Per il mondo, Alizeh non è altro che un’umile serva, e non l’erede scomparsa dell’antico regno Jinn costretta a nascondere la sua identità. Il principe ereditario Kamran conosce le profezie che annunciano la morte del re, ma può immaginare che la serva dagli occhi misteriosi, la ragazza che non riesce a togliersi dalla testa, sconvolgerà il suo regno e il mondo intero. E mentre gli animi si infiammano e la guerra divampa oltre le mura del palazzo, la posta in gioco diventa sempre più alta…
“This woven kingdom” è un romanzo fantasy young adult con sfumature rosa di Taereh Mafi, pubblicato da Fanucci Editore nel 2023.
Ero molto curiosa di iniziare questa lettura, tanto che dopo poco l’uscita ho deciso di recuperarlo. Purtroppo per vari problemi ci ho messo molti mesi per finirlo e l’ho concluso giusto in tempo negli ultimi giorni di dicembre.
Con queste premesse so che la recensione si prospetta poco positiva, ma il trascinarsi di questa lettura per tanti mesi è dipeso da diversi fattori.
Una delle prime cose che vorrei dire è che le atmosfere sono davvero pazzesche. Sapevo già prima di iniziare che questo romanzo era ispirato alla storia e alla cultura persiana ed è ciò che mi ha convinta a recuperarlo il più in fretta possibile.
Leggendo questo libro mi sono sentita davvero trasporta nelle atmosfere che l’autrice voleva trasmettere, tra mercati di spezie e giornate assolate.
Su questo punto di vista il libro è totalmente approvato ed è per questo motivo che ho deciso di continuarlo nonostante le criticità.
Dopo i primi capitoli, passata l’introduzione alla storia, ho iniziato a fare fatica durante la lettura. I capitoli non sono scritti male e anche la traduzione mi è sembrata attendibile, però ho davvero faticato a tenere alta l’attenzione e a leggere con costanza. Nei momenti da dedicare alla lettura la mia voglia di riprendere questo libro era davvero sotto lo zero.
Questa sensazione è andata avanti fino ai 3/4 della storia, quando ho deciso di fare una maratona forzata dei libri che proprio non volevo portarmi anche nel 2024.
Inaspettatamente l’ultima parte mi ha preso davvero tanto e forse nel giro di un paio di giorni sono riuscita a concluderlo.
L’ultima parte ha finalmente visto un po’ di azione e mi sono lasciata prendere abbastanza, i pezzi del puzzle hanno finalmente ricominciato a quadrare e gli ultimi capitoli sono stati pazzeschi. Il finale è davvero inaspettato e il libro si chiude con due notizie che mi hanno lasciata a bocca aperta. Ammetto che una un po’ la immaginavo, mentre l’altra non la sospettavo neanche, però per entrambe secondo me ci sarebbe voluto qualche indizio in più perché sono fatti che cascano dal cielo e basta. Sono semplicemente piazzati lì e il resto accade di conseguenza.
La narrazione risulta rigida e forzata, tra le pagine emerge la scaletta di fondo che guida gli eventi e fra i tanti problemi mi è sembrato come se non ci fosse argomentazione di nulla.
Succede qualcosa, all’inizio i personaggi reagiscono [oppure no] e tutto finisce lì per poi ricominciare con lo stesso schema. Ci sono tante cose che succedono, molte volte anche sconnesse tra loro, e che non riuscendo a collegarsi sembrano poste a caso solo perché c’era dello spazio da riempire.
Si intravede la struttura iniziale da cui la storia è stata sviluppata perché l’azione è tutta concentrata in: inizio, svolgimento [ con tantissime robe a caso, un pizzico piccolissimo di azione e tante descrizioni noiose] e fine. A lettura conclusa gli eventi importanti che ricordo corrispondono a questi tre punti e davvero si contano sulle dita di una mano.
Le tinte rosa dipendono tutte da un colpo di fulmine improvviso tra i due personaggi e sinceramente: MEH. Ho letto dei romantasy migliori e in questo non ho trovato pathos o passione. L’amore c’è solo perché deve esserci, i protagonisti si sono visti una volta [neanche in modo chiaro dato che era notte] e puff, sono partiti. Capisco il voler rendere il romance più soft dato che comunque si tratta di uno young adult, ma anche se avessi letto questo libro a tredici anni lo avrei trovato senza senso. Come possono due personaggi innamorarsi senza essersi visto o parlati ma solo scontrandosi in strada?
Kamran è al pari di un cencio sporco che non sa quello che vuole.
In coppia lui e Alizeh non mi sono piaciuti affatto, ma pressi singolarmente hanno entrambi un minimo di crescita e dei motivi per essere come sono.
Alizeh è una principessa perduta costretta a scappare e a nascondersi nelle classi più base della società, del suo personaggio ho apprezzato la forza e il desiderio di farcela anche nei momenti difficili. Invece per quanto riguarda Kamran mi è piaciuto di più leggere le sue difficoltà legate alla famiglia e alla corona che prima o poi spetterà a lui. Molto carino il background dedicato alla sua infanzia ma penso che sarebbe stato più dinamico inserirlo prima, giusto per evitare di lasciare tutto alle ultime cinquanta pagine.
Il grande problema di questo romanzo è proprio la pessima distribuzione di azione e informazioni succose, nelle prime trecento pagine succede poco e la storia è lentissima, mentre nelle ultime sessanta succede tutto il possibile e l’immaginabile.
Il che è abbastanza divertente dato che verso pagina duecento ho iniziato a pensare di mollare il libro e di venderlo su Vinted.
Vista la fama dell’autrice per la saga “Shatter me” [che a questo punto non leggerò mai perché ci sono tantissimi libri e tutto questo mi sa di frammentato] mi aspettavo di meglio e speravo in una storia più coinvolgente.
Sono davvero delusa dal fatto che questo romanzo si sia “salvato” solo per le ultime pagine perché mi aspettavo di essere super presa.
Ad essere sincera non mi sento proprio di consigliare questo libro poiché per il 70% l’ho trovato deludente e non degno dell’ hype che aveva, a sapere prima che avrei letto 200 pagine di niente, non lo avrei neanche considerato per la wishlist.
Sono davvero combattuta però perché le ultime righe rivelano un colpo di scena così clamoroso che su due piedi avrei voluto comprare il secondo libro per sapere come andava avanti la storia. Con il ritorno della razionalità però mi sono iniziata a chiedere se effettivamente ne sarebbe valsa la pena, ormai titubante sulla capacità dell’autrice di scrivere storie con un minimo di equilibrio tra le scene. Sono curiosa di sapere come proseguirà la storia, ma non so se questo basterà per sopportare un altro libro con duecento pagine di noia. Mi riserverò questa possibilità per il futuro!
Anche questa recensione si conclude qui, prima di lasciarti andare ti ricordo che infondo alla pagina troverai una casella dedicata alla newsletter. Iscriviti per non perdere i prossimi contenuti!