Day 7 | Calendario dell’avvento | Franz Palermo| La morte degli dei

Gabrielle è una studentessa universitaria e Claud è un barman malinconico. Si incontrano per un caso fatale e si scoprono braccati da tre animali giganti, comandati da una ragazza, una bambina e una megera. Quando tutto sembra perduto, vengono salvati da una sorta di templare egizio che li identifica come incarnazioni di due divinità antichissime.
Anche se sembra tutto incredibile, c’è una Guerra Santa alle porte e l’unico modo per restare vivi è rifondare i culti del passato, imparare a eseguire miracoli e riacquisire la conoscenza perduta, perché le donne sulle loro tracce sono tre parti di una dea greca potentissima che desidera vendicare un torto immenso.

L’AUTORE SI PRESENTA

Sono nato a Matera nel 1988 e scrivo sin da quando ero piccolissimo, ma non sono un bambino prodigio. Ci ho messo tanto a capire che quella dell’autore è l’unica strada che mi sento di percorrere, perché anche quando le cose vanno male sono felice di quello che sto facendo.
Solo negli ultimi anni ho scoperto l’esistenza della scienza narratologica e mi ci sono tuffato.
Giro l’Italia il più possibile per portare i miei lavori nelle fiere e questa è la parte più bella: anche con i miei enormi problemi sociali e l’imbarazzo in presenza del pubblico, l’incontro con i lettori vale tutta la fatica.

“Inverti la Morte, se ne sei capace. Io ce l’ho, quel potere, ma non ho il coraggio.”


La Morte degli Dèi è un’allegoria dell’umanità che riflette sulla propria fine e questa frase, questo monito, esprime tutto il senso dell’opera (e anche i lettori stanno gradendo). Mi è piaciuto immaginare che fosse rivolta proprio a tutti noi per dirci: “Tu, essere umano, con tutta la tua arroganza, vuoi cambiare il corso della natura? Puoi farlo, ma non dimenticare che dovrai pagarne il prezzo”.
Senza voler scomodare nulla di estremo come la “Morte” stessa, basta dare un’occhiata alla situazione mondiale dei nostri giorni per domandarsi dove lo troviamo, tutto questo coraggio di torturare il mondo.





INTERVISTA

Come hai iniziato a coltivare la tua passione per la scrittura?

Non saprei, ho cominciato in terza elementare. Mi piacciono le storie e mi piace narrare, ma quello che più mi esalta è “turbare in senso buono”. Lo sconcerto dei miei lettori mi diverte un mondo, perciò mi rivolgo soltanto a un pubblico dallo stomaco forte.

Hai un ricordo divertente legato alla scrittura che ti va di raccontare?

Be’, un ricordo umiliante: sono un ferreo sostenitore di una narrativa che deve essere perlomeno accettabile, ma in passato è capitato che alcune ragazze con cui flirtavo mi passassero dei loro componimenti per avere pareri. Facevano pietà, ma se gliel’avessi detto non sarebbero uscite con me. A mia discolpa, ne è valsa la pena.

Com’è nata l’idea per questa storia?

Nel 2001 uscì il videogioco che più ho amato in assoluto, “Black & White”. Era un simulatore, quindi non aveva una storia neanche lontanamente adatta a un romanzo. La vicenda di questo libro, però, è qualcosa che mi è rimasta addosso negli ultimi sette anni e che avevo bisogno di raccontare, legata in special modo a una persona a cui ho voluto davvero troppo bene.

Qual è stata la prima fase di scrittura del libro?

Canovaccio e scaletta, si comincia sempre così. È indispensabile per documentazione e struttura, in modo che la stesura possa procedere col minor numero di intoppi. Ci ho messo circa tre mesi a completare questa fase, mentre la stesura di entrambi i volumi ne ha richiesti poco meno di cinque. Direi che sono abbastanza soddisfatto del mio ritmo.

Day 6 | Calendario dell’avvento| Azzurra Pasquali| Wild Hunt

Wild Hunt è un’avventura urban fantasy autoconclusiva in cui i componenti della Caccia Selvaggia originari del regno magico di Saeriel sono condannati a vagare sulla Terra in un esilio perenne.
La scoperta dell’esistenza di una persona che potrebbe mettere fine al loro esilio spingerà questi guerrieri a ritrovarsi, appianare le divergenze e a combattere assieme per proteggere l’unica possibilità che hanno di tornare a casa.

L’AUTRICE SI PRESENTA

Sono un’autrice indipendente e una lettrice nerd che adora costruire cose con la carta, guardare le stelle e dilapidare lo stipendio in Lego. Dal 2019 gestisco la pagina IG @a_quiet_azzu, un angolino tranquillo dove parlare delle mie passioni “storiche”: lettura e scrittura.

“In lei c’era un potere torbido che le danzava addosso come la luce nell’acqua e quello era il Sangue, ma c’era anche qualcosa di frenetico che le attraversava gli occhi: avevano risvegliato la Guerra.”



INTERVISTA

Come hai capito che era il momento per scrivere questa storia?

Wild Hunt è arrivato in un momento in cui avevo smesso di scrivere del tutto da anni a causa di molte delusioni legate a quello che ora è il mio secondo libro, Numbers.
Il gruppo con cui giocavo a D&D aveva scoperto per caso dell’esistenza della prima versione di Numbers, all’epoca inedita. Quando i giocatori del party l’hanno letta sono rimasti talmente contenti che il loro entusiasmo mi ha spinto a riprendere a scrivere e così è nata questa storia che alla fine è uscita per prima rispetto all’altra.

Cosa è cambiato da quando hai iniziato a scrivere?

Mi sono applicata sul serio alla scrittura con la primissima versione di “Numbers” che è del 2010 e da lì ho iniziato a trattarla come un lavoro (anche se non mi permette di pagare le bollette) che richiede consapevolezza di quello che si sta facendo e del panorama in cui si va a inserirsi, grande studio che non finisce mai, grandi investimenti di tempo, denaro e a volte un po’ troppi pensieri.
Direi quindi che sono cambiati la consapevolezza, l’approccio e la gestione di tutti gli impegni che ruotano attorno a questo mondo.

Come e nata la tua passione per la lettura e la scrittura?

Ho sempre letto tanto già dalle scuole elementari, tra riviste per bambini come Amici di Zampa, passando per i Piccoli Brividi e approdando infine alla grande libreria della nonna dove potevo trovare un po’ di tutto… tranne il fantasy. Quello l’ho scoperto dopo da sola.
Per quanto riguarda la scrittura in generale scrivo una storia che mi piacerebbe leggere, ma che ancora non c’è.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

I progetti principali in corso sono due. Il primo è “Cuore di Ferro”, una dilogia scifi che spero di far uscire almeno in parte nell’inverno 2023 e che segretamente, da amante degli stand alone, spero di trasformare in autoconclusivo. Il secondo è “Orfani di Mondi”, uno spin-off di Wild Hunt che segue le vicende di un personaggio che reclamava altro spazio rispetto alle pagine in cui compare nel libro principale.

Day 5 | Calendario dell’avvento| Gee J. R. Amery | Come in alto, così in basso

La trilogia di “Come in Alto, Così in Basso” prosegue col secondo volume Il Sangue dei Gemelli, che vede lo sviluppo della collaborazione tra alcuni Arcangeli del Distretto per l’Equilibrio dei Mondi e tre demoni del Concilio Ristretto di Lucifer per abbattere lo stesso Sovrano e la sua dittatura. Vedremo quindi il principe Belial andare contro suo padre; Odry combattere contro la propria natura e il suo gemello Zachary, il quale intende portare a termine uno scopo preciso e terribile, che minaccerà l’incolumità di ognuno di loro. Vedremo anche Gabriel e i suoi numerosi tentativi di salvare Odry e la terribile sorte dei gemelli Blanchett.

Le autrici si presentano

Siamo Fran e Gigi, siamo amiche da quasi vent’anni, ci consideriamo sorelle per scelta.
Poco più di un anno fa abbiamo esordito nel mondo dell’editoria con il primo volume della trilogia Come in Alto, Così in Basso, e tuttora scriviamo con lo pseudonimo di Gee J.R. Amery.
Abbiamo origini sarde e attualmente viviamo nella nostra bella isola mentre attendiamo di poterci trasferire oltremare, nelle terre britanniche.

L’Inferno oggi è venuto per te.
Fai la cosa che ti riesce meglio… combatti, Gabriel.



COSA LO DISTINGUE DAGLI ALTRI LIBRI

La trilogia è l’esatta rappresentazione della realtà. Se nel primo volume abbiamo capito che tutto ciò che accade sopra, accade anche sotto – e non si tratta della sola rappresentazione di Paradiso e Inferno, bensì di tutte le dimensioni della vita (per esempio ricchi e poveri, notte e giorno…) –, ne Il Sangue dei Gemelli vediamo la nuda e cruda realtà su carta. Quindi non ci saranno finali lieti o giuste punizioni, almeno non sempre. Esattamente come nella vita di tutti i giorni.
È un fantasy che ci mette di fronte a quelle che sono le brutture della vita, ma che al contempo ci costringe a cercare sempre tutta la luce e la bellezza che da esse possono nascere.

INTERVISTA

COME TROVATE L’ISPIRAZIONE PER SCRIVERE?

Trovare l’ispirazione è spesso difficile, se essa non si palesa di propria spontanea volontà. Ma ci sono alcune piccole cose che ci aiutano parecchio: una determinata canzone, un preciso luogo in cui rintanarsi, a volte anche la semplice ricerca di immagini a tema.

QUAL È STATA LA FASE PREFERITA DELLA PUBBLICAZIONE?

Di sicuro tutto ciò che riguarda l’entusiasmo di chi ci ha già supportate col primo libro e di chi ha scoperto il mondo di Come in Alto, Così in Basso con l’uscita del secondo volume. In questo modo i sacrifici vengono ripagati nel migliore dei modi.

QUANDO AVETE CAPITO CHE LA STORIA SAREBBE DOVUTA FINIRE SU CARTA?

Quando abbiamo visto l’oggettivo potenziale della storia. Così abbiamo pensato: “Perché non provarci?” Dopotutto, oltre alle vicende narrate, lanciamo anche dei messaggi molto importanti, cosa da non dare per scontata. Ma abbiamo ancora tanto da dire!

AVEVATE MAI SCRITTO QUALCOSA PRIMA DI QUESTO ROMANZO?

Assolutamente. Si tratta di una saga dark fantasy, solo un po’ più dark e un po’ più lunga di Come in Alto, Così in Basso! Al tempo, purtroppo, il blocco dello scrittore non ci ha risparmiate. Ma una volta ultimata la stesura di Come in Alto, Così in Basso – La Corona di Metatron torneremo con lei: Vox Arcana.

Day 3 | Calendario dell’avvento| Elisa Cavalli | Midnight Roses

Midnight Roses parla di Selene, una ragazza che solo all’ultimo anno di studi decide di cambiare percorso e studiare scrittura, una scelta che la conduce all’università di Castle King. È nel suo castello che, tramite un libro di leggende, trova una fiaba che la porta a Thalea, un regno dove allo scoccare della mezzanotte petali di rosa cadono dalle stelle a causa di una maledizione lanciata da un Re crudele.




Presentazione autrice

Sono una ragazza con un’eterna passione per i libri che solo da un paio di anni ha provato a passare dall’altro lato delle pagine. Sono l’autrice delle serie Midnight Roses e Lunaris, e oltre che di scrittura, mi occupo di traduzione letteraria ed editing.

“Tu, per me, sei come una di quelle rose bianche, Selene. Sei come la dea di cui porti il nome, una luna che è riuscita a indicarmi la via per riemergere dalle tenebre”




INTERVISTA


Cos’è la prima cosa che hai scritto?
Una delle ultime frasi del libro. Già avevo in mente la storia, ma solo da quella sono riuscita a definirla nei dettagli.

Sapevi già come sarebbe andata avanti la tua storia o l’hai costruita capitolo dopo capitolo?
Avevo un progetto ben chiaro fin dall’inizio, ma alcuni elementi della storia, soprattutto una sottotrama, sono emersi solo durante la stesura.

Preferisci scrivere su carta o a computer?
Assolutamente al computer. Ammetto che sono troppo pigra per scrivere un intero libro a mano!

C’è qualcuno che ti ha affiancato in questo percorso e che vorresti ringraziare?
La stesura di questo libro è stata in solitaria, all’inizio non pensavo che lo avrei pubblicato. Ma una volta presa la decisione, sono stata seguita dai servizi editoriali @le_lune_di_arcadia quindi voglio ringraziare gli editor e le grafiche che hanno reso possibile questo progetto.

Giorno 2 |Calendario dell’avvento | Giulia Reverberi

Zombie Friendly non è la classica storia di zombie, il vero problema in un mondo distrutto sono i propri limiti e le persone che li mettono alla prova. Come sopravvive un nerd ansioso in un apocalisse? Con tanto sarcasmo, pazienza e con la compagnia di un bassotto di nome Woodstock.

CONOSCIAMO L’AUTRICE

Sono Giulia Reverberi, sui social Giulia Bifrost, una scrittrice e content creator nerd che scrive storie strane e parla di cinema, serie tv e libri.

La verità è che non scommetterei un solo dollaro sulla mia sopravvivenza. Non sono tipo da viaggio dell’eroe, la notte ancora vado a sbattere ovunque cercando la porta del bagno.



INTERVISTA

Cosa vuoi trasmettere con la tua storia?
Voglio far riflettere sul modo in cui conduciamo le nostre vite, spesso andando avanti con il pilota automatico, senza davvero vivere. Come fanno gli zombie.

Da dove hai preso l’ispirazione? Mi sono chiesta come sopravviverebbe un personaggio ansioso in un’apocalisse zombie e mi è venuto in mente il protagonista, a cui ho regalato un bassotto, perchè i bassotti migliorano sempre le situazioni.

Cosa provi vedendo il tuo libro nelle mani dei lettori?

Gratitudine per l’affetto e la fiducia che mi sono state concesse nonostante per molti non fosse il loro ‘genere’.

Come hai organizzato la fase di scrittura?
La mia community ha seguito la scrittura e produzione del testo nelle live di scrittura su Twitch, dopo 6 mesi avevo finito scrittura e editing, è stato uno sprint!

Giada Abbiati | Day 1 | Calendario dell’avvento 2022

“Benvenuto nel mondo reale. Quello in cui gli dei dimenticano in fretta.”

“Liwaria – La spada di diamante blu”

L’autrice si presenta

Mi chiamo come una pietra preziosa che purifica l’organismo e combatte i crampi. Vorrei dire che faccio questo effetto, ma è solo la mia passione per i minerali a parlare. Oltre a essere una scrittrice, sono una editor e consulente marketing, nonché una viaggiatrice: scoprire mondi e raccontare storie è proprio parte di me, nella vita e nel lavoro. Amo i dettagli ed è sempre da quelli che parto per dare voce ai miei racconti. Sono minimalista come stile di vita.

L’autrice dice del suo libro

Liwaria – La spada di diamante blu è il primo volume di una saga epic fantasy per adulti. Il libro annovera un worldbuilding vasto e curato, molteplici personaggi, intrighi dal passato, poteri distruttivi, creature fantastiche e una protagonista che si discosta dai canoni dell’eroina spavalda disposta a tutto, in un cocktail che incontra i gusti dei nuovi adulti contemporanei in termini di tematiche affrontate, costruzione di trama e stile narrativo.

Trama

Hilya è una mezzosangue e per le leggi di Liwaria non dovrebbe esistere, ma a
renderla la minaccia principale del continente è una profezia: sarà lei a
risvegliare i Senzaluce che un secolo prima hanno devastato Liwaria.


Sedici anni dopo la sua fuga, la spada di diamante blu lasciata da sua madre
segna l’inizio del suo viaggio per guadagnarsi il riscatto. Quello che non sa è cosa si cela dietro la spada: può essere lei la salvatrice del continente, ma vuole
diventarlo davvero per un mondo che la ripudia?
Attorno a lei si muovono trame ben più complesse: è la manipolazione ad aver
distrutto Liwaria e affonda le radici in un passato ancora sanguinante, che cela
drammi e persecuzioni di cui Hilya è solo l’ultima manifestazione.
In questa scacchiera spezzata, Hilya sarà costretta a percorrere la strada del
riscatto per dimostrare che né profezie né dei possono determinare chi è l’eroe e
chi il carnefice.
E soprattutto, che da sola non può compiere un viaggio da cui dipende il destinodi Liwaria tutta.

SCHEDA DEL LIBRO

TARGET
New adults (18-35 anni)
GENERE E SOTTOGENERE
Epic fantasy
SAGA
Primo volume di una pentalogia
FORMATO
Disponibile in ebook e cartaceo flessibile 6″ x 9″
ILLUSTRAZIONI
Quattro mappe di Liwaria all’interno
PUBBLICAZIONE
Amazon KDP – dicembre 2021

Da dove nasce l’ispirazione per la tua storia?

Devo dire che non ha un’origine precisa. Ho unito i puntini di diverse suggestioni, dal diamante blu trovato in “Congo” di Michael Crichton alla tematica ambientale che da sempre mi è stata a cuore. Il resto è arrivato da sé, volendo rappresentare un’appartenenza che non sempre è dovuta.


Hai abitudini particolari durante la scrittura?

Quando scrivo ascolto sempre soundtrack. Devono essere proprio delle colonne sonore, altrimenti non riesco a concentrarmi. Talvolta le associo al mood della scena, ma per il resto vado abbastanza a caso.


Ti aspettavi che la tua carriera di autrice sarebbe andata in questo modo?

Sì e no. Nel senso, io mi impegno sempre al massimo in quello che faccio e devo dire che questo mi ha sempre portato il giusto riscontro nel tempo. Dall’altro lato, credo che ogni autore abbia sempre l’ansia che le proprie storie non interessino a nessuno e vedere come Liwaria sia stato accolta con tanto calore nonostante si tratti di un esordio, è meraviglioso.


C’è un messaggio in particolare che vorresti trasmettere?

Vorrei che la mia storia trasmettesse un senso di comunione con le persone. La protagonista che ho rappresentato, per quanto possa avere dei poteri molto forti, ha in realtà una fragilità tutta sua e spesso si trova a non sapere cosa fare, proprio come noi. Spero che questo possa essere un buon messaggio per chi teme di non avere mai la parola o l’azione pronta: siete persone, non macchine.