Recensione “Liwaria – Il volto della morte” di Giada Abbiati | LIWARIA SAGA

Dopo la sconfitta di Agares, Hilya viene richiamata nella Terra delle Squame di Drago per celebrare la supremazia sui Senzaluce. Ma se le ombre di queste creature le sembravano impossibili da dissipare, quelle che si celano sotto Liwaria sono persino più dense e difficili da estirpare.

Mentre il tradimento di Aislinn riporta in vita Maelia e i suoi eserciti di morti, Hilya è costretta ad abbracciare il suo ruolo di paladina e affrontare le ombre del passato di Liwaria e delle ostilità tra i popoli, di cui però non conosce né genesi né soluzione. Dalle montagne di Caude alla Foresta delle Conifere Blu, il mondo sta morendo e nemmeno la spada di diamante blu può arrestare un declino annunciato e, anzi, fomentato da chi dice di voler proteggere il continente. Hilya si ritroverà di nuovo al centro delle macchinazioni dei sovrani, dei soldati pentiti e dell’Elfa Nera. La Senzaluce, a sua volta, brama il riscatto e la morte sopra ogni altra cosa, in una somiglianza pericolosa con il destino di Hilya, che dovrà scontrarsi di nuovo con la propria natura di mezzosangue e pagare lo scotto di chi Liwaria l’aveva abbandonata già molto tempo prima di lei.

Combattendo la volontà di mollare la spada e condannare quelle poche persone che ha ancora al proprio fianco, Hilya dovrà guardare la morte in faccia… con il rischio di assumerne il volto.

Liwaria – Il volto della morte” è il secondo volume di una saga fantasy scritta da Giada Abbiati e pubblicata in self publishing su Amazon. Il secondo libro di questa saga spettacolare è uscito in questo mese di dicembre, e ringrazio l’autrice per avermi permesso di leggere il libro in anteprima e rituffarmi nella mia amata Liwaria.

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Seguendo Giada sui social durante l’attesa ho avuto modo di saperne di più su questo libro e di ricevere qualche minuscolo spoiler, il che non ha fatto altro che rendermi ancora più curiosa. L’unica cosa certa che l’autrice ha confermato da subito è stata che noi poveri lettori avremmo sofferto tantissimo.

Prima di iniziare il secondo volume ho deciso di recuperare “La promessa del mercante”, un racconto uscito nell’estate 2022 che avevo acquistato subito ma non avevo ancora letto. Dato che ci siamo, ecco tutti i libri che (per ora) compongono questa saga fantastica:

Ammetto di dover ancora leggere la novella gratuita, ma conto di farlo entro la fine dell’anno per completare gli ultimi tasselli che ancora mi mancano.

Prima di iniziare “Il volto della morte”, penso di aver fatto un grandissimo errore: non ho fatto un recap del primo volume per rinfrescarmi la memoria. Pensavo di ricordare a grandi linee tutti i personaggi e la fine della storia, ma ammetto vergognosamente di aver perso qualche pezzo per strada.

Però sfogliando la copia cartacea che è in commercio ho scoperto che, per i lettori smemorati come me, è stato aggiunto un riassunto di qualche pagina che ripercorre gli eventi principali del primo volume.

Il secondo libro inizia subito dopo il primo, per cui non ci sono distacchi temporali grandi ma è come se la storia continuasse.

L’unica cosa che posso dirvi è che è stato un vero piacere rincontrare i personaggi che avevo lasciato più di un anno fa e camminare con loro per le strade di LIwaria.

È stato come ritrovarmi di nuovo con dei vecchi amici, che dopo tanto tempo avevano qualcosa di nuovo da raccontare.

Superate le difficoltà iniziali, [che per me potevano tranquillamente essere superate con un sommario generale dei personaggi, magari mi attrezzerò così per il terzo libro creandone uno personalizzato] sono da subito riuscita a calarmi in pieno nella storia e la narrazione mi ha preso davvero tantissimo.

La situazione si fa sempre più complessa, ci sono tasselli del puzzle che vanno al loro posto, altri che invece risultano vuoti e colpi di scena che da un momento all’altro fanno variare il disegno che stava prendendo forma.

Lentamente iniziano ad entrare in scena vari personaggi, le situazioni si fanno sempre più tragiche e sono rimasta con il fiato sospeso per diversi capitoli.

Purtroppo il periodo degli esami e la mia sonnolenza perenne non sono andati molto d’accordo con i capitoli più lunghi, ma in un modo o nell’altro ce l’ho fatta.

Ancora una volta Giada è riuscita a stupirmi, la storia è davvero spettacolare e costellata da colpi di scena che sono certa avranno fatto impazzire tanti altri oltre me.

Una delle prime differenze di cui mi sono accorta rispetto al primo libro è lo stile: non che ne “La spada di diamante blu” fosse malvagio, ma in “Il volto della morte” si avvertono tutti i miglioramenti e il perfezionamento della narrazione. Si sente che c’è studio e una penna ancora più matura e, considerando il tempo tra la pubblicazione di un libro e l’altro, si tratta di un progresso non indifferente.

Dunque la narrazione è ancora più fluida, se dovessi definire la lettura con un aggettivo sarebbe “morbida” (evviva le sinestesie) perché dedicare tante ore a questo libro non mi ha pesato affatto.

E a proposito della mole…

Prendetevi il giusto tempo perché questo volume è bello sostanzioso! Io ho letto la mia copia in digitale sul Kindle (sia ringraziata la stima di tempo di lettura che mi permette di capire se ho abbastanza forze o meno per concludere un capitolo!) e secondo il mio dispositivo ci sono volute più di 13 ore per concludere questo libro.

Io penso siano state le ore meglio spese durante l’anno per un libro.

Se qualcuno mi chiedesse qual è secondo me il miglior fantasy scritto da un autore/autrice italiana probabilmente io risponderei che Liwaria batte tutti. Negli ultimi anni ho letto un bel po’ di libri di autori italiani, soprattutto di fantasy e simili, e in nessuno ho trovato la stessa costruzione e gli stessi effetti che questi libri hanno prodotto in me.

Trovo pazzesco il modo in cui Giada è riuscita a conciliare momenti di climax, combattimenti, azione e leggerezza in questa storia. Ogni singola frase è pensata e mirata ad avere un determinato significato in quello che è il grande quadro di Liwaria. Ho davvero amato ogni singola pagina di questa storia e, per richiamare il trend del BookTok: questo è un libro su cui non accetterò critiche.

Quando leggo un libro che mi piace faccio sempre un “confronto” astratto con quello che reputo il libro “migliore” letto di un certo genere. Per me la saga di Liwaria non ha concorrenti perché è in cima alla mia lista di “libri migliori” e non ho davvero altri libri con cui confrontarli (non sto esagerando giuro, al massimo sono pazza).

Ora immaginatevi me che dopo aver concluso un qualsiasi libro faccio tipo:

Io: “Bello questo romanzo”

Sempre io: “Ma bello come Liwaria?”

Io: “No.”

Come per il primo volume anche qui ci sarebbero tantissime cose di cui parlare e fin ora è stato davvero difficile evitare di farvi spoiler per non rovinarvi la lettura.

Una delle cose che mi è piaciuta di più in questo volume è vedere come i rapporti tra i personaggi si sviluppano e continuano a stringersi ancora di più. Il rapporto tra Hylia e Elaryen mi ha fatto davvero commuovere nella parte iniziale, le due compiono un evoluzione sua in singolo che in coppia davvero spettacolare.

Poi sapete già che le sfumature romance troppo cariche non sono per me, infatti nel primo volume avevo apprezzato la quasi assenza di romance tra un capitolo e l’altro ma in questo secondo volume ero proprio alla ricerca dello stesso. Per evitare spoiler non citerò i personaggi, però WOW. Solitamente odio le storie d’amore perché in alcuni libri rendono tutto più banale e le sorti del mondo finiscono per ancorarsi alla storia di due innamorati. Qui oltre alla tensione che si avverte tra i due personaggi in questione, [ma come si fa a scrivere così bene delle scene del genere? Giada Abbiati, tu hai la penna vendetta dagli dei], ho apprezzato molto il fatto che il sentimento amoroso non prevarica sugli ideali e sugli obbiettivi dei personaggi.

Soprattutto nella parte iniziale ognuno resta fedele al suo scopo, senza sacrificare il mondo intero di Liwaria “solo” per amore.

Un altro punto a favore di questo libro sono i trigger warning [trovate tutto sulla pagina dell’autrice] che sono stati inseriti per i lettori dal momento che c’è questa necessità. Quando sono stati pubblicati avevo già iniziato il libro ma non ne avevo riscontrato ancora nessuno. Ammetto di essermi un po’ preoccupata perché pensavo di non riuscire a digerirne alcuni pur essendo consapevole che con l’andare avanti della saga le cose si sarebbero fatte sempre più complesse.

Da un lato pensavo che la mia sensibilità su alcuni temi potesse rovinarmi la lettura, ma tutti i temi affrontati sono stati presi con la giusta mano e trattati adeguatamente.

Spesso temi del genere, che per alcuni lettori possono essere davvero pesanti, sono trattati in modo superficiale e scritti a caso solo perché c’è l’intenzione di rendere più profondo il libro senza però riuscirci [e finendo solo per disturbare chi legge]. In questo caso invece ho trovato ogni TW coerente con la storia e ben contestualizzato al suo intero, tutto ciò che accade ha un senso o uno scopo preciso.

E per finire anche in questo volume l’autrice ha inserito tantissime tematiche etiche e morali che completano ancora di più il quadro.

Già nel primo libro era prorompente la tematica della profezia, mentre questa volta invece si fa sentire sempre di più la necessità di forgiare il proprio destino.

Ormai non è una novità il mio essere nel periodo in cui ho bisogno di trovare qualcosa in più oltre la singola storia e ritrovare argomenti come la ricerca di sé, il potere delle nostre scelte e l’essere artefici dei nostri mali e della nostra felicità non poteva che farmi amare ulteriormente questo libro.

Vi direi che questa recensione si conclude qui, ma so benissimo che tra giorni o settimane potrei accorgermi di qualche collegamento che non avevo inteso subito e tornare ad aggiornare questo articolo. Insomma, la saga di Liwaria non lascerà mai il vuoto nella vostra testa dopo averla conclusa.

[per ora] questo articolo si chiude qui, ti ricordo che infondo alla pagina troverai una casella dedicata alla newsletter, iscriviti per non perdere i prossimi articoli!

LE MIE CITAZIONI PREFERITE DEL LIBRO

“Non ci sono tesori per cui vale la pensa morire. Stronzate. Lui ne possedeva ben due e andavano protetti dalle intemperie… o dai mostri.”

“Era uscita dall’anonimato già da tempo, ma in quell’istante stavano forgiando la sua immagine. Salvatrice? Eroina? Demone Bianca? Avrebbe smesso di essere leggenda o spirito sfuggente, tutti l’avrebbero vista com’era.”

“Per voi sono uno strumento. Forse non molto efficace, ma funziono. Prima o poi, però, gli strumenti si rompono.” Strinse le labbra. “Io ci sarò Dràkehorn, per te e per tutti voi. Fino a quando non mi spezzerò”.

“È, infondo, per una volta era bello non essere sola contro il mondo intero.”

“Quali che siano i tuoi cocci” le disse senza pensare “Io ti aiuterò a tenerli insieme. Il ghiaccio, da solo, non regge neanche le montagne.”

“I cocci tagliano. Più premi per tenerli insieme, più affondano nelle dita.”

“Non lei. Non sua… figlia.”

“Se non avesse avuto paura di quei legami tanto fragili, di quei sentimenti, l’avrebbe abbracciato.”

“Questo non è un mondo di meriti, ma di colpe. E io voglio solo avere la dimostrazione che quello che ho vissuto non me lo sono mai meritata.”

Giada Abbiati | Day 1 | Calendario dell’avvento 2022

“Benvenuto nel mondo reale. Quello in cui gli dei dimenticano in fretta.”

“Liwaria – La spada di diamante blu”

L’autrice si presenta

Mi chiamo come una pietra preziosa che purifica l’organismo e combatte i crampi. Vorrei dire che faccio questo effetto, ma è solo la mia passione per i minerali a parlare. Oltre a essere una scrittrice, sono una editor e consulente marketing, nonché una viaggiatrice: scoprire mondi e raccontare storie è proprio parte di me, nella vita e nel lavoro. Amo i dettagli ed è sempre da quelli che parto per dare voce ai miei racconti. Sono minimalista come stile di vita.

L’autrice dice del suo libro

Liwaria – La spada di diamante blu è il primo volume di una saga epic fantasy per adulti. Il libro annovera un worldbuilding vasto e curato, molteplici personaggi, intrighi dal passato, poteri distruttivi, creature fantastiche e una protagonista che si discosta dai canoni dell’eroina spavalda disposta a tutto, in un cocktail che incontra i gusti dei nuovi adulti contemporanei in termini di tematiche affrontate, costruzione di trama e stile narrativo.

Trama

Hilya è una mezzosangue e per le leggi di Liwaria non dovrebbe esistere, ma a
renderla la minaccia principale del continente è una profezia: sarà lei a
risvegliare i Senzaluce che un secolo prima hanno devastato Liwaria.


Sedici anni dopo la sua fuga, la spada di diamante blu lasciata da sua madre
segna l’inizio del suo viaggio per guadagnarsi il riscatto. Quello che non sa è cosa si cela dietro la spada: può essere lei la salvatrice del continente, ma vuole
diventarlo davvero per un mondo che la ripudia?
Attorno a lei si muovono trame ben più complesse: è la manipolazione ad aver
distrutto Liwaria e affonda le radici in un passato ancora sanguinante, che cela
drammi e persecuzioni di cui Hilya è solo l’ultima manifestazione.
In questa scacchiera spezzata, Hilya sarà costretta a percorrere la strada del
riscatto per dimostrare che né profezie né dei possono determinare chi è l’eroe e
chi il carnefice.
E soprattutto, che da sola non può compiere un viaggio da cui dipende il destinodi Liwaria tutta.

SCHEDA DEL LIBRO

TARGET
New adults (18-35 anni)
GENERE E SOTTOGENERE
Epic fantasy
SAGA
Primo volume di una pentalogia
FORMATO
Disponibile in ebook e cartaceo flessibile 6″ x 9″
ILLUSTRAZIONI
Quattro mappe di Liwaria all’interno
PUBBLICAZIONE
Amazon KDP – dicembre 2021

Da dove nasce l’ispirazione per la tua storia?

Devo dire che non ha un’origine precisa. Ho unito i puntini di diverse suggestioni, dal diamante blu trovato in “Congo” di Michael Crichton alla tematica ambientale che da sempre mi è stata a cuore. Il resto è arrivato da sé, volendo rappresentare un’appartenenza che non sempre è dovuta.


Hai abitudini particolari durante la scrittura?

Quando scrivo ascolto sempre soundtrack. Devono essere proprio delle colonne sonore, altrimenti non riesco a concentrarmi. Talvolta le associo al mood della scena, ma per il resto vado abbastanza a caso.


Ti aspettavi che la tua carriera di autrice sarebbe andata in questo modo?

Sì e no. Nel senso, io mi impegno sempre al massimo in quello che faccio e devo dire che questo mi ha sempre portato il giusto riscontro nel tempo. Dall’altro lato, credo che ogni autore abbia sempre l’ansia che le proprie storie non interessino a nessuno e vedere come Liwaria sia stato accolta con tanto calore nonostante si tratti di un esordio, è meraviglioso.


C’è un messaggio in particolare che vorresti trasmettere?

Vorrei che la mia storia trasmettesse un senso di comunione con le persone. La protagonista che ho rappresentato, per quanto possa avere dei poteri molto forti, ha in realtà una fragilità tutta sua e spesso si trova a non sapere cosa fare, proprio come noi. Spero che questo possa essere un buon messaggio per chi teme di non avere mai la parola o l’azione pronta: siete persone, non macchine.

In evidenza

Recensione “Liwaria- La Spada di Diamante Blu” di Giada Abbiati

Una falsa profezia distrugge la sua vita. Una spada di diamante blu rappresenta il suo riscatto. Questa la premessa che apre il viaggio all’interno della saga di Liwaria e del suo primo volume “Liwaria – La spada di diamante blu”.

Nel mondo di Liwaria, l’Equilibrio è stato compromesso. Magia, inganni, potere, vendetta e riscatto si mischiano in una trama che ha come fulcro cruciale un solo elemento: la manipolazione.

Hilya è una mezzosangue e per le leggi di Liwaria non dovrebbe esistere. Ma prima ancora della sua natura celata, è una profezia a renderla la minaccia principale del continente: sarà lei a risvegliare i Senzaluce, creature dell’oscurità che cento anni prima hanno devastato Liwaria.

Una spada di diamante blu, lasciata in eredità da sua madre, sarà il suo riscatto.

In questo viaggio che ricalca le tracce di un’avventura epica, Hilya si scontrerà con il vero volto di Liwaria: razzismo, ambienti in decadenza, popoli intrisi d’odio latente, un passato pronto a travolgere.

“Era stata addestrata a combattere, uccidere e utilizzare al meglio i suoi poteri, ma nemmeno la freddezza che Helcar le aveva trasmesso l’aveva aiutata a vivere i rapporti con serenità. Per lei vigeva una sola regola: ogni relazione doveva essere temporanea.”



“La Spada di Diamante Blu” è il primo libro della saga “Liwaria” di Giada Abbiati, pubblicato alla fine del 2021. Si tratta di un high fantasy new adult che mi ha tenuta per diverse settimane incollata alle pagine.

Prima di questa collaborazione ho avuto occasione di conoscere l’autrice tramite l’iniziativa “Regala unə autorə emergente per Natale”, e dopo la presentazione del suo libro me ne sono subito innamorata.

È stato in wishlist un bel po’, quindi quando mi si è presentata l’occasione giusta per adottare una copia mi sono letteralmente lanciata!

Questo primo libro è davvero un bel mattoncino: non solo conta quasi 600 pagine, ma è anche bello carico di worldbulding e informazioni su questo nuovo mondo fantasy.
Devo dire che anche se per alcuni lettori questo potrebbe rivelarsi un punto dolente, a me non è dispiaciuto affatto. Mi sono appassionata già solo a leggere le “leggi” che regolano questo universo, ho molto apprezzato la sua costruzione (è davvero fatta benissimo!) e in confronto ad altri libri in cui il tutto è preso decisamente sottogamba, questa lettura è stata davvero una svolta!

Trattandosi del primo libro di una serie, “La Spada di Diamante Blu” è un degno inizio che getta le basi per una grande storia. A mio parere la struttura della storia è ottima, dai prossimi libri ormai mi aspetto già grandi cose!
La storia ingrana lentamente e penso che sia proprio per questo che mi è sembrata molto più realistica e studiata rispetto ad altri fantasy.

Inoltre anche se si tratta di un fantasy un po’ più maturo, come suggerito dal genere, non aspettatevi solo spargimenti di sangue, volgarità o descrizione di violenze gratuite.
A mio parere per quanto riguarda questo genere c’è una gran confusione e molti autori sperano di stupire il pubblico con eventi (che ormai sono cliché) scopiazzati dai pezzi grossi di questa categoria.

“È il corso naturale dell’esistenza: unire e separare. Un’aquila avrà sempre l’istinto di volare e tu hai nel sangue la dannata voglia di solcare le onde del mondo come tuo padre.”


Ci sono dei colpi di scena davvero interessanti, capitoli che vi lasceranno attaccati alle pagine e anche se siamo solo all’inizio, si percepiscono alcune evoluzioni molto intriganti.

In questo caso non direi di essermi esattamente affezionata alla protagonista, Hilya, ma piuttosto direi che la trovo fortissima e provo molta stima per lei.
Nonostante abbia una storia dolorosa alle spalle non è uno di quei personaggi che cerca compassione e attenzioni, oppure da classico cliché del fantasy: il personaggio che si sveglia una mattina e scopre di avere le capacità di salvare il mondo.

No, no, no.
Hilya è una mezzosangue con un passato di lacrime e sudore alle spalle. Non cerca di essere la paladina della situazione e anzi, non se ne sentirà probabilmente mai all’altezza.
Lei sa di essere sola e di non avere niente da perdere, così partirà per avere il suo riscatto.

Ma ahimè, ci saranno alcuni eventi che la faranno ricredere su molte cose, che all’inizio non aveva neanche considerato.

La sua storia è davvero sorprendente, già in questo primo libro ci sono alcune evoluzioni incredibili nella sua personalità.
Mi sono un po’ ritrovata nella sua difficoltà ad esprimere i sentimenti e nella sua solitudine. Hilya è un personaggio che prova ad essere di ghiaccio per non farsi scalfire dagli eventi che non ha voluto e non si può evitare di sperare che arrivi qualcosa di bello anche per lei.

“Ricorda: neanche il più potente fulmine può nulla contro il mare in tempesta o contro una valanga. Non sei più la bambina sotto la pioggia di fulmini a Lalomeda. Ora puoi reagire.”


Riguardo ad altri personaggi non voglio fare spoiler, quindi mi limiterò a dire che li ho trovati tutti ben caratterizzati, e sinceramente non vedo l’ora che arrivi il secondo libro per scoprire qualcosa in più su tutti loro.
Ci sono alcune storie che sono davvero troppo curiosa di scoprire.

Inoltre, ho notato una sorta di inserimento graduale dei personaggi. Ho decisamente apprezzato perché, soprattutto nei fantasy, mi è difficile ricordare tutti i personaggi quando sono inseriti freneticamente tutti insieme.
Invece questa volta proprio per la tranquillità con cui sono stati inseriti, mi è stato molto più semplice ricordarli e tenerli in mente.

“Fare la parte dell’eroe è complicato. Crediamo che gli eroi mettano la missione davanti a tutto, ma non è così. Sono prima di tutto persone, con forze e debolezze, pregi e difetti. Esattamente come te.”



In questo romanzo trame e sottotrame sono state gestite in una maniera pazzesca, man mano vengono alla luce così tanti dettagli che è impossibile non rimanere a bocca aperta.

Un altro punto a favore è il modo in cui sono state trattate tematiche importanti all’intero di questo libro: pregiudizi e razzismo fanno da padroni fra gli abitanti di Liwaria, ma nel loro piccolo sono certa che i nostri personaggi riusciranno a dare il loro contributo.

Ho trovato molto carino che alla fine di ogni capitolo venisse inserito qualche frammento di spiegazione del worldbulding oppure dei frammenti di eventi o ricordi.
È decisamente una bella tattica per incuriosire il lettore e dare un po’ di ritmo alla storia. Poi fra copertina, mappe e piccoli design interni, anche la parte estetica di questo libro saprà lasciarvi a bocca aperta.


Altro punto a favore di questo libro: NESSUNA STORIA D’AMORE TRAVAGLIATA CHE PRENDE IL SOPRAVVENTO SULLA TRAMA PRINCIPALE.
E per me questo già basta a farlo rientrare nei migliori libri del 2022.

Ora mi tocca solo sedermi e aspettare che il secondo libro di questa saga venga alla luce, ma devo dire che sono stata proprio fortunata!

Infatti, il 25 luglio uscirà un racconto extra della Liwaria Saga.
Si tratta di “La Promessa del Mercante” e io sono davvero emozionatissima per questa uscita!
Probabilmente la recupererò subito, anche se credo la leggerò fra un po’ per rientrare della Liwaria vibes quando mi mancherà (ho già detto che aspetto il secondo libro?).



Trattandosi di un racconto che narra fatti avvenuti PRIMA del romanzo, è recuperabile anche se non lo avete ancora letto.
Se questo libro vi incuriosisce però vi ricordo che come al solito su Amazon avete la possibilità di scaricare un estratto gratuito del libro per capire se potrebbe piacervi o meno!

A questo punto vi segnalo la pagina Instagram dell’autrice Giada Abbiati →FAI CLICK QUI

E anche il suo sito web in cui, oltre alle informazioni su questa incredibile saga potrete trovare i suoi servizi editoriali
https://www.giadaabbiati.com/ ←

Infine la pagina Amazon in cui acquistare il libro →FAI CLICK QUI←

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