspettavo qualcosa di un tantino più elaborato.
Pur avendo la bella conclusione che i personaggi si meritano, ci sono delle interessantissime basi per il seguito, che ovviamente ho già nella mia libreria e non vedo l’ora di iniziare.

Ho già sentito vociferare di delusioni su “Six of Crows”, ma io credo proprio che mi prenderò un po’ di tempo per pensare beatamente su questa trilogia.

L’autrice è riuscita a creare un mondo fantastico, che già mi manca tantissimo. Dalle macerie di Ravka di sicuro zia Leigh avrà creato qualcosa di meraviglioso anche per “Six of Crows”.

Prossimo acquisto?
Di sicuro il volume da collezione “Le Vite dei Santi” per approfondire le mie conoscenze del Grishaverse. Direi che a questo punto sarebbe un reato farmelo mancare!

Riguardo alla serie tv, spero di portare presto qui il mio parere a riguardo! Inoltre al momento è in produzione anche la seconda stagione, e non vedo l’ora che arrivi per poter fare una super maratona di tutto.

Anche questa recensione si conclude qui! Prima di farti andare via ti ricordo che infondo alla pagina troverai una casella dedicata alla newsletter, iscriviti per non perdere i prossimi articoli!

Recensione “Hide” di Kiersten White | Mondadori | Il libro ispirato a Squid Game

“Alle generazioni più giovani: vi abbiamo chiesto di salvarci, ma questo compito non dovrebbe spettare a voi. Scusateci”

La sfida: trascorrere un’intera settimana a giocare a nascondino, dal sorgere del sole al tramonto, in un parco divertimenti abbandonato da decenni e fare di tutto per non essere presi (da chi non è dato saperlo).

Il premio: denaro a sufficienza per rivoluzionare completamente la propria vita.

Anche se gli altri concorrenti sono determinati a vincere – per ritagliarsi un futuro da sogno o sfuggire a un passato che li perseguita –, Mack è sicura di poterli battere tutti. In fondo, ciò che deve fare è nascondersi e lei, fin da bambina, non fa altro.

Anzi, è proprio questa la ragione per cui è ancora viva mentre la sua intera famiglia è morta. Ma, quando capisce che l’eliminazione dei concorrenti nasconde qualcosa di sospetto, Mack comprende che il gioco è molto più sinistro di quanto potesse immaginare e che per sopravvivere sarà necessario unire le forze…

“Mack non è mai stata perfetta in vita sua. La parola “perfetta” le risulta aliena, rigida, scomoda. Ma forse si tratta di un lavoro. Con qualche soldo per rendersi presentabile avrà una vera possibilità. Basta che nessuno ficchi il naso dove non deve. Basta che nessuno la osservi troppo da vicino. In quel caso potrebbe farcela.

Hide” è un romanzo di Kiersten White pubblicato a maggio del 2022 e portato qui in Italia da Mondadori. Si tratta proprio di un’uscita freschissima di pochi giorni e che aspettavo con ansia, per cui ringrazio in anticipo la mia cara amica Silvia (che trovate su IG cliccando qui → @_acourtofshadowbook_ ←) per avermi coinvolta in questo emozionante review party!

La didascalia del libro originale recita “The book you need after Squid Game” e anche se non ho visto questa serie (sarò probabilmente una dei pochi!) devo dire che non mi ha trasmesso molto le vibes dei trailer o di scene varie viste online. Si dovrebbe dunque trattare di un libro ispirato alla serie, anche se non ho proprio le idee chiare su questa cosa!

Quattordici partecipanti, che non sembrano avere proprio nulla in comune, si ritrovano invitati ad un reality in cui dovranno giocare a nascondino per vincere una somma di denaro con così tanti zeri da poter cambiare le loro vite.

“Nel 1974, durante la settimana aperta a tutti, un importante uomo d’affari che viveva nel Nord dello stato decise di visitare il parco. Portò con sé la moglie e i due figli, cogliendo l’occasione per una breve vacanza. La bambina di cinque anni svanì nel nulla. Uno dei lavoratori stagionali, un forestiero, fu arrestato per omicidio, ma la pubblicità negativa macchiò per sempre la reputazione del parco, che finì per chiudere i battenti

Non si tratta di un libro molto lungo, conta infatti poco più di duecento pagine e per i miei standard lo considero un libro breve. Nonostante ciò però mi ha preso davvero tanto e l’ho divorato in pochissimo tempo.

È stato interessante ed emozionante scoprire i retroscena dei vari personaggi, conoscere le loro vite e venire a contatto con i loro traumi, le loro idee per il futuro e soprattutto le loro speranze.
Proprio riguardo ai personaggi l’autrice è riuscita a farmi capire che non tutto ciò che sembra perfetto lo è, delle volte è solo pura apparenza e al contrario, che anche in una vita disastrosa si può scorgere uno spiraglio di speranza.

Già dall’inizio intuivo che c’era qualcosa di più sotto, e pagina dopo pagina lo stile dell’autrice mi ha messo sempre più curiosità. Il mistero si infittiva e già dalla metà avevo dei sospetti che poi si sono rivelati fondati.

È stata una lettura davvero stupenda, mi sono sentita totalmente coinvolta e sono riuscita ad emozionarmi più volte.
I momenti di climax e tensione sono scritti in modo perfetto, quindi se deciderete di leggere questo libro tenetevi pronti a restare con il fiato sospeso più volte.

Sia i personaggi che le ambientazioni per me sono state ultra realistiche, e l’idea di un parco abbandonato in cui giocare a nascondino mi ha lasciato addosso curiosità e inquietudine insieme.

Mi sono piaciuti tanto anche i numerosi POV della narrazione, in questo modo ogni personaggio ha avuto modo di farsi conoscere e ciò ha dato una sorta di completezza a tutta la storia.

Per concludere, è una lettura che consiglio decisamente! Ho notato che online ci sono un po’ di dispute sul genere a cui questo romanzo appartiene, ma se volete godervi una bella lettura che saprà tenervi con il fiato sospeso, questo libro fa proprio per voi!

Anche questa recensione si conclude qui! Prima di farti andare via ti ricordo che infondo alla pagina troverai una casella dedicata alla newsletter, iscriviti per non perdere i prossimi articoli!

Recensione “Manuale per signorine in cerca di un marito (ricco)” di Sophie Irwin| Mondadori

“Era essenziale riuscire ad ingraziarsi tutte le dame presenti. Anche se Londra poteva apparire come un mondo maschile, erano queste donne a reggerne le sorti -erano loro a decidere gli inviti, spargere pettegolezzi e impartire giudizi che avrebbero potuto segnare il suo trionfo o la sua rovina.”



Kitty Talbot ha bisogno di una fortuna. O meglio, ha bisogno di un marito che possieda una fortuna. È il 1818, dopotutto, e solo gli uomini hanno il privilegio di poter accumulare ricchezze. Abbandonata dal fidanzato tre mesi prima del matrimonio, senza soldi per pagare i debiti di gioco di suo padre, è destinata, con le sue quattro sorelle, a una rovina sicura. Ma Kitty non si è mai tirata indietro di fronte alle sfide e decide di affrontare il campo di battaglia più pericoloso di tutti: la Stagione londinese, il periodo dell’anno in cui avviene il debutto in società. Sa bene che il rischio fa parte del gioco ed è assolutamente risoluta a trovare uno scapolo ricco per salvare la famiglia Talbot dalla miseria. Ha solo dodici settimane di tempo e deve usare ogni grammo di astuzia e ingegno che possiede. L’unica cosa che non prevede è Lord Radcliffe. Da vero uomo di mondo, Radcliffe vede Kitty per la cacciatrice di fortune che è in realtà, ed è determinato a mandare all’aria i suoi piani a tutti i costi. Ma il destino ha altri progetti.

“Non c’è nemmeno un giorno da perdere. La stagione sta per iniziare!”




“Manuale per signorine in cerca di un marito (ricco)” è un romanzo di Sophie Irwin pubblicato nel giugno 2022 dalla casa editrice Mondadori.

Si tratta di un romanzo rosa, nello specifico un regency, che ho apprezzato davvero tanto. In questo periodo estivo in cui la voglia di leggere è stroncata dal caldo, è stato proprio il libro giusto per dare una sferzata alle letture. Dopo averlo concluso mi ha lasciato addosso una voglia matta di continuare a leggere libri di questo genere, avrei avuto piacere a continuare all’infinito e infatti credo che presto partirò alla ricerca di qualcosa di simile!

Mi sono ritrovata catapultata nel 1818, con una storia bella complessa già messa in tavola: debiti, un fidanzamento saltato e un viaggio con cui la protagonista spera di risolvere tutti i suoi problemi.

Destinazione? Londra!

Sarà che il periodo della reggenza inglese mi trasmette delle vibes che apprezzo molto, ma per me l’autrice è riuscita a descrivere tutto in modo sopraffino e a farmi completamente immergere nella storia.

“Con quanta facilità si scandalizza la gente di città. Credete dipenda dalla mancanza di aria fresca?”



La narrazione prende man mano delle pieghe molto interessanti e anche se i colpi di scena non sono esattamente da rimanere a bocca aperta, li ho trovati bene studiati e molto coerenti con la storia.

È stato difficile non riuscire a prendere in simpatia le protagoniste e non ritrovarsi a tifare per la loro causa. Kitty è un personaggio davvero molto interessante, forte e mai pronto ad abbattersi. Ho trovato molto emozionante il suo gesto di sacrificio per assicurare un futuro alle sue sorelle. Viene dipinta fin da subito come una ragazza pronta a prendere le redini e alcune parti in cui dimostra la sia fragilità sono state davvero emozionanti.
In più ha un’ironia fuori dal comune rispetto alle altre dame del libro, e ciò la rende ancora più divertente e di certo molto particolare.

Devo dire che avevo già immaginato la conclusione della storia da poco dopo la metà, ma osservare l’evoluzione della storia e dei personaggi è stato molto interessante.

Il tutto è accompagnato da una cornice di balli, cene, incontri con gentiluomini e gentildonne, piume e amori inaspettati che hanno reso questa storia perfetta.

Di sicuro è il libro giusto se volete qualcosa che profumi di novità, da considerare anche se non siete nella vostra comfort zone letteraria. Penso sia perfetto anche se avete apprezzato i libri (o la serie tv) “Bridgerton”, che dopo questa lettura sono ancora più convinta di voler recuperare.

Da questo romanzo aspettatevi tanto divertimento e romanticismo (ma non troppo da far venire mal di stomaco!).

Anche questa recensione su conclude qui! Ti ricordo che infondo alla pagina troverai una casella dedicata alla newsletter, iscriviti per non perdere i prossimi contenuti e se ti va, condividi quest’articolo sui tuoi social preferiti!

Per concludere ci tenevo a ringraziare ancora una volta la mia carissima amica Silvia ( @_acourtofshadowbooks) per aver organizzato questo review party e per avermi inclusa in un’altra magnifica avventura✨

Recensione “Crescent City -La casa di Cielo e Aria” di Sarah J. Maas | Libri Mondadori

Bryce fissava il soffitto della camera da letto, ascoltando il respiro umi- do e affaticato del maschio accanto a lei. I genitori avevano creduto alle sue bugie,
se le erano bevute completamente. Certo significava che si sarebbe dovuta svegliare entro quattro ore, ma
ne valeva la pena. Non era ancora trapelata nessuna notizia riguardo al fidanzamento. Poteva solo pregare
che non accadesse prima che il treno uscisse dalla città.

Bryce Quinlan e Hunt Athalar hanno stretto un patto e stanno lentamente cercando di tornare alla normalità. Hanno sì salvato Crescent City, ma le loro vite sono così stravolte che l’unica cosa che vogliono è del tempo per rilassarsi. Rallentare. Capire cosa riserva il futuro. Gli Asteri finora hanno mantenuto la parola, lasciando Bryce e Hunt in pace. Ma con il tentativo dei ribelli di Ophion, in gran parte umani e Vanir, di intaccarne il potere, la minaccia che i governanti rappresentano sta diventando sempre più concreta. Quando Bryce, Hunt e i loro compagni vengono loro malgrado coinvolti nei piani dei rivoltosi, la scelta diventa chiara: rimanere in silenzio mentre la popolazione di Midgard viene oppressa o combattere per ciò che è giusto. E il silenzio non è mai stato il loro forte.



In “La casa di cielo e aria”, secondo romanzo ricco d’azione della nuova serie fantasy Crescent City, Sarah J. Maas dà ulteriore prova delle sue capacità di intessere l’affascinante storia di un mondo sull’orlo del baratro, celebrando il coraggio di coloro che faranno di tutto per salvarlo…

“La Causa di Cielo e Aria” è il secondo libro della serie “Crescent City” di Sarah J. Maas.

LEGGI LA RECENSIONE DI “CRESCENT CITY- LA CASA DI TERRA E SANGUE” CLICCANDO QUI

In vista dell’uscita di questo libro ho deciso di riprendere in quattro e quattr’otto il primo libro della serie, ed è stata una settimana di full immersion a Lunathion.

Il secondo romanzo di questa serie per me è una degna continuazione al primo, se non ancora meglio!
Se dovessi descriverlo con una sola parola sarebbe: ESPLOSIVO.
Non ero affatto pronta a tutto ciò.

Ovunque tu sia diretta quando questa vita finirà, Quinlan, io verrò con te.



Ho trovato molto interessante il modo in cui nuovi personaggi sono stati inseriti e come quello già presenti siano invece stati approfonditi.

Il libro si apre con l’introduzione di un nuovo mistero, che lascerà un alone di oscurità capitolo dopo capitolo.
Anche la storia di Hunt e Bryce continua, in un modo che per la verità non mi aspettavo, ma che mi ha lasciata stupita e che ho apprezzato molto per il modo in cui è stata costruita.
Ma non tenente perché “nuovi personaggi” significa anche “nuove ship”.

La storia ha avuto dei risvolti molto interessanti e la lettura è stata scorrevolissima (almeno rispetto al primo volume) e sono riuscita a leggere quasi 700 pagine in pochissimi giorni. La Maas è stata magica, non leggevo così tanto da mesi ormai!

Ad essere sincera però, “La Casa di Cielo e Aria” non mi ha tenuta con il fiato sospeso come “La Casa di Terra e Sangue” ma non per questo è un libro meno valido. È stata una lettura meno “ansiosa” ma a modo suo comunque tanto emozionante.

Sprechiamo così tanto tempo. Forse è la nostra maledizione come immortali. Considerare il tempo un lusso, un oceano senza fine.



Però posso dire che il finale di questo secondo volume mi ha scioccata! Non sono pronta per aspettare un anno e mezzo per l’uscita del terzo libro, ma posso consolarmi pensando che avrò il tempo necessario per recuperare la lettura degli altri libri dell’autrice, e la serie di ACOTAR soprattutto.

Purtroppo proprio perché non sono arrivata a fondo con le altre opere dell’autrice, il finale non mi ha fatto impazzire di gioia e curiosità come è successo ad altri lettori, ma tempo al tempo perché mi è piaciuto un sacco lo stesso!

“Crescent City” è una serie molto ambiziosa e fin ora non mi ha delusa per niente, di sicuro i primi due libri entreranno a far parte delle mie migliori letture di quest’anno perché oltre a farmi riprendere a leggere come si deve, mi hanno lasciato emozioni bellissime, che nessun altro libro avrebbe potuto trasmettermi.

Per finire ci tengo a ringraziare la mia carissima amica Silvia, che trovate su Instagram come @_acourtodshadowbook_, che mi ha permesso di leggere il libro in anteprima e di partecipare a questo review party. È stata proprio Sarah J. Maas a farci conoscere e sinceramente non potevo sperare in un’amicizia migliore.

Il nostro amore è più forte del tempo, più grande di qualunque distanza. Il nostro amore si estende lungo le stelle e i mondi. Ti troverò di nuovo. Giuro.

Recensione “Crescent City – La Casa di Terra e Sangue” di Sarah J. Maas | Libri Mondadori

Non potrò mai più parlarle. Credo che la gente si aspetti che io abbia superato il dolore, ormai. Ma non ci riesco. Ogni volta che tento di accettare ciò che è
successo, desidero tornare di nuovo indietro. Essere al suo posto. Non riesco più a ballare perché mi ricorda lei, quando abbiamo ballato insieme nei locali, per le
strade, nel nostro appartamento o nei dormitori. Non mi concederò più di danzare perché mi procurava gioia e… e
non volevo e non voglio più provarla.

Ventitré anni, mezza Fae e mezza umana, Bryce Quinlan ha una vita perfetta: di giorno lavora in una galleria d’arte e di notte passa da una festa all’altra, senza problemi e senza preoccupazioni. Quando però una brutale strage scuote profondamente Crescent City, la città in cui vive, e Bryce perde una persona a lei molto cara, il suo mondo crolla in mille pezzi lasciandola disperata, ferita e molto sola. Adesso non cerca più il divertimento, ma un oblio in grado di farle dimenticare i terribili fatti che hanno cambiato la sua vita per sempre. Due anni dopo l’imputato è finalmente dietro le sbarre ma, tutt’a un tratto, i crimini ricominciano e Bryce è decisa a fare tutto il possibile per vendicare quelle morti. Ad affiancarla nelle indagini arriva Hunt Athalar, un famoso angelo caduto, prigioniero degli arcangeli che lui stesso aveva tentato di detronizzare. Le sue grandi capacità e la sua forza incredibile sono utilizzate all’unico scopo di eliminare i nemici del suo capo. Quando però si scatena il caos in città, Hunt riceve una proposta irrinunciabile: aiutare Bryce a trovare l’assassino e riconquistare, in cambio, la sua libertà.



Con “Crescent City-La Casa di Terra e Sangue” si apre la terza serie dell’autrice Sarah J. Maas.

Ho iniziato questo libro diverso tempo fa, ma a causa di alcuni problemi l’ho accantonato e ho proseguito con letture più tranquille, nonostante il desiderio di continuarlo fosse onnipresente durante gli ultimi mesi.

In vista dell’uscita di “Crescent City 2 -La Casa di Cielo e Aria” ho deciso di riprenderlo e finalmente anche questa lettura è giunta a conclusione.

Nonostante non abbia letto per intero le altre due saghe dell’autrice, “Crescent City” secondo me è quella più ambiziosa, oltre che più “matura” dato che durante la lettura ho avvertito un’enorme differenza con gli altri libri.

La costruzione degli eventi è super interessante e il ritmo è molto incalzante, durante le mie sessioni di lettura mi sono sentita molto spronata ad andare avanti perché ero davvero curiosa di scoprire come la storia si sarebbe evoluta.

Sei il mio amico che guarda la televisione spazzatura con me e che mi sopporta. Sei la persona a cui non ho bisogno di spiegare nulla…non quando importa. Mi vedi per ciò che sono e non scappi.



Se nei primi capitoli la storia mi era sembrata un po’ lenta, cosa che giudico normale dato che il worldbulding è complesso da assimilare, dopo la prima metà la storia è decollata e non sono più riuscita a staccarmi.

Questo libro ha decisamente soddisfatto le mie aspettative, già prima di acquistarlo mi aspettavo qualcosa di fantastico, e la conclusione mi ha davvero stupita.
Tutti i risvolti che la storia prende sono stati inaspettati ed emozionanti, a mio parere scritti benissimo e molto coinvolgenti.

Ho trovato i personaggi messi in scena quasi tutti molto interessanti, ognuno poi ha la propria storia e ciò mi ha aiutata tanto a provare empatia nei loro confronti.

Ad essere totalmente sincera non mi aspettavo nulla del genere, e dopo aver finito “La Casa di Terra e Sangue” con il fiato sospeso, sono stata felicissima di lanciarmi direttamente nella lettura di “La Casa di Cielo e Aria”.

Questo è il senso della vita, Bryce. Vivere, amare, sapere che potrebbe sparire tutto domani. Rende ogni cosa molto più preziosa.