Romanzi.it: box e libri di qualità

Ammettiamolo: negli ultimi anni il settore editoriale italiano è un casino.

Un casino? In che senso?

Nel senso che basta un giro in libreria ogni tanto, o uno sguardo alle classifiche che si trovano anche sui giornali, per capire che ci sono tante cose che non vanno come dovrebbero. Ad esempio negli ultimi anni le pubblicazioni settimanali sono cresciute in modo esponenziale e le grandi case editrici sono entrate in un circolo vizioso in cui possono guadagnare solo pubblicando tanto e costantemente. Aumentando le pubblicazioni ne deriva un abbassamento della qualità sia dal punto di vista narrativo che da quello di cura della casa editrice.

Vi siete mai chiesti quanti libri meravigliosi ci perdiamo tra le centinaia di scarsa qualità che vengono pubblicati ogni giorno?

Romanzi.it se lo è chiesto, e oggi sono qui per parlarvi di questo interessante progetto.

Romanzi.it è una start-up che parte dall’idea di quattro amici: quella di dare il giusto spazio a libri ed editori di qualità. Come?

⁃ Includendo editori indipendenti (e non a pagamento) promuovendo quelli che hanno una linea editoriale marcata e definita, senza confondere i lettori

⁃ Cercando i romanzi giusti e analizzandoli sotto ogni punto di vista

⁃ Dando supporto anche alle librerie indipendenti e donando loro una parte del ricavato

La specialità di Romanzi.it sono le box, ossia delle scatole a sorpresa (ma se volete potete sempre scoprire il contenuto sul loro sito) contenente dei libri e alcune volte anche dei gadget tematici utili.

Anche se è possibile scoprire le varie box e i contenuti sul sito ma non manca la proposta di affidarsi a questo progetto per scoprire dei nuovi libri, accuratamente selezionati e di qualità.

Il Manifesto

Vogliamo selezionare e diffondere romanzi di qualità, valorizzare il ruolo culturale di case editrici e librerie, rendere più consapevoli i lettori e sostenere il settore.

Nello specifico sul loro sito troverete:

Le box collezionabili

Si tratta di box contenenti libri di narrativa e gadget in tema, ne esce una nuova ogni mese ed è possibile abbonarsi. Inoltre è possibile acquistare anche vecchi numeri singolarmente ma solo fino ad esaurimento scorte perché non ci saranno ristampe.

Le box tematiche

Si tratta di box create su tematiche specifiche e generi narrativi e per il momento trovate: box junior, box giallo, box fantasy, box sport, box universo femminile e box avventura.

Io sono stata scelta per una collaborazione riguardo la box fantasy e oggi sono qui per darvi la mia onesta opinione.

Innanzitutto ringrazio romanzi.it per l’opportunità che mi è stata offerta, mi dispiace solo di non aver scoperto prima questo progetto.

Quando il corriere mi ha consegnato la mia box ero davvero molto curiosa di scoprire come sarebbe stata. Ammetto che non vado matta per le box piene di libri in edizioni super speciali (che avrei anche paura a toccare con il terrore di rovinarle) e colme di gadget inutili (l’ennesimo segnalibro, l’ennesima tazza, l’ennesima totebag) come vanno tanto di moda in questi anni.

Onestamente mi piace pensare di essere sulla strada del minimal, quindi faccio piacevolmente a meno di tantissimi gadget inutili.

* sul profilo IG o TikTok trovi l’unboxing della box tematica [ @esse.books]*

Innanzitutto di questa box ho apprezzato il suo essere semplice (ma ciò non significa meno d’effetto) e penso che già solo il packaging dica molto su questo progetto.

All’interno ho poi trovato una card del sito e due libri fantasy:

• Il libro “Élite immortale” di Francesco Falconi – La Corte Editore

• Il libro “The end” di Francesco Grandis – La Corte Editore

Come è facile capire, l’editore scelto per questo mese è La Corte Editore, che purtroppo ammetto di conoscere poco dal punto di vista storico, ma ricordo benissimo diverse libri di questa casa editrice che mi hanno lasciata sbalordita per la qualità.

Scopriamo le trame dei libri!

ÉLITE IMMORTALE di Francesco Falconi

Frida ha venti anni e vive a Firenze. Schiva e introversa, il suo carattere si è indurito dopo un tragico evento accaduto cinque anni prima. Frida ha pianto così tanto, quella notte, che ora non è più capace di versare una sola lacrima.

La sua vita si divide tra gli studi universitari, le uscite con l’amico Sebastian e il volontariato in ospedale, dove si reca quasi tutti i giorni a trovare l’anziana Delia,  che l’ammalia con le sue storie sulla stirpe dei SenzaLacrime: creature maledette, simili a vampiri che si nutrono di lacrime e dolore, capaci di far innamorare con un soffio, di immobilizzare con lo sguardo, fino a privare le proprie vittime di ogni sentimento.

Queste leggende la suggestionano a tal punto da spingerla ad avere delle inquietanti visioni che la portano a dubitare della sua stessa lucidità. Quando improvvisamente Delia viene a mancare e l’amicizia con Sebastian s’incrina, Frida sente che il mondo le sta crollando addosso. È in questo momento che incontra però un ragazzo affascinante e misterioso, Julien LePleur, con il quale stringe subito un legame di inaspettata passione. C’è qualcosa di inquietante, pericoloso, ma allo stesso tempo incantevole in lui, che porta Frida ad accettare di accompagnarlo fino a Barcellona.

Giunti nella città spagnola, ad accoglierla ci sarà una verità sconvolgente e inaspettata: i SenzaLacrime non sono solo una leggenda.

Ma chi è in realtà Julien? Davvero l’ha fatta innamorare solo per spezzarle il cuore? E perché quando Frida gli racconta del suo doloroso passato, i suoi occhi sembrano tremare di un’improvvisa eccitazione?

THE END di Francesco Grandis

Da più di un secolo l’umanità ha raggiunto l’era della Pace, grazie a uno sviluppo estremo della tecnologia e della robotica che consente a chiunque di condurre una vita agiata e appagante e di sapere persino la data della propria morte fin dalla nascita. Superare il secolo di vita è dunque la normalità, per tutti, ma non per Matt Freeman. Lui è un corto e la sua aspettativa di vita è di soli 38 anni, non abbastanza per trovare un senso all’esistenza, o per essere amato come chiunque altro. Ma quando questo giorno arriva, qualcosa non va come tutti si aspetterebbero. Matt si trova così coinvolto in una feroce caccia all’uomo che lo porta a fuggire assieme alla veggente Nayana e agli amici Akira e Wallace. Inseguito per tutto il pianeta da forze sconosciute, mostrerà una capacità di adattamento inaspettata, che metterà in crisi la squadra incaricata di eliminarlo guidata dal Risolutore Hoffman. Chi si nasconde realmente dietro i suoi inseguitori? E perché è così importante che nessuno superi la propria data di morte?

Nella sua lotta per la sopravvivenza Freeman si troverà alla fine a dover rispondere a un’unica grande domanda: potrà la scoperta della verità renderlo davvero libero?

Il costo totale delle box ricopre per intero il costo dei due libri messi insieme, dunque il prezzo non è fisso ma variabile. Ora che siamo giunti quasi alla fine dell’articolo vi lascio un codice sconto creato apposta per questa community dal team di romanzi.it, che non posso che ringraziare di cuore per questa opportunità.

Con il codice sconto ESSEBOOKS potrete risparmiare 5€ su qualunque acquisto fatto sul sito, senza obbligo di spesa minima.

Inoltre durante questo mese in occasione del Black Friday troverete sul sito un’ulteriore sconto del -10%.

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Tramite questo link, in caso di acquisti, mi verrà riconosciuta una percentuale di guadagno pari a 10% dell’ordine e in ogni caso vi ricordo che tutti i guadagni saranno reinvestiti per la cura del blog e dei vari social.

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Recensione “Radio Silence” di Alice Osemann | Oscar Vault | Young Adult

Frances Janvier è sempre stata una “macchina da studio” con un unico obiettivo: entrare in una università d’élite. E nulla la può fermare: né gli amici, né il segreto che nasconde, neppure la sua stessa personalità.

Aled Last frequenta l’ultimo anno del liceo ma ricorda a tutti un bambino piccolo che ha perso la mamma al supermercato. È timido e prende sempre voti altissimi.

Quando incontra Aled, Frances scopre una nuova libertà. Per la prima volta non ha paura di essere se stessa. Frances è una ragazza, Aled un ragazzo, e, come spesso succede, i due si innamorano e…

No, in effetti non va così. Frances e Aled non si innamorano affatto: collaborano a un podcast. E ottengono un inaspettato successo, che potrebbe però rivelarsi fatale per il loro rapporto.

In un mondo che sembra determinato a imbrigliare le loro vite su binari già stabiliti, Frances e Aled lottano per superare le proprie paure e trovare la propria voce nel corso di un anno che cambierà le loro vite.

Avranno il coraggio di mostrare a tutti chi sono veramente? Radio Silence è un romanzo di formazione che affronta con grazia i temi dell’identità, della diversità, della pressione verso il successo a tutti i costi, mostrando che ci vuole coraggio, sì, ma siamo sempre liberi di scegliere di essere chi siamo.

Radio Silence” è un romanzo young adult di formazione di Alice Osemann, stessa autrice della serie Heartstopper, e pubblicato da Oscar Vault nel 2022.

Ammetto che avevo messo da diversi tempo gli occhi su questo libro ma che tra una cosa e l’altra avevo finito per tralasciarlo. Quando poi ho recuperato il primo volume della graphic novel mi sono lanciata su quello direttamente ed è stato da subito un “si“.

Anche se la graphic mi era piaciuta tantissimo ero un po’ insicura per i romanzi, trattandosi di due formati totalmente differenti, e vista la scarsità di spazio in libreria ho ripiegato sull’ebook.
Dopo averlo finito posso dirvi con certezza che se avessi acquistato il cartaceo probabilmente sarebbe rimasto macchiato a causa delle lacrime e super sottolineato e pieno di annotazioni.

Quando ho concluso l’ultima pagina ho realizzato che nonostante io legga da anni libri su libri e di vari generi, non mi sono mai sentita compresa e rappresentata così tanto da una storia.

La protagonista è Frances, un’adolescente in procinto di concludere la scuola e che guarda già al suo futuro in università. Il suo più grande desiderio è di entrare in un’università di élite come Oxford o Cambridge, e studia come una matta da anni per prepararsi a questo.

Molti personaggi dei libri della Osemann sono caratterizzati dal fatto di fare parte della comunità LGBT+ e anche qui l’autrice non si è risparmiata. C’è la rappresentazione di alcune categorie e nella mia ignoranza ammetto che due in particolare non le conoscevo.

Anche questa volta la penna dell’autrice mi ha colpita per la sua scorrevolezza, il libro è davvero leggerissimo e lo stile della narrazione ha dato vita [almeno per me] ad una sorta di comfort book.

La storia mi ha preso tantissimo e l’ho finita in pochissimi giorni, le pagine sono volate via davvero in fretta e mi sono dispiaciuta di averlo concluso così presto. Decisamente non ero pronta a lasciare questi personaggi.

Si tratta di un romanzo di formazione rivolto alla categoria young adult [sono fuori solo di qualche anno su] ma sono comunque riuscita ad apprezzarlo molto, cosa che non succede spesso quando si è fuori categoria.

Trattandosi di un romanzo per ragazzi ho apprezzato che l’autrice abbia deciso di mettere al centro della storia tematiche serie come l’accettazione di sé stessi, i problemi con i genitori e le tanto temute aspettative altrui. Curioso come queste ultime me le ritrovi in tantissimi libri che leggo anche quando non ricerco la tematica in particolare.
Sarà forse perchè mi terrorizzano e ormai le vedo ovunque.

Ma dopotutto tutti siamo stati adolescenti e a sedici e diciassette anni abbiamo avuto pressappoco gli stessi problemi.

Un’altra questione di cui ho apprezzato tanto l’inserimento è stata l’università. In pratica nessun adolescente è mai davvero pronto per questo ambiente e per tutta la tossicità che il percorso di studi comporta, quindi ho apprezzato davvero tanto che sia stata fatta luce anche su questo lato.

Negli ultimi anni ho avuto anche io dei problemi con il mio percorso universitario ed è forse per questo che mi sono sentita molto toccata da questa storia. La pressione dello studio, la realizzazione che non si ama ciò che si sta studiando e tutte le difficoltà del percorso sono cose che ho già vissuto sulla mia pelle e che non auguro a nessun altro studente.
Vorrei solo dire che mi sarebbe piaciuto leggere questo libro prima, magari due anni fa quando ero nel mio periodo peggiore.

Anche questa volta la Oseman non mi ha deluso e ha saputo lasciarmi tantissimo.

L’autrice ci insegna che non importa ciò che pensano gli altri, che siano amici, genitori o compagni di scuola, ma importa solo ciò che vogliamo noi e ciò che sogniamo. Accettare noi stessi e vivere la vita così come siamo davvero deve essere il nostro atto di ribellione contro i canoni sociali [che poi chi li ha stabiliti?] per permetterci di vivere e sentirci liberi.

Questa lettura mi ha portata a riflettere su chi sono davvero, su se sto vivendo la mia vita come la vorrei o se sto facendo quello che voglio o se semplicemente sto accontentando chi mi sta intorno.
Ho realizzato che la vita vera inizia quando gli altri e il loro giudizio smettono di influenzare le nostre scelte. Un passo per volta e arriveremo alla strada che vogliamo davvero percorrere.

Ammetto anche che mi sono molto impersonata in Frances e Aled che lavorano al loro podcast segreto, ci ho rivisto un po’ la me di sedici anni che nella sua cameretta scattava foto ai libri e lavorava ad un blog senza mai farsi vedere.
È un bellissimo ricordo.

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Recensione “Il Pugnale dei Poeti – Il volo del gheppio” di Chiara Zanini| Lumien Edizioni

Nel Regno delle Cinque Capitali regna la pace da oltre mille anni.
Qui i Poeti, dispensatori di bellezza, creano opere d’arte capaci di incantare gli abitanti, al solo scopo di rendere l’esistenza più gradevole. Un esercito misterioso, però, minaccia i Poeti e i villaggi dove risiedono. Le Làoian, le spietate donne a capo dei soldati, vogliono catturare ogni membro della Casta, e per farlo sono disposte a tutto.
Il giovane Poeta Auren, affiancato dal suo Sigillatore, Gylleal, e dall’impertinente figlia del capo villaggio, Iria, sarà costretto a un viaggio attraverso l’Evèria. Nel difendere i suoi amici, Auren scoprirà un potere nascosto nelle trame della sua magia, una forza di cui non conosceva l’esistenza.
La magia dei Poeti non crea solo bellezza, ma può essere usata per altri scopi: perché nessuno, neanche il suo maestro, gliel’ha mai insegnato? Cosa si nasconde dietro il potere dei Poeti?
Durante la fuga, i tre compagni scopriranno dell’esistenza di Vilènd’ara, la Città segreta dei Poeti, nuova meta da raggiungere prima che la Strega dell’Acqua metta fine all’esistenza della Casta.
Prima che la verità sul suo potere venga persa per sempre.


Il pugnale dei poeti” è il primo libro di una saga fantasy di Chiara Zanini, pubblicata ad ottobre 2023 da Lumien Edizioni.

Ho già letto diversi libri di questa casa editrice e, pur se tutti di generi diversi, posso assicurarvi che la qualità non si discute. Anche questa volta nulla è lasciato al caso e tutto è curato nei minimi particolari: dalla veste grafica alla qualità del testo.
Lumien non ne sbaglia una e con le sue pubblicazioni sta davvero sbalordendo tutti!

Nei primi capitoli conosciamo i personaggi principali di questa storia, hanno tutti un’introduzione separata e ho apprezzato molto questa scelta perché permette di conoscerlo tutti pian piano. Abbiamo modo di conoscere da subito il loro passato, cosa che mi è piaciuta moltissimo, fino ad arrivare ai momenti della vera azione. Su alcuni personaggi mi sarebbe piaciuto saperne molto di più ma sono certa che tutto ciò che è rimasto oscuro sarà argomento per i prossimi libri della saga.

Nelle prime pagine conosciamo Auren, che da orfano in una situazione difficile si ritrova ad essere istruito per diventare un Poeta e cambiare vita.
Poi conosciamo anche Gylleal, membro di una famiglia numerosa e abbastanza distratto, che diverrà invece il suo Sigilatore.

Il sistema magico di questo libro è un qualcosa di davvero spettacolare e mai visto prima, ne sono rimasta totalmente affascinata.

Nonostante tutte le novità di un sistema magico mai visto la sua spiegazione non mi è sembrata pesante, le informazioni a riguardo sono ben distribuite e di sicuro non vi annoieranno.

Solo alla fine della lettura mi sono accorta che l’autrice ha già pubblicato diversi libri e se devo essere onesta la cosa si sente! Leggendo si percepisce che c’è molta esperienza e molta conoscenza del genere scelto.

Prima di quanto me lo aspettassi la storia ha preso una piega d’azione che mi ha incuriosita moltissimo e tenuta attaccata alle pagine. Il Poeta e il suo Sigilatore sono costretti a scappare a causa di un esercito minaccioso che è sulle tracce di tutti i Poeti del continente. Cosa vorrà il loro capo dai Poeti? Cosa spera di ottenere catturandoli tutti e seminando morte e distruzione?

Il finale mi ha sorpreso tantissimo perché mai me lo sarei aspettata così aperto, negli ultimi fantasy che ho letto alla fine mi ritrovavo sempre con qualche porta chiusa e qualcuno aperta, ma in questo caso tutto è più spalancato che mai. L’epilogo è davvero illegale!

Ammetto che ho letto le ultime cento pagine tutto d’un fiato e non mi ero resa conto di essere arrivata alla fine [io convintissima ci fossero almeno altri due capitoli da leggere] e quindi l’epilogo è stata una vera sorpresa, in tutti i sensi.

Noi poveri lettori possiamo solo sperare di avere presto notizie sul seguito, sono davvero curiosissima di sapere come la storia di Auren andrà avanti.

Mi sono affezionata tantissimo ai personaggi ed è stato molto facile empatizzare con loro, diciamo che su questo punto il passato tragico ha fatto il suo dovere e tutto è stato gestito come si deve.

A questo punto non posso che ringraziare Chiara Zanini e Lumien Edizioni per avermi donato un’altra lettura a cinque stelle che va, insieme ai tanti libri di quest’anno, a brillare in un cielo di letture meravigliose.

Mi sono goduta questa lettura con una playlist autunnale di sottofondo e anche in un periodo stressante come quello degli esami [povera me] ha saputo donarmi una tranquillità che non potete immaginare.

Inoltre non riesco ad individuarne bene il motivo [di sicuro le atmosfere pazzesche che il libro trasmette e il periodo in cui l’ho letto] ma questo libro mi ha fatto sentire come quando quasi dieci anni fa lessi “Il Signore degli Anelli”. È un romanzo che dà davvero le stesse vibes di avventura e curiosità che ogni tanto servono.

Oltre alla storia in sé gli argomenti che sono riuscita ad estrarre da queste pagine meravigliose mi hanno emozionata davvero moltissimo. L’autrice è riuscita a trasmettermi quanto sia importante avere un amico vicino nei momenti più difficili e quanto sia di conforto avere qualcuno che ci guarda le spalle quando siamo privi di forze.
Allo stesso tempo però, anche nei momenti più difficili, è importante continuare a coltivare questi rapporti e fare del proprio meglio per stare vicino agli altri. Qualcosa di bello che facciamo per una persona a noi vicina torna sempre indietro.

Pensandoci, Auren e Gylleal mi hanno ricordato un po’ Frodo e Sam.

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Recensione “Detriti” di Giuliana Leone | Lumien Edizioni

Detriti” è un romanzo di fantascienza distopica di Giuliana Leone, pubblicato di recente dalla casa editrice Lumien.

Prima di iniziare con la recensione ci tengo a spendere qualche parola proprio sulla casa editrice che, seppur nata da poco, sta facendo un lavoro strepitoso con libri meravigliosi e curati in ogni minimo dettaglio. La community dei lettori di Lumien cresce giorno dopo giorno e anche se non conosco la casa editrice dal giorno zero, la seguo da un po’ e penso sul serio che stiano facendo un ottimo lavoro. Anche se il catalogo non è ancora ampissimo (ma sono super curiosa di sapere quali novità ci aspettano) i titoli presenti sono di altissima qualità e in più, in un panorama editoriale prevalentemente esterofilo, i ragazzi della casa editrice stanno riuscendo sia a fare giustizia che a mettere in luce autori italiani che si meritano tutto il nostro supporto.

E adesso passiamo a parlare di “Detriti”!

Quando mi é stato proposto di recensire questa lettura mi sono da subito sentita attratta dalla trama e dunque non ho saputo dire di no. A causa degli esami la lettura ne ha risentito e infatti nelle ultime settimane ho letto davvero pochissimo, anche se il desiderio di lanciarmi in una bella lettura era molto.

Già dall’inizio questo romanzo mi ha riportato alle stesse sensazioni provate durante la trilogia di “Divergent”, ovviamente si tratta di storie del tutto differenti ma me lo ha ricordato per alcuni tratti.

Genevieve, ma per tutti Evie, è una giovane di Opima. La città è un sistema chiuso organizzato in base alle regole dell’Ordine, create apposta per mantenere le persone in riga e lontane dai conflitti, però per quanto Evie si sforzi di essere una brava cittadina in lei c’è qualcosa che la fa sentire sbagliata.

La consegna dei punteggi dei cittadini in base a cui si saprà quale vita in quale distretto e cona quale compagna sarà assegnata è imminente, ed è proprio qui che tutto per Evie inizia a cambiare.

O meglio, tutto inizia a cambiare quando gli occhi di Evie incontrano quelli di un militare misterioso, Sam.

Dopo un gesto sconsiderato alla ricerca del militare misterioso, Evie si imbatterà in delle trame della città che non conosceva e capirà che potrebbe perdere tutto o anche, da un punto di vista che solo in seguito capirà, che potrebbe guadagnare tutto.

“Detriti” è come mi sono sentita io dopo aver concluso questa lettura. Dopo aver letto alcune recensioni sapevo già di dovermi aspettare una lettura di qualità e così è stato, questo romanzo ha del tutto soddisfatele mie aspettative!

Però anche se non so esattamente come spiegarlo c’è stato qualcosa in più.

La parola chiave di questo romanzo penso sia proprio “libertà”.

Libertà di vivere senza reprimere le proprie emozioni.

Libertà di sentirsi felici.

Libertà di guardare una persona negli occhi.

Libertà di accettare se stessi esattamente come si è.

Libertà di fare le proprie scelte.

Ma allo stesso tempo anche tanto dolore. L’autrice tramite i personaggi apre uno spiraglio per mostrarci anche quanto possa essere difficile e doloroso lasciare tutto ciò che per noi è sempre stato comfort zone, quanto possa sembrare pazzo allontanarci dalla comodità quotidiana per inseguire un ideale che forse è irrealizzabile.

È stata una lettura bella, ma allo stesso tempo complessa. Dietro la sola storia c’è qualcosa di più, che scommetto potrebbe far riflettere moltissime persone.

Libertà è anche saper accettare le scelte di qualcun altro, per quanto sbagliate o lontane da noi possano sembrare.

Mi sono da subito affezionata ai personaggi e lasciarli andare, o vederli andare via, è stato bruttissimo. Pagina dopo pagina ho provato una moltitudine di emozioni che mi mancavano da tempo, che sono riuscite a dare un po’ di colore a delle giornate tutte uguali.

Ovviamente le lacrime non sono mancate, soprattutto in alcuni punti, ma a me piace pensare che “se fa piangere allora è un libro scritto bene”, o almeno per me è così nella maggior parte dei casi.

Questa lettura per me è davvero un capolavoro e penso proprio che illustrare come la scrittura sia scorrevole e la narrazione incalzante non possa bastare per far capire quanto ho amato questo libro.

Mi sono ritrovata a cambiare pagina mantenendo il fiato sospeso, in attesa di qualcosa di bello o di una brutta notizia. Leggere i capitoli dedicati alla guerra dei ribelli è un po’ stato come essere al fianco dei personaggi, aspettando un miracolo che potesse salvarli.

Ho vissuto insieme a loro i momenti difficili dell’accettazione di se stessi e delle proprie debolezze, della lotta contro un sistema che non li rappresenta ma che non sembra offrire altre strade. E alla fine poi, sporchi e ricoperti di polvere ci siamo ritrovati a dover ricostruire dalle macerie, anche se un po’ più sollevati di prima.

Delle volte è necessario che, per quanto doloroso, il vecchio sia distrutto per dare vita a qualcosa di nuovo e meraviglioso.

Recensione “È non vissero per sempre felici e contenti “ di Stephanie Garber

Da quanto aspettavo questo seguito?

Da quando ho concluso “C’era una volta un cuore spezzato”.

“È non vissero per sempre felici e contenti” è il secondo romanzo della trilogia di Stephanie Garber che ha come protagonista Evangeline Volpe e il fato Jacks, un personaggio che era già stato presentato nella trilogia di “Caravl” che si, devo ancora recuperare ma giuro che lo farò il prima possibile.

Pur se avendo già letto la trilogia precedente sarà più facile entrare nel mondo di “Once upon a broken heart”, sinceramente non la ritengo del tutto necessaria se si vuole leggere questa storia secondaria. Molti dettagli dell’ambientazione sono spiegati man mano e anche se Jacks è un personaggio più comprensibile partendo dalla prima trilogia, i lettori avranno lo spazio per capirlo e conoscerlo meglio.

Jacks è un fato, una specie di dio immortale dei cuori spezzati ed è a lui che si rivolge Evangeline nel primo libro dopo aver scoperto che il ragazzo di cui era innamorata é promesso in sposa alla sua sorellastra.

Ma la preghiera di un matrimonio da far saltare diventerà presto qualcosa di molto più complesso di come Evangeline se lo aspettava e dopo varie peripezie, alcune dai tragici risvolti (tipo essere tramutata in statua di pietra per mesi), la fortuna potrebbe forse guardare dalla sua parte?

Così in fretta e furia le due principesse Rossella e Donatella la manderanno alla corte del principe Apollo che è invece alla ricerca di una moglie. Potrebbe essere questa l’occasione di Evangeline per dare una svolta alla sua vita?

L’unico problema per quanto trascurabile è che pregando il fato Jacks di far saltare le nozze del suo amato e della sua sorellastra, i due hanno stretto un patto che si rivelerà più insidioso del previsto.

Dopo aver chiuso il primo libro con un gigante colpo di scena non vedevi davvero l’ora che arrivasse in Italia anche il secondo e mi sono emozionata ad averlo nelle mie mani così presto. Il primo elogio va all’edizione che è davvero bellissima, il viola e il nero stanno insieme alla perfezione e anche i dettagli interni sono molto curati.

Il secondo libro riprende subito dopo la conclusione del primo, per cui non ci sono ampi stacchi temporali e volendo si possono leggere anche di seguito.

Ho ritrovato lo stesso identico stile del primo libro per cui per me è stata davvero come una continuazione del primo perché i due romanzi sono fortemente collegati.

Dopo che Evangeline scopre di essere la chiave per aprire l’arco dei Valory tutto cambia e anche tutti i personaggi da lei incontrati, alcuni anche amici, sembrano volere qualcosa da lei.

Su questo punto mi sono rivista molto in Evangeline e ho provato molta compassione per lei, mi ha riportato alla memoria tante amicizie tossiche e sbagliate in cui l’impegno era unilaterale e chi mi stava intorno sperava solo di approfittare del buon cuore che mi caratterizza.

Quando un libro riesce a trasmettere anche queste sensazioni, senza però essere troppo pesante o disturbante, per me non può che essere una lettura a cinque stelle.

Però adesso andiamo avanti con la nostra recensione!

In questo libro ne succedono davvero tantissime e pagina dopo pagina si succedono colpi di scena che non danno tregua. Ho letto questo libro subito dopo aver concluso gli esami all’università ed era proprio ciò di cui avevo bisogno per staccare e andare avanti. In un certo senso mi h ridato la carica per ricominciare con la lettura che avevi un po’ abbandonato.

Tutti i colpi di scena danno alla storia un ritmo molto coinvolgente e per giorni non sono riuscita a staccarmi o a leggere altro, ormai i fedeli sapranno che mi piace leggere più libri insieme in base al mood della giornata.

Questa volta il personaggio di Evangeline mi é sembrato un po’ più maturo, e tre nel primo libro era così ingenua da toccare l’insopportabile delle volte. Questa volta alcune scelte erano più sagge, anche se c’era ancora da far luce sulle persone di cui fidarsi.

La ballata della volpe e dell’arciere è il ritornello martellante presente in tutto questo libro è giusto nei capitoli finali si scoprirà il perché, anche se io sinceramente mi aspettavo già questa cosa.

In sintesi è stata una lettura davvero molto intensa e che mi ha coinvolta molto, e stranamente ho apprezzato molto anche la parte romance che partendo dal primo libro è davvero molto ma molto slow burn, anche per ovvi motivi per chi ha già letto il primo libro.

E poi il finale signore e signori, prendete il titolo alla lettera e state pronti a soffrire perché vi spezzerà il cuore, almeno io non me lo aspettavo così triste. Speriamo solo che nel terzo e ultimo libro di questa trilogia l’autrice ci riservi qualche gioia perché ho bisogno che questa storia finisca bene.

Recensione “Engaged ~ Il libro di Renzo” di Beppe Roncari | Sperling&Kupfer | Historical Fantasy

Da secoli impegnati in una partita senza esclusione di colpi tra Bene e Male, l’angelo Mumiah e il demone Belial stanno assistendo al rogo di Giordano Bruno, nella speranza di impossessarsi del famoso Libro segreto scritto dal filosofo nolano, custode di un grandissimo potere. Quando il volume, però, sparisce nel nulla, cominciano una ricerca forsennata che li conduce fino a Lecco e che si intreccia con la vita di due giovani: Renzo e Lucia. Promessi sposi in procinto di coronare il loro sogno d’amore, diventano pedine nella partita a scacchi tra l’angelo, che cerca in ogni modo di aiutarli, e il demone, che si serve di don Rodrigo e dei suoi bravi per impedirne le nozze. Chi dei due la spunterà? E soprattutto chi dei due riuscirà a mettere le mani sul Libro di Giordano Bruno? Beppe Roncari ci consegna una riscrittura audace e innovativa de I Promessi Sposi, nella quale, oltre ai personaggi tradizionali che tutti noi abbiamo studiato a scuola, compaiono angeli e demoni che, lottando tra loro su un piano temporale ulteriore e fantastico per la supremazia sul mondo terreno, vanno a intervenire nel destino dei protagonisti.

“Engaged ~ Il libro di Renzo” è il primo volume di una dilogia historical fantasy di Beppe Roncari pubblicata nel 2023 per la casa editrice Sperling&Kupfer.

Come forse è intuibile dal nome del protagonista nel sottotitolo, si tratta di un retelling dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni e prestissimo arriverà anche il secondo e ultimo volume a chiudere il cerchio: “Il segreto di Lucia”.

Qualunque studente, in un modo o nell’altro, ha avuto occasione di studiare almeno una volta I Promessi Sposi a scuola e di apprezzarlo o meno in base all’occasione (o all’insegnante). Io personalmente ho avuto occasione di studiare e leggere la storia originale per ben due volte, prima alle medie e poi al liceo, mentre è all’orizzonte la terza volta all’università.

Al contrario di molti studenti sono stata fortunata perché alle medie avevo un’insegnate davvero molto brava che è riuscita a trasmettermi l’interesse per questo pilastro della letteratura, tramite delle lezioni molto coinvolgenti sono riuscita davvero a comprendere ciò che l’autore voleva trasmettere e ad ogni lezione settimanale ero davvero ansiosa di andare avanti e saperne di più.

Al liceo invece sono stata un po’ più sfortunata perché l’approccio di studio dell’insegnante non era dei migliori, nelle spiegazioni non c’era passione ma solo le solite cose dette a memoria e ripetute per tutti gli studenti e per tutti gli anni e di conseguenza non sono riuscita ad apprezzare a dovere lo studio del romanzo.

La terza tappa di studio invece devo dire che sembra promettente, ho molti anni di studio in più alle spalle e ho capito che la letteratura è un pilastro fondamentale della mia vita, ho (ovviamente) una paura disastrosa per il prossimo esame di filologia ma studiare un capolavoro come “I promesso sposi” non può non essere appassionante ed esaltante, soprattutto poi in questa nuova chiave più analitica e scientifica.

Ma a cosa serve tutto questo discorso sul mio rapporto con questo classico?

Bando alle ciance perché ho già scritto più del dovuto però pensavo fosse fondamentale introdurre il fatto che non si deve per forza amare e conoscere TUTTI i classici o avere per forza delle perfette basi di studio per apprezzare i libri che vi si avvicinano.

“Engaged ~ Il libro di Renzo” è un retelling davvero particolare, per me inaspettato, che mi é piaciuto davvero dalla prima all’ultima pagina. Si tratta di un romanzo bello corposo, purtroppo non l’emblema della leggerezza dato che pagina dopo pagina la storia non fa che diventare sempre più intricata, ma sono certa che dopo aver iniziato non potrete fare a meno di andare avanti come è successo a me.

Già dalle prime pagine vengono introdotti un bel po’ di personaggi che avremo poi modo di conoscere man mano dato che in seguito le nuove introduzioni non sono numerose. Proprio su questo primo punto è necessaria un po’ di attenzione perché su ogni personaggio sono rilasciate molte informazioni che poi ritornano con l’andare avanti della narrazione.

Inoltre le prime 200/250 pagine sono quelle più consistenti sia per i retroscena di ogni personaggio che l’autore ci fa conoscere e sia perché è la parte “inventata” del retelling, mentre in seguito a questo primo blocco tutto ritorna più o meno simile a come già lo conosciamo nel romanzo originale.

Ho apprezzato davvero tanto che ogni personaggio avesse un proprio background narrativo anche separato da tutti gli altri, ciò aiuta molto a conoscerli meglio e ad empatizzare con loro oltre che a creare una caratterizzazione fortissima data dal contrasto passato/presente.

Per me è stata una lettura intensa sotto tutti i punti di vista, anche se con i primi capitoli sono andata un po’ a rilento a causa di alcune faccende personali, il finale è letteralmente volato via troppo in fretta e il finale mi ha lasciato esterrefatta.

Anche in questo caso piccola nota di merito all’impaginazione interna che è davvero troppo bella, non solo le grafiche per alcuni capitoli particolari ma anche una mappa (e voi sapete quanto io ami le mappe!) e alla fine anche una lista di tutti i personaggi presenti in cui sono evidenziati suia quelli di invenzione manzoniana che quelli storici realmente esistiti.

L’historical fantasy é uno dei miei sottogeneri del fantasy preferiti e le aspettative per questa lettura erano davvero molto alte. Si sarà capito che questo libro le ha più che superate e probabilmente sarà uno dei romanzi che consiglierò a chiunque nei mesi a venire.

Il worldbulding, per quanto possa sembrare scontato dato che già ce n’è uno dato che è un retelling, è davvero ben costruito e leggendo si capisce che l’autore ci ha lavorato su molto e soprattutto che c’è stata tanta ricerca e tanto studio dietro. Molto spesso mi é capitato di leggere retelling davvero troppo scontati e che semplicemente riprendevano un’altra storia senza aggiungere niente di nuovo, qui invece la questione è diversa anche perché nulla è lasciato al caso e ciò che resta a in sospeso sarà argomento narrativo per il secondo volume.

Ho apprezzato molto l’inserimento della lotta tra angeli e demoni, anche questo nel più recente panorama fantasy molto utilizzato, ma rispetto ad altre letture dietro c’è una costruzione e delle motivazioni, tutto è mosso da un perché preciso e le cose non succedono solo perché gli angeli sono buoni e i demoni cattivi. Anche su questo punto la narrazione non si limita e invita il lettore ad andare avanti e oltre alle apparenze di ciò che qualcosa può sembrare.

Dopo tanti libri letti negli ultimi anni e tante conoscenze acquisite anche tramite lo studio penso di poter dire che è così che un libro dovrebbe essere scritto.

Negli ultimi anni, sia nel panorama editoriale italiano che straniero, si scrivono retelling di qualsiasi cosa e per me non è tanto questo il problema (dato che molti sostengono sia mancanza di ispirazione o di una storia concreta) ma il fatto che troppe volte non ci sia niente di nuovo in aggiunta alla storia da cui si prende ispirazione.

Potrei fare un lista lunghissima di tutti i retelling di Cenerentola, La Bella e La Bestia o La Sirenetta presenti in qualunque store online ma che in sostanza sono uguali per filo e per segno alle storie originali senza avere qualcosa in più da trasmettere.

Ebbene, d’ora in avanti “Engaged ~ Il libro di Renzo” sarà per me IL retelling, ossia il libro a cui tutti gli altri verrano confrontati. Sarà davvero difficile trovare un altro autore o autrice che possa fare meglio di così dato che per me ormai siamo nel livello della perfezione e non penso proprio che questo libro sia facilmente superabile.

Ho sentito dire spesso da alcune conoscenze, che sinceramente al momento vorrei solo dimenticare, che gli autori italiani non sanno scrivere perché o creano storie troppo scialbe o vanno troppo sul pesante per via dei grandi classici della letteratura con cui vogliono confrontarsi. Questo è solo uno dei troppi pregiudizi presenti nel panorama editoriale italiano e di cui sicuramente non c’è bisogno dato che vanno solo a peggiorare la situazione.

Delle volte invece basta solo lasciare stare ciò che pensano gli altri, lanciarci nella lettura che sembra più adatta a noi e voilá, ecco una storia meravigliosa che non ti saresti mai aspettat*!

Comunque concludo la mia recensione dicendo solo che ci vuole talento vero e puro per scrivere così bene e soprattutto per appassionare in tal modo con una storia. Il capitolo che riprende l’addio ai monti originale è stato il mio preferito in assoluto, anche questo scritto così bene da far piangere.

E poi molto bello anche come sono stati legati background dei personaggi manzoniani con quelli del retelling, ho trovato equilibrato il mix fra la storia che già conoscevo e gli elementi fantasy inseriti dall’autore.

Già dalla prima volta che ho studiato l’opera originale il mio personaggio preferito per la storia passata era Fra’ Cristoforo che decide di farsi frate dopo aver ucciso un nobile in una disputa e viene accolto dai frati cappuccini. Proprio perché era uno dei miei preferiti temevo un po’ che la “magia” della sua scelta fosse rovinata, e invece anche le nuove dinamiche fantasy si amalgamano perfettamente a ciò che era in origine.

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Recensione “Il re degli elfi” di Leia Stone | Leggereditore | Fanucci Editore

Sommersa dai debiti, sono stata venduta come schiava e trasferita al castello del re degli elfi, dove scopro di essere stata comprata dal re in persona. Mi ci vorranno cinque anni per ripagare il debito, ma diventerò la sua assistente personale. Il consiglio ristretto mi ha incaricata di trovargli una moglie prima di finanziare la guerra contro la regina di Nightfall. Dovrebbe essere un gioco da ragazzi: è ricco, disgustosamente bello e intelligente. C’è solo un problema: rifiuta tutte le donne di alto lignaggio che gli presento. Più tempo trascorriamo insieme, più ci rendiamo conto che non sono solo una mezza elfa. Un potere profondo scorre nelle mie vene rendendomi un bersaglio. Per proteggermi, il re propone di prendermi in sposa, a patto che non mi innamori di lui. Non sarà poi tanto difficile, vero? Il secondo capitolo di Kings of Avalier, una serie fantasy romance di Leia Stone.

“Il re degli elfi” è un romanzo di Leia Stone ed è il secondo della serie King’s of Avalier. La serie inizia con “Il re dei draghi” e va avanti per altri tre romanzi esplorando i re e i restanti continenti di Avalier uniti contro la malefica Regina di Nightfall.

Per il momento Leggereditore ha pubblicato soltanto i primi due libri della quadrilogia e i restanti non sono ancora stati annunciati, ma sono sicura che arriveranno prestissimo! Ad ogni modo ogni libro della saga si può definire autoconclusivo poiché ambientato in un regno diverso e con personaggi diversi, con solo qualche lèggerò riferimento ai precedenti andando avanti di libro in libro.

Io avevo già letto “Il re dei draghi” poche settimane fa ed ero davvero entusiasta della lettura e, anche se non la definirei proprio la migliore dell’anno [su questo punto “Dio di Illusioni” è imbattibile], il suo lavoro l’ha fatto e ha saputo intrattenermi alla perfezione sapendo intrattenere con coinvolgimento e leggerezza allo stesso tempo.

Speravo troppo ad aspettarmi qualcosa di simile per il secondo libro?

Evidentemente sì, e ci sono rimasta malissimo per davvero.

Innanzitutto, se nel primo libro c’era un minimo di introduzione al mondo di Avalier qui potete proprio scorarvelo! Ci troviamo direttamente nel mondo degli elfi (che neanche ho capito come si chiama) e bum, la storia inizia!

La protagonista è un’umana mezza elfa che si ritrova nel mondo degli elfi perché al mancato pagamento di un debito viene venduta come schiava. Background del personaggio? Assolutamente (quasi) [lo metto solo per non essere troppo cattiva] zero. L’unica cosa che sappiamo sul perché è venduta come schiava è che la sua unica parente era una zia malata a cui ha dovuto comprare dei medicinali costosissimi per evitarne la morte. E qui ritorniamo al debito non pagato.

Ciò che poi sappiamo sul regno degli elfi è solo che il suo Re è l’unico sopravvissuto ad un attacco della regina di Nightfall (il regno umano da cui la protagonista proviene) e che i due regni saranno presto sull’orlo di una guerra.

Come potrà mai andare avanti la storia per far incontrare i nostri protagonisti?

Semplicemente a caso e senza logica [ed è proprio una delle parti che mi ha infastidita di più, avrei voluto mollare il libro in quello stesso momento e regalarlo a qualcuno con meno aspettative].

Infatti, mentre nel primo libro la protagonista era più forte e costruita, con un background adatto e una motivazione sensata per avere contatto con il Re dei draghi, in questo caso la protagonista ha fortuna e basta.

Infatti fortunatamente la governante acquista delle schiave per il palazzo reale [schiave che provengono dal regno nemico] è sempre fortunatamente durante il tour del castello passa il Re degli elfi che ha bisogno di una serva personale che si occupi di gestire i suoi affari, appuntamenti, che faccia da assaggiatrice e e che lo aiuti anche a cercare moglie.

Perché è totalmente logico che un Re, ultimo della sua stirpe e da cui dipende tutto il regno per la sua magia, scelga la prima serva che passi a tiro e che è appena arrivata al castello per gestire tutti gli affari, e ripeto, senza conoscerla e proveniente dal regno nemico.

Leggere quelle pagine è stato davvero molto trash, ma per fortuna è stata una parte frettolosa ed è durata pochissimo.

Il secondo e grandissimo errore di questo libro invece arriva dalla casa editrice stessa e infatti fin dall’inizio mi ero resa conto che qualcosa non quadrava come doveva… il lessico era diverso e a tratti molto più scurrile, dettaglio che mi mancava nel primo libro, davvero non mi sembrava di leggere un romanzo scritto dalla stessa autrice.

Fatte le dovute ricerche mi sono resa conto che in effetti qualcosa di diverso c’era: i due libri non hanno lo stesso traduttore.

Scegliere due traduttori diversi è stato un grandissimo errore perché si capisce troppo che lo stile del lavoro non è lo stesso ed è davvero come leggere tutt’altro.

Dunque su tutti i fronti questa volta c’è stato qualcosa di insoddisfacente e che mi ha colpita molto proprio perché non me lo aspettavo e speravo invece in una buona lettura. Avrei dovuto scegliere proprio altro da portare in vacanza perché è stato davvero spazio sprecato, ma per fortuna è un libro piccolo e compatto.

Nonostante tutti questi difetti però sono comunque un poco curiosa di sapere come procederà la storia, anche se con meno entusiasmo e meno aspettative di prima.

Ti é mai capitato di rimanere delus* da una lettura? Quale?

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Agatha Christie: La Regina del Mistero

Oggi, 15 settembre, celebriamo il compleanno di una delle autrici più amate e celebrate della storia della letteratura, Agatha Christie. Conosciuta come “La Regina del Mistero”, Christie ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della narrativa, incantando lettori di tutto il mondo con i suoi enigmi intricati, personaggi intriganti e trame avvincenti.

La Donna Dietro i Misteri

Nata nel 1890 a Torquay, in Inghilterra, Agatha Christie è cresciuta in un ambiente ricco di storie e fantasia. Fin da giovane, ha dimostrato un talento straordinario per l’intrigo e la narrazione, sviluppando un amore per la scrittura che avrebbe plasmato il suo futuro. Tuttavia, la sua strada verso il successo non è stata senza sfide. In un’epoca in cui le donne avevano un ruolo limitato nella società, Agatha Christie ha affrontato le aspettative culturali per emergere come una delle scrittrici più influenti del suo tempo.

L’inizio di una Carriera Straordinaria

Il debutto letterario di Christie è avvenuto nel 1920 con il romanzo “Il misterioso affare di Styles”, che presentava uno dei suoi personaggi più iconici, Hercule Poirot. Questo detective belga con le sue abilità deduttive straordinarie sarebbe diventato un protagonista ricorrente in molti dei romanzi successivi di Christie. Da allora, Agatha Christie ha scritto oltre 60 romanzi e numerose opere teatrali, stabilendo un record come l’autrice più venduta di tutti i tempi.

Il Ruolo di Agatha Christie Come Donna Autrice

Agatha Christie ha sfidato i pregiudizi di genere del suo tempo. Come una delle prime donne autrici di gialli ad ottenere il successo a livello internazionale, ha aperto la strada per molte altre scrittrici. La sua determinazione e il suo talento hanno dimostrato che il genere del giallo non era limitato al mondo maschile. Ha dimostrato che le donne potevano non solo scrivere romanzi gialli straordinari, ma anche dominare il genere.

L’Impatto Duraturo delle Opere di Agatha Christie sulla Cultura

Le opere di Agatha Christie non sono solo capolavori di intrattenimento, ma hanno anche avuto un profondo impatto sulla cultura popolare. I suoi personaggi indimenticabili, tra cui Poirot e Miss Marple, sono diventati icone nella letteratura e nella cultura del mistero. I suoi romanzi sono stati adattati in numerosi film e serie televisive, portando il suo talento a un pubblico ancora più vasto.

Inoltre, l’abilità di Christie nel tessere trame complesse e ingegnose ha ispirato generazioni di scrittori di gialli e ha stabilito uno standard elevato per il genere. I suoi romanzi sono ancora amati dai lettori di tutte le età e rimangono affascinanti per la loro capacità di tenere il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

In conclusione, Agatha Christie è una figura leggendaria nella storia della letteratura e una donna straordinaria che ha aperto la strada per molte altre scrittrici. Il suo contributo al mondo dei libri e alla cultura del mistero rimarrà indelebile per sempre. Oggi, nel suo compleanno, onoriamo il suo talento e la sua eredità, rileggendo i suoi romanzi e continuando ad ammirare la sua abilità nel creare misteri avvincenti.

Buon compleanno, Agatha Christie, e grazie per tutti i meravigliosi misteri che ci hai regalato!

Recensione “Babel – Una storia arcana” di R. F. Kuang | Oscar Vault

Oxford, 1836. La città delle guglie sognanti.
Il centro di tutta la conoscenza e l’innovazione del mondo.
Al suo cuore c’è Babel, il prestigioso Royal Institute of Translation dell’Università di Oxford.
La torre da cui sgorga tutto il potere dell’impero.
Rimasto orfano a Canton e portato in Inghilterra da un misterioso tutore, Robin Swift credeva che Babel fosse un paradiso.
Fino a che non è diventata una prigione…
Può uno studente lottare contro un impero?

Babel” è un romanzo autoconclusivo dell’autrice R.F. Kuang, già arrivata in Italia nel 2019 con il primo volume della trilogia “La guerra dei papaveri”.

In questo caso dalla magica penna dell’autrice è venuto fuori un historical fantasy ambientato all’università di Oxford nella prima metà dell’Ottocento.

La storia inizia a Canton, città della Cina martoriata dalla malattia e il nostro protagonista, Robin, è in punto di morte. Questo almeno finché il professo Lovell entra in casa e posandogli una tavoletta d’argento sul petto riesce a curarlo.

A questo punto a Robin viene fatta una proposta: seguire il professore a Londra e studiare al fine di essere ammesso alla facoltà di lingue di Oxford.

Per un ragazzino senza più una casa e una famiglia, in un paese povero e in cui la migliore speranza è lavorare al porto, se mai riuscirà a diventare “grande”, questa è una proposta da non perdere.

Così Robin decide di seguire il professor Lovell in Inghilterra, ma al costo di dimenticare le sue origini e le sue radici.

Intanto il protagonista cresce e oltre al greco e al latino continua a studiare il cinese mandarino poiché è proprio questa lingua che gli consentirà di accedere all’università.

Poi il primo anno di corsi inizia, con tutte le novità e i cambiamenti che solo l’università può portare con sé e anche tante nuove amicizie. Ed è qui che Robin scopre Babel: la torre in cui si svolgono le lezioni di lingue e letterature, in cui si traduce e si lavora l’argento, il materiale su cui l’Inghilterra basa ormai la sua ricchezza.

Qualunque cosa dipende da delle tavolette di argento magico su cui sono incise delle parole con significati particolari create dagli studiosi. Queste tavolette hanno un potere semplice come quello di rendere le strade più luminose e i giardini più rigogliosi, ma tutte insieme mantengono saldi ponti ed edifici di ogni città.

Molto presto però Robin si renderà conto di un significante dettaglio: lui è un ragazzo cinese in un’università che pullula di bianchi privilegiati e a fargli compagnia ci sono i suoi compagni di corso “diversi” come lui, oltre che due donne che nessuno vorrebbe vedere in un’università così importante, per di più nella facoltà più famosa e facoltosa di Oxford.

E così inizia una strana storia di amicizia tra due ragazzi che fanno di tutto per sembrare due bianchi e due ragazze che fanno di tutto per sembrare due uomini.

Ormai sono tantissimi i libri che riportano tra le loro pagine tematiche importanti, ma questa è forse la prima volta in cui mi sono davvero sentita coinvolta. Questo primo punto di cui ho deciso di parlare è anche il più doloroso e pensandoci non so come sia possibile rimanere del tutto indifferenti a questo libro.

Innanzitutto abbiamo il razzismo e la crudeltà che porta i professori di Oxford a strappare dei bambini dalla propria terra d’origine,impersonandosi come degli eroi salvatori per portarli in un posto migliore. Perché si, per i professori di Oxford l’Inghilterra è lo Stato più forte e in quanto tale ha il diritto di impossessarsi di tutto, anche delle vite degli altri.

Dopo di questo arriva il colonialismo, iniziato secoli fa ma che ha ripercussioni ancora adesso nella nostra società. Quanti popoli distrutti e cancellati, quante tradizioni dimenticate e quanta sofferenza e povertà è stata causata dai promotori di questo perverso progresso?

L’autrice ha portato a galla un problema che ci è ancora contemporaneo, ovvero che l’uomo bianco è privilegiato rispetto agli altri e che in un modo o nell’altro potrà ottenere tutto quello che vuole.

Presto questa prospettiva diventa chiara anche a Robin, ed è lì che inizia una lenta e dolorosa rivoluzione.

Credo che ciò si avverta in modo così vivido anche perché è stata l’autrice stessa a confermare di aver subito discriminazioni e offese di razzismo quando frequentava l’università di Oxford.

Un’altra discriminazione che l’autrice ha deciso di portare a galla è proprio quella del “problema” delle donne in ambienti accademici. Questa, rispetto al razzismo perché non l’ho mai subito, l’ho sentita molto più mia e non ho potuto evitare di soffrire di fronte alle discriminazioni che le due protagoniste donne hanno dovuto subire.

Si tratta di un tipo di dolore che non puoi non sentire sotto la pelle che, se sei donna in questo mondo, non può non esploderti dentro.

Ogni giorno che metto piede nella mia università sono grata alle donne che prima di me hanno potuto rendere questo possibile, anche sacrificando la propria vita con la speranza di un futuro migliore.

Inoltre sono rimasta ammaliata dal modo in cui l’autrice ha inserito nella storia il razzismo nel razzismo, la facilità con cui si discrimina anche tra i discriminati. Perché tutto è più facile se sei un uomo bianco, ma se sei uno straniero? E se non sei un uomo ma una donna? Allora hai minori opportunità.

E se invece sei una donna nera?

Sono consapevole che queste non siano tematiche facili da leggere ed è forse per questo che, anche se lo avrebbe meritato tantissimo, questo romanzo non ha vinto i Goodreads Awards lo scorso anno.

Ora però parliamo anche delle cose che mi hanno convinta su questa lettura, affrontiamo un po’ di cose belle dopo la pesantezza dell’intro sulle tematiche!

Innanzitutto c’è da dire che questo volume è davvero un mattoncino corposo: quasi 600 pagine che vanno a coprire la vita del protagonista dall’arrivo a Londra durante l’infanzia all’ultimo anno di corso a Oxford.

E soprattutto è diviso in ben 5 parti.

Adoro i libri ambientati in università e quindi questo volume proprio non poteva mancarmi, già dall’inizio avevo la sensazione che sarebbe stata più che un’ottima lettura e non mi sbagliavo.

Proprio perché ambientato al college non potevano mancare le lezioni e infatti per me è stato come seguirle insieme ai personaggi. Studiando lingue e letterature non potevo non apprezzare le digressioni su traduzioni e linguistica, però posso capire che a un non studioso di queste materie queste parti possano sembrare particolarmente noiose o insensate. Sono materie che o si amano o si odiano, questione di gusti personali quindi!

Un’altra cosa che ho apprezzato molto è l’aggiunta di note a piè di pagina inserite sia dall’autrice per spiegare meglio il worldbulding e anche i vari significati che nel momento della traduzione si sarebbero un po’ persi. Si tratta di un’operazione normalissima perché purtroppo ogni traduzione comporta un po’ la perdita dei significati o la loro modifica per adattarli alla lingua, ma su questo è stato fatto davvero un gran lavoro perché non sono rimasta con il minimo dubbio.

Sento di dover fare i miei apprezzamenti anche al lavoro svolto dalla traduttrice perché il libro è davvero molto complicato e il suo lavoro non deve essere stato facile.

Ovviamente non posso a questo punto evitare di soffermarmi sull’edizione: Oscar Vault ha prodotto un volume in copertina rigida che ritrae la torre i Babel e in aggiunta ha una sovracopertina in pergamene bianca che lascia intravedere il disegno sottostante. Per questo volume della collana Oscar Edges ovviamente non poteva mancare uno spray edges sulle pagine.

Io ho trovato l’estetica di questo libro davvero meravigliosa ma comunque molto delicata. A questo punto non potevano mancare le critiche alla “carta da forno” come copertina per cui basta una piccola disattenzione per distruggerla.

Per evitare di fare danni ho tolto la sovracoperta e ho evitato di portare il libro in borsa e in generale fuori casa e la mia edizione è perfettamente intatta e non ha un graffio!

L’unico consiglio che sento di dare un merito è di prendere questo libro in libreria o comunque in un punto fisico per verificare e le condizioni, è davvero un peccato che la maggior parte delle recensioni su Amazon siano negative solo perché il distributore è poco attento e le copie arrivino rovinate.

Purtroppo Amazon non è mai il top come distributore di libri perché anche a me le edizioni più semplici sono arrivate rovinate o in pessimo stato. A questo punto io mi schiero dalla parte della casa editrice che ha ricevuto un sacco di critiche per aver ideato un’edizione poco resistente [anche se sinceramente penso che qualunque libro , anche con una sovracoperta in cartone, si distrugga se i dipendenti dell’azienda di distribuzione ci giocano a freesbie].

Comunque ritornando al libro, credo proprio che Babel sia arrivato al primo posto della mia classifica annuale insieme a Dio di Illusioni. Per il momento queste sono le due migliori letture dell’anno e, per quanto mi dispiaccia dirlo, dubito che ci siano altri libri di pari livello o che comunque leggerò a breve.

Penso che l’autrice abbia messo insieme molti elementi vincenti per arrivare al successo con questo libro, e lo spero davvero perché oltre alle tematiche trattate si tratta di una storia meravigliosa e bella nella sua decadenza.

Posso solo sperare di avere presto degli amici con cui parlarne, intanto ho convinto il mio fidanzato a leggerlo e va bene così. Speriamo solo che non distrugga la mia carta da forno!

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Intervista a Marta Destler | Il Battito Dell’Orologio


Ciao Marta! Ti va di presentarti ai lettori che non ti conoscono? Com’è iniziato il tuo percorso da scrittrice?
Ciao Sabrina! Intanto grazie per questo spazietto, è davvero un piacere essere qui! Sono un’architetta, interior designer e renderista a tempo pieno, e quando non lavoro mi piace destreggiarmi tra tanti (troppi!) interessi: disegno con diversi medium, ogni tanto creo cose con le mie mani, ovviamente leggo e scrivo, e guardare tanto sport in tv (tranne il calcio), film e serie tv è il mio pane quotidiano. Prima di iniziare a scrivere, ho sempre inventato storie: che fossero con la mia amica immaginaria (sì, ne avevo una), o con le bambole non aveva importanza. Poi ho iniziato a leggere e a passare i miei pomeriggi in biblioteca, e quando ho capito che dietro quei bei libri che leggevo ci sono delle persone che inventano storie, mi sono detta: voglio farlo anche io! Ho scritto qualche racconto breve per me stessa per parecchi anni (il primo credo che fosse una sorta di horror, perché all’epoca ero in fissa con Piccoli Brividi), poi sono capitata in un sito di fanfiction e mi si è aperto un mondo. Sono passata da scrivere robe orripilanti su manga.it, a qualcosa di più leggibile qualche anno dopo su EFP, la mia vera palestra di scrittura dal 2007. Condividere le follie che ho scritto mi ha aiutata tantissimo a crescere come scrittrice sia dal punto di vista stilistico che strutturale, complice anche il fatto di aver sempre ricevuto feedback costruttivi da persone meravigliose e rispettose. Quando poi ho iniziato ad avere idee per storie originali, con personaggi e ambientazioni miei, ho dovuto trovare un metodo per organizzare tutto quello che avevo in testa: ho iniziato a leggere manuali, a guardare video su Youtube sui vari metodi di scrittura, sulla caratterizzazione dei personaggi, sulla struttura di una trama e così via. Finché ho trovato il mio.

Puoi condividere con noi un’anteprima di cosa possiamo aspettarci da ‘Il battito dell’orologio’? Quali elementi rendono questo libro unico nel suo genere, dato che è un ibrido tra sci-fi, fantasy e romance?
“Il battito dell’Orologio” è un romanzo autoconclusivo, quindi non bisognerà attendere un seguito – che non me non si sa mai hahah! Gli Orologi sono l’elemento originale e distintivo del worldbuilding, che come hai detto è un mix spero ben bilanciato di fantastico, steampunk e romanticismo, con un cosy mistery da svelare. Affronterà sì il tema dell’amore, ma in tutte le sue forme: sia quello romantico che quello platonico tra amici e anche quello a volte complicato tra genitori e figli, e tra fratelli e sorelle. Troverete una società che per quanto stia prendendo una direzione moderna, è ancora legata a usanze e concezioni patriarcali (e tipiche dell’era vittoriana a cui si ispira), che la protagonista è decisa a calpestare. Ed è una storia che, senza fretta e quasi in punta di piedi, si sofferma sulla concezione del destino, sull’inesorabilità del tempo e su cosa si è disposti a fare per amore.

Quali sono le fonti di ispirazione che hanno contribuito a plasmare il mondo e i personaggi di ‘Il battito dell’Orologio’?
Il mondo è nato molti anni prima di IBDO, in realtà, perché di base sono un’eterna indecisa e non sapevo scegliere tra un’ambientazione vittoriana e una più tardo medievaleggiante per la storia che avevo in mente. Così mi sono detta: è il mio fantasy, perché non usarle entrambe? Così ho creato Cambrica, una città divisa in due: da una parte la tecnologia, dall’altra le vecchie tradizioni. Col senno di poi, probabilmente sono stata influenzata da un videogioco dei primi anni 2000 di cui ero ossessionata, “Arcanum: Of Steamworks and Magick Obscura”, che mischia elementi steampunk a quelli più classici del fantasy epico. Per quanto riguarda l’idea di base, ho avuto un’immagine chiarissima in uno di quei lampi improvvisi: era un periodo in cui stavo facendo diversi rewatch, tra cui le prime stagioni di Doctor Who e Se Solo Fosse Vero, un film romantico che vede una donna diventare fantasma dopo un incidente e infestare la propria casa, ora presa in affitto da un giovane uomo. E poi stavo divorando un sacco di fanfiction col tropo Soulmate AU, quindi avevo voglia di cimentarmi anche io. Fatto sta che stavo guardando quei due episodi di DW in cui il Dottore deve scappare da una famiglia di alieni che vuole rubargli l’essenza di Signore del Tempo per diventare immortale, e per farlo il Dottore deve nascondere quest’ultima all’interno di un orologio da tasca. Nel momento in cui l’ho visto con quella cipolla in mano davanti a un caminetto mi è comparsa Harriet, con il suo Orologio rotto, il motivo di quel difetto e tutto quello che comporta. Mi ha lasciata senza fiato.

Il 19 ottobre è una data molto attesa. Come ti senti riguardo alla prossima uscita del tuo libro? C’è qualche particolare emozione o aspettativa che hai?
Non me ne rendo conto, ad essere sincera! Sono in ballo con questo libro da quasi quattro anni, ormai, e devo ancora realizzare l’idea che tra qualche giorno dovrò finalmente lasciarlo andare. In un angolo recondito della mente c’è un po’ d’ansia, ovviamente, ma è la stessa che mi prendeva ogni volta che pubblicavo il nuovo capitolo di una fanfiction: più un fremito di eccitazione che paura vera e propria; con la differenza che ora ho scritto qualcosa a cui non ho lavorato da sola, ma è stato perfezionato da due professioniste (Gloria Macaluso per l’editing e Camilla Ciurli per la correzione di bozze) e so che da libro-coso, come l’ho sempre chiamato, è diventato un romanzo vero e proprio. In un certo senso, pubblicare online mi ha “forgiata” all’idea che quello che scrivi può piacere e non piacere, ed è normale e non c’è motivo di stressarsi in merito. Non so cosa aspettarmi, perché in realtà le mie aspettative sono già state sorpassate dall’enorme affetto ed entusiasmo che sto ricevendo in questi giorni – che è anche il motivo dell’ansia di cui parlavo prima: continuo a chiedermi “e se una volta che queste persone leggeranno il libro avranno le *loro* aspettative distrutte?”. Ma come dicevo: meglio non pensarci, perché è qualcosa ormai fuori dal mio controllo. Chiuderò gli occhi e mi lascerò cullare dalla corrente. Vediamo dove mi porta!

I lettori si affezionano spesso ai personaggi delle storie che leggono. Chi sono i protagonisti principali di ‘Il battito dell’orologio’ e cosa li rende memorabili? A quali sei più affezionata tu?
Harriet è la protagonista indiscussa del romanzo: seguiamo tutto attraverso i suoi occhi e i suoi ragionamenti, e magari vorremmo anche tirarle qualche testata perché sa essere piuttosto ottusa da non vedere l’ovvio, nonostante sia intelligente. Credo che la sua debolezza sia anche la sua forza: il difetto che si porta dietro da bambina, pur facendola soffrire in più di un’occasione, l’ha resa una giovane donna determinata, anche a costo di andare contro la famiglia; e per quanto non sia immune all’idea di un amore romantico, Harriet mette tutta se stessa nel raggiungere i propri obiettivi senza lasciarsi influenzare da una società che purtroppo si aspetta ancora un certo tipo di comportamento dalle donne.
Poi c’è lo Sconosciuto, colui che rappresenta l’inspiegabile. Non posso dire molto su di lui per non fare spoiler, ma diciamo che Harriet ha trovato un’altra persona che si pone tanti perché e che, soprattutto, ama dare altrettante risposte, anche a domande che non hai mai pensato di porre.
Chi è il personaggio a cui sono più affezionata? Guarda, non ho figli ma sarebbe come scegliere tra uno di loro! Diciamo che Beckett ha un posto speciale nel mio cuore: è l’amico per eccellenza, colui che ascolta sempre senza giudicare e che si spalma un sorriso in faccia e una battuta provocatoria sulla lingua, anche se nella sua vita ha avuto poco di che sorridere e scherzare. Lo adoro e ne voglio uno anche io.

Ci sono elementi o temi specifici che ritieni siano particolarmente rilevanti o significativi in questo momento e che i lettori possono trovare riflessi nel tuo romanzo?
In questi ultimi anni stiamo conoscendo un mondo tremendamente cattivo (o meglio, lo è sempre stato) e nel mio piccolo ho voluto creare una sorta di “safe haven” per tutti: il mondo in cui sorge Cambrica, infatti, non ha pregiudizi nei confronti di rapporti amorosi che escono dai confini etero, perché la tua Anima Affine può essere chiunque (e anche più di una). C’è però un problema di odio tra alcuni Stati a causa di un passato in conflitto, che purtroppo è molto attuale, e che ha avuto delle conseguenze per alcuni personaggi. E tocca un pochino il tema ambientale, perché New Cambrica preferisce fare spazio a nuove industrie anziché preoccuparsi della propria storia e dell’aria spesso irrespirabile.

Recensione “Legends&Lattes” di Travis Baldree| Fantasy | Oscar Vault

Viv è un’Orchessa e fa quello che fanno le orchesse: per tutto il giorno spacca crani, sparge sangue, semina morte e distruzione. Giunta a una certa età, però, si è stufata della routine della guerriera e così – complici una leggenda dimenticata, un manufatto magico e un’irragionevole dose di belle speranze –, quando si ritrova per le strade di Thune, decide di aprire lì un caffè.

Il primo caffè della città, per essere precisi. Ma il suo sogno di un nuovo inizio e di giornate passate a servire bevande aromatiche anziché a roteare lame deve attendere. Già: da un lato ci sono vecchi nemici che non hanno alcuna intenzione di abbandonare la lotta; dall’altro gli abitanti di Thune, che non hanno mai assaggiato un latte macchiato e quindi non sanno di averne bisogno.

Viv vuole a tutti i costi appendere la spada al chiodo, ma non può farcela da sola. Per fortuna incontrerà un gruppo di amici con i quali costruire una nuova famiglia e una nuova vita. Perché il bello dei viaggi su sentieri sconosciuti sono i compagni di strada che incontri lungo il cammino. Che ad attirarli siano antichi incantesimi, pasticcini fragranti o tazze fumanti, possono comunque diventare alleati, famiglia, o qualcosa che Viv non avrebbe mai nemmeno sognato. Il volume include anche il racconto “Pagine da riempire” e un’intervista con l’autore.

Legends&Lattes” è un romanzo fantasy di Travis Baldree, arrivato a settembre 2023 in Italia grazie ad Oscar Vault, che anche questa volta ha fatto un lavoro meraviglioso per questa edizione.

Iniziamo proprio dalla parte estetica? Ma sì dai!

Il volume per questo libro è davvero meraviglioso, dotato di una doppia copertina che di certo saprà adattarsi ad ogni libreria [io preferisco quella di cartone rimuovibile con l’illustrazione, davvero strepitosa] e inoltre ha anche delle spray edges digitali rosa e con vari elementi disegnati che ritorneranno nel corso della storia.

Nello specifico questo libro è un cozy fantasy, che a mio parere mette moltissimo appetito e voglia di dolce, perfetto da leggere in autunno e nei mesi invernali con una buona tazza di tea bollente.

La storia si apre con la protagonista, Viv, che è una orchessa avventuriera parte di una compagnia di mercenari alquanto bizzarri. Dopo tantissime avventure però noi la incontriamo al termine dell’ultima, quando deciderà di abbandonare una vita fatta di violenze.

Con i risparmi degli ultimi anni decide di trasferire in un’allegra cittadina e di aprire il suo locale.
I più esperti di fantasy penseranno di certo ad una taverna con tanta birra e cibo di qualità discutibile ma…il sogno di Viv è quello di aprire un Caffè.

Il caffè è una bevanda poco conosciuta che la protagonista scopre in un locale gnomico e che ama da impazzire, dunque un passo per volta proverà a realizzare il suo desiderio.

Piano piano conosceremo vari personaggi che aiuteranno Viv in questa nuova [ma decisamente più profumata e gustosa] avventura.

Il mio personaggio del cuore è ufficialmente diventato Spillo, un buffo topolino pasticciere che si occuperà di sfornare delizie di ogni tipo in questo locale dei sogni. Alla fine del libro l’autore ha anche deciso di inserire una ricetta di biscottini davvero particolari che di sicuro proverò nei prossimi giorni.

Inoltre questo libro contiene anche un racconto esclusivo pubblicato dall’autore che va collocato prima della storia di Viv e in lingua originale è uscirà il 9 novembreBookshop&Bonedust” un altro libro nello stesso universo fantasy che spero arrivi presto anche da noi!

Ci tengo a specifare che “Legends&Lattes” è un romanzo autoconclusivo, quindi perfetto per quei lettori che ricercano una storia unica perché non hanno troppa testa di stare dietro a saghe mega lunghe.

Anche se l’estetica del volume è meravigliosa però ci tengo a dire che secondo me questa volta la CE ha giusto un poco esagerato con lo spessore del volume, infatti non solo per meno di 400 pagine il libro è super corposo ma anche la carta è molto doppia e il font davvero troppo grande [così grande che le lettere delle parole sono davvero staccate tra di loro e a tratti è difficile leggere se non si è al top].

Per quanto riguarda la storia posso aggiungere che è davvero scorrevole e l’ho letta in pochissimo tempo, la narrazione prende molto e sono certa che saprà conquistarvi!

Non si tratta di un fantasy per niente pesante o con sottotrame complesse e anzi, per me è stato davvero facilissimo da portare avanti e non mi ha appesantita.
Spesso il fantasy diventa sinonimo di lettura complessa perché gli autori stessi mettono troppa carne a cuocere e non ai giunge mai ad un vero punto, questa volta invece l’autore ha scelto bene i punti su cui concentrarsi e personalmente li ho trovati davvero ben sviluppati.

Non sono mancati i momenti di tensione e lo stile di scrittura sa come far provare tante emozioni ma soprattutto, leggendo questo libro mi sono divertita da matti!

Viv è un’orchessa davvero simpatica e ironica, ma anche molto determinata e sicura delle sue capacità.

Anche da questo libro ho potuto estrarne qualche insegnamento da fare mio e che voglio condividere con voi:

• non è la nostra natura a definirci o ciò che gli altri si aspettano da noi, siamo e saremo SEMPRE padroni delle nostre scelte e possiamo staccarci da strade che non ci appartengono quando lo vogliamo e, anche se con un po’ di sacrificio, possiamo percorrere quella che sentiamo più nostra, anche se gli altri non si fideranno di noi o proveranno ad impedircelo

• anche quando qualcuno viene a metterci i bastoni tra le ruote dobbiamo rialzarci e proseguire sulla nostra strada, nulla sarebbe peggio che tornare indietro o a qualcosa che non vogliamo davvero. Anche quando tutto sembra perduto e ricominciare appare impossibile, dobbiamo lottare per ciò che vogliamo.
Se ci sei riuscit* una volta, puoi farlo anche due.

È innegabile che questa storia sia stata per me di grandissima ispirazione, mi ha aiutata a riaccendere la fiamma su alcune cose e cambiato la prospettiva per altre.
Adoro quando un libro non è una sola storia ma riesce anche a trasmettermi altro e a lasciarmelo dentro.

Manca ancora un po’ alla fine dell’anno e non voglio fare pronostici azzardati, ma dubito di leggere un cozy fantasy più cozy di questo nei prossimi mesi.

Ammetto anche che, non sapendo quando l’altro libro dell’autore arriverà in Italia, mi sono lasciata la fine del racconto extra per quando avrò bisogno di Viv.

Se potessi assegnare un profumo a questo libro sarebbe decisamente quello di caffè, biscotti e rotoli alla cannella.

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3 motivi per leggere “Le indagini del Marlow Murder Club” di Robert Thorogood

Judith Potts ha settantasette anni ed è beatamente felice. Vive da sola in una villa un po’ dimessa appena fuori Marlow, non c’è nessun uomo nella sua vita che le dica cosa fare o quanto whisky bere, e per tenersi occupata crea i cruciverba per i giornali nazionali. Una sera, mentre nuota nel Tamigi, è testimone di un brutale omicidio. La polizia locale non crede alla sua storia, così decide di investigare da sé, e ben presto a questa missione si uniscono Suzie, una dog-sitter dal cuore puro, e Becks, la sobria e composta moglie del parroco. Insieme sono il Marlow Murder Club. Quando un altro cadavere viene ritrovato, si rendono conto di avere per le mani un vero e proprio serial killer. E l’enigma che volevano risolvere diventa una trappola da cui potrebbero non trovare via d’uscita…

Si tratta del primo libro di una serie [per il momento è già stato pubblicato il secondo tradotto] ed è anche una lettura perfetta per il periodo autunnale, che mette insieme un po’ di creepy e tre buffe protagoniste caparbie da cui faticherete a separarvi. Ora veniamo ai tre motivi per cui, secondo me, dovreste dare una possibilità a questa lettura!

1. DELLE PROTAGONISTE TOTALMENTE IMPROBABILI

Le tre protagoniste sono: un’anziana signora con un mistero da nascondere, la moglie del parroco e una buffa dog-sitter che spesso dice cose fuori contesto.

Queste tre strabilianti donne andranno ad aiutarne un’altra, il detective Malik, che in assenza del suo capo si sarebbe aspettata di tutto di tranne risolvere un crimine!

2. UNA STORIA DIVERTENTISSIMA

Per quanto i crimini commessi siano gravi e misteriosi, non riuscirete a passare troppo tempo senza ridare e divertirvi.
Il mix tra una trama coinvolgente, temi importanti [soprattutto per il pubblico femminile] e le buffe protagoniste riusciranno a non farvi staccare un attimo da questa storia!

3. LEGGERO E COINVOLGENTE, MA ANCHE…

Si tratta di una storia che per quanto metta insieme elementi diversi riesce a farlo con leggerezza. Oltre ai crimini propone tematiche come la difficoltà della maternità, la carriera e vecchie paure che tornano a farsi vive. Il tutto fa riflettere ma senza far sentire eccessivamente il peso della storia e lasciando ampio spazio ai lettori per pensarci su.

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Tutti i film citati in Gilmore Girls | Gilmore Girls Film List

Dopo aver parlato della Rory Gilmore Reading Challenge, su questi schermi di certo non potevamo farci mancare la Gilmore Girls Film List.

Anche in questo caso si tratta di una lista di film che le protagoniste hanno guardato durante tutta la serie o che hanno citato e nominato.

Questa volta però sono stata brava e sono riuscita a recuperare una lista di 100+ film con tanto di episodio in cui sono citati.
Sfortunatamente non sono riuscita a comporre la lista di mio pugno e l’ho reperita online, ovviamente facendo del mio meglio per correggere i titoli quando errati.

Oltre che l’amore per i libri, Lorelai e Rory hanno trasmesso anche il loro amore per il cinema: come dimenticare le serate film del venerdì [almeno prima delle cene dai nonni] e la casa-cinema di Kirk con il suo caratteristico divano rosso?

Ancora una volta Gilmore Girls ha dato un ampio contributo alla società, riuscendo ad avvicinare il pubblico al cinema e forgiando una generazione di cinefili appassionati.

Ora siete pronti a scoprire questa lista?

Trovate anche le mie due versioni template da condividere sui social e con gli amici, quanti di questi famosissimi film avete già visto?

[nel caso non riusciste a scaricarli li trovate anche nella cartella in evidenza TEMPLATE sul profilo @esse.books]

1. La signora del venerdì (Stagione 4, Episodio 5; Stagione 6, Episodio 5; Stagione 7, Episodio 17)

2. Sabrina (Stagione 2, Episodio 13; Stagione 3, Episodio 21; Stagione 5, Episodio 10)

3. Vacanze romane (Stagione 5, Episodio 9)

4. Psycho (Stagione 3, Episodio 5; Episodio 6, Episodio 17)

5. Scandalo a Filadelfia (Stagione 7, Episodio 8)

6. L’impareggiabile Godfrey (Stagione 5, Episodio 14)

7. My Fair Lady (Stagione 2, Episodio 9; Stagione 3, Episodio 13; Stagione 5, Episodio 5; Stagione 6, Episodio 12) 

8. Accadde una notte (Stagione 4, Episodio 5)

9. La vita è meravigliosa (Stagione 2, Episodio 12)

10. Casablanca (Stagione 1, Episodio 18; Stagione 4, Episodio 2, 5 e 10; Stagione 7, Episodio 4, 7 e 11)

11. Taxi Driver (Stagione 4, Episodio 14)

12. Il silenzio degli innocenti (Stagione 1, Episodio 18)

13. Shining (Stagione 1, Episodio 2 e 11; Stagione 2, Episodio 9 e 10; Stagione 6, Episodio 9)

14. Scarface (Stagione 6, Episodio 8)

15. Le iene (Stagione 5, Episodio 17)

16. Toro scatenato (Stagione 5, Episodio 2 e 8)

17. Dick Tracy (Stagione 1, Episodio 21)

18. Pulp Fiction (Stagione 2; Episodio 3; Stagione 4, Episodio 18; Stagione 5, Episodio 13 e17)

19. Quei bravi ragazzi (Stagione 2, Episodio 12)

20. Il Padrino (Stagione 1, Episodio 17; Stagione 2, Episodio 14 e 16; Stagione 3, Episodio 2 e 11; Stagione 4, Episodio 1, 4 e 7; Stagione 5, Episodio 9 e 17; Stagione 6, Episodio 2, 4, 10 e 21; Stagione 7, Episodio 18) – Il Padrino: Parte II (Stagione 2, Episodio 5, Stagione 4, Episodio 1 e 6)

21. West Side Story (Stagione 1, Episodio 1; Stagione 2, Episodio 5 e 16)

22. Tutti insieme appassionatamente (Stagione 2, Episodio 6; Stagione 4, Episodio 10; Stagione 5, Episodio 11 e 20; Stagione 6, Episodio 15; Stagione 7, Episodio 4 e 20)

23. Cantando sotto la pioggia (Stagione 3, Episodio 13)

24. Sette spose per sette fratelli (Stagione 1, Episodio 20)

25. The Rocky Horror Picture Show (Stagione 2, Episodio 10 e 11)

26. Moulin Rouge (Stagione 5, Episodio 15)

27. Grease (Stagione 1, Episodio 18; Stagione 2, Episodio 4)

28. Flashdance (Stagione 1, Episodio 4)

29. Fame – Saranno Famosi (Stagione 2, Episodio 1; Stagione 3, Episodio 19)

30. Dirty Dancing (Stagione 2, Episodio 6; Stagione 7, Episodio 16)

31. Il mago di Oz (Stagione 1, Episodio 10, e 13; Stagione 2, Episodio 7, 17, e 19; Stagione 3, Episodio 4, 5, 8, 17 e 21; Stagione 4, Episodio 1, 4; Stagione 6, Episodio 1, 10 e 11)

32. Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (Stagione 1, Episodio 7; Stagione 3, Episodio 18 e 20; Stagione 4, Episodio 4; Stagione 5, Episodio 10)

33. Star Wars: Episodio III  (Stagione 6, Episodio 2) e Star Wars: Episodio V (Stagione 4, Episodio 15; Stagione 5, Episodio 6 e 19)

34. Trappola per genitori (Stagione 4, Episodio 22)

35. Oliver Twist (Stagione 6, Episodio 8)

36. Mary Poppins (Stagione 2, Episodio 15; Stagione 3, Episodio 18; Stagione 4, Episodio 14 e 15)

37. Ghostbusters (Stagione 2, Episodio 13)

38. A.I. Intelligenza artificiale (Stagione 2, Episodio 3)

39. Alice In Wonderland (Stagione 3, Episodio 19)

40. Ritorno al futuro (Stagione 7, Episodio 19)

41. Come eravamo (Stagione 1, Episodio 7; Stagione 5, Episodio 9 e 14)

42. Il buio oltre la siepe (Stagione 1, Episodio 19; Stagione 2, Episodio 8)

43. L’uomo che sapeva troppo (Stagione 3, Episodio 20)

44. Camera con vista (Stagione 5, Episodio 2)

45. È nata una stella (Stagione 5, Episodio 16)

46. Colazione da Tiffany (Stagione 7, Episodio 2)

47. Susanna! (Stagione 2, Episodio 9)

48. Eva contro Eva (Stagione 2, Episodio 19; Stagione 5, Episodio 10)

49. A spasso con Daisy (Stagione 2, Episodio 16; Stagione 7, Episodio 4)

50. La ricerca della felicità (Stagione 7, Episodio 17)

51. Full Metal Jacket (Stagione 3, Episodio 15)

52. Il sesto senso (Stagione 1, Episodio 5; Stagione 5, Episodio 7)

53. Rocky (Stagione 2, Episodio 19; Stagione 4, Episodio 13)

54. 9 settimane e ½ (Stagione 1, Episodio 7)

55. Matrix  (Stagione 1, Episodio 21; Stagione 2, Episodio 7; Stagione 4, Episodio 2)

56. Magnolia (Stagione 1, Episodio 7)

57. The Manchurian Candidate (Stagione 5, Episodio 4)

58. Face/Off (Stagione 3, Episodio 15)

59. 2001: Odissea nello spazio (Stagione 1, Episodio 15; Stagione 7, Episodio 9)

60. Donnie Darko (Stagione 1, Episodio 12)

61. Sweet November – Dolce novembre (Stagione 2, Episodio 12)

62. Insonnia d’amore (Stagione 2, Episodio 22)

63. Shall We Dance (Stagione 1, Episodio 8)

64. Shakespeare in Love (Stagione 6, Episodio 22)

65. Romeo + Juliet (Stagione 2, Episodio 9)

66. Ghost (Stagione5, Episodio 12)

67. Jerry Maguire (Stagione 5, Episodio 19)

68. Se mi lasci ti cancello (Stagione 5, Episodio 22)

69. Autumn in New York (Stagione 2, Episodio 15)

70. Voglia di tenerezza (Stagione 2, Episodio 19)

71. Top Gun (Stagione 4, Episodio 17; Stagione 7, Episodio 6)

72. Speed (Stagione 7, Episodio 2)

73. Rush Hour (Stagione 2, Episodio 12)

74. RoboCop (Stagione 6, Episodio 20)

75. Ocean’s Eleven (Stagione 4, Episodio 7)

76. Fast & Furious (Stagione 7, Episodio 1) – Fast & Furious: Tokyo Drift (Stagione 7, Episodio 1) – 2 Fast 2 Furious (Stagione 7, Episodio 1)

77. The Bourne Supremacy  (Stagione 5, Episodio 9)

78. Il maratoneta (Stagione 3, Episodio 5)

79. Solaris (Stagione 6, Episodio 14)

80. Final Destination (Stagione 6, Episodio 17) – Final Destination 2 (Stagione 6, Episodio 17) – Final Destination 3 (Stagione 6, Episodio 17)

81. Saw II (Stagione 6, Episodio 16)

82. Rosemary’s Baby (Stagione 1, Episodio 1 e 8; Stagione 2, Episodio 12)

83. Misery (Stagione 1, Episodio 16; Stagione 2, Episodio 3; Stagione 6, Episodio 21)

84. L’esorcista (Stagione 7, Episodio 2)

85. Carrie (Stagione 1, Episodio 13)

86. La sposa di Chucky (Stagione 5, Episodio 14; Stagione 7, Episodio 9)

87. Nightmare – Dal profondo della notte (Stagione 4, Episodio 5; Stagione 6, Episodio17)

88. Amityville Horror (Stagione 1, Episodio 20)

89. Gangster Story (Stagione 4, Episodio 5)

90. Halloween (Stagione 6, Episodio 17)

91. Friday the 13th (Stagione 4, Episodio 5)

92. Tutti pazzi per Mary (Stagione 2, Episodio 22)

93. Sixteen Candles – Un compleanno da ricordare (Stagione 1, Episodio 9; Stagione 6, Episodio 6)

94. Mean Girls (Stagione 5, Episodio 15)

95. La rivincita delle bionde(Stagione2, Episodio 12)

96. Due amiche esplosive (Stagione 3, Episodio 9)

97. The Breakfast Club (Stagione 4, Episodio 5; Stagione 6, Episodio 16)

98. Le ragazze del Coyote Ugly (Stagione 2, Episodio 11; Stagione 5, Episodio 19)

99. Titanic (Stagione 5, Episodio 7)

100. Charlie’s Angels – Più che mai (Stagione 4, Episodio 16)

101. Thelma & Louise (Stagione 2, Episodio 2; Stagione 3, Episodio 12)

Interista a J.M. Rivers | “La pietra di crono” | NUOVA USCITA

J.M. Rivers, classe 1990, nasce a Roma e scappa nella campagna laziale per realizzare i suoi sogni. Ogni giorno, armato di tastiera wireless, scrive storie ambientate in mondi immaginari. Per lui il Fantasy deve avere due obiettivi: fornire un rifugio dal quotidiano e stimolare profonde riflessioni.

Qual è stata la fonte d’ispirazione principale per il tuo libro mitologico? Ci sono miti o leggende specifiche che hanno influenzato la tua scrittura?

Ciao Sabrina,

Ci sono riferimenti a molti miti greci nel mio romanzo, ma quello che in assoluto ha dato il via all’intera vicenda è il mito di Crono, ovviamente. Questo titano spietato che mangiava i suoi figli appena nati per non perdere il suo trono e il suo dominio sul mondo. 

La stesura di un libro è un’attività davvero lunga e complessa, ti va di parlarci come ha iniziato a scrivere questa storia e soprattutto di quando hai capito che era qualcosa di più? 

L’idea della Pietra di Crono è nata più di dieci anni fa, quando durante un trasloco, mi sono messo a sfogliare un vecchio libro di scuola sui miti e leggende greche. Mi soffermai sul mito che ti ho appena accennato, in quel punto della storia dove Rea, moglie del titano, avvolge una coperta intorno a una pietra e la consegna al marito, al posto dell’ultimo figlio nato, Zeus. L’idea di questa pietra si è insinuata nella mia testa e, visto che Crono rappresenta il Tempo, mi piaceva l’idea che questa pietra assumesse dei poteri legati a questo tema. Per molto tempo mi sono documentato, ho studiato per poter scrivere una storia degna di essere letta, senza mai scrivere nemmeno una riga. Avevo bisogno di far “decantare” la storia nella mia testa e non sprecare un’idea che, secondo me, poteva essere apprezzata da un eventuale pubblico.

Ho capito che poteva essere qualcosa di più quando, mentre elaboravo come doveva andare avanti la vicenda, mi sentivo appagato come se stessi guardando una serie su Netflix. Una cosa stranissima. Da lì ho capito che dovevo mettermi a scrivere.

Nel tuo libro hai introdotto diversi tropi particolari e affascinanti. Puoi condividere con noi quello che ti è piaciuto di più e spiegarci come lo hai sviluppato all’interno della trama?

Tra i vari tropi presenti nella storia, indubbiamente amo l’idea dell’artefatto magico, quello che poi dà il titolo al libro. Mi affascina molto l’idea di un oggetto in grado di manipolare il tempo. Un concetto che mi ha sempre rapito quello del tempo e che trovo anche molto attuale, è forse la cosa che più desideriamo al mondo oggigiorno, forse più dei soldi e dell’amore. 

Come l’ho sviluppato all’interno della trama? In realtà è proprio la trama che si è sviluppata attorno alla Pietra, tutta l’architettura della vicenda e del sistema magico. Senza, non esisterebbe il romanzo stesso.

L’editoria self-publishing può essere una sfida, e tutt’oggi è un percorso che fa paura a molti a causa della sua complessità e anche delle tante discriminazioni. Come hai capito che era la strada giusta per la tua storia? Quali consigli daresti agli altri autori che vorrebbero intraprenderla?

Di base sono una persona ansiosa ma amo le sfide, essere indipendente, mi piace l’idea del self made man. Quindi mi è venuto quasi naturale scegliere quella strada. Mi piace decidere il titolo dell’opera, come deve essere fatta la copertina, avere potere sul mio stile di scrittura ecc. 

Non voglio essere ipocrita, tutti coloro che scrivono sognano di essere pubblicati da una casa editrice, tutti sognano di vedere uno scaffale pieno dei loro libri. Ma molte CE non rischiano di pubblicare il primo volume di una trilogia di un esordiente, non vorrei mai lasciare qualcosa di incompiuto. E non volevo che un mio manoscritto finisse nei meandri di una casa editrice, perso chissà dove e aspettare in eterno un responso che, forse, non sarebbe mai arrivato. Per ora va bene così, mi diverto molto, domani chissà…

Consigli a chi vorrebbe intraprendere questa strada?

Non fare nulla da soli. Affidarsi a un bravo/a editor e a un bravo/a grafico/a. Non affidarsi alla divina provvidenza riguardo alle vendite ma di pensare a strategie promozionali di marketing come vale per tutto. Un libro è un prodotto culturale ma è pur sempre un prodotto e se vuoi che qualcuno lo legga bisogna far girare la voce in qualche modo. Pensarsi a scrittori/imprenditori ma mai senza prendersi troppo troppo sul serio. Divertirsi e dedicare tempo e risorse economiche. E infine, non pensare ai pregiudizi. Ci sarà sempre qualcuno che parlerà male di qualcun altro. 

La mitologia è un tema affascinante e ricco di storia. Come hai affrontato la ricerca e la rappresentazione accurata delle figure mitologiche nel tuo libro?

La mitologia mi ha sempre accompagnato nelle letture fin da bambino. Durante la stesura ho letto libri sul tema e mi sono documentato su internet per trovare dettagli che magari mi erano sfuggiti. Un libro che mi sento di consigliare per essere molto dettagliato ma allo stesso tempo scorrevole e leggero è quello di Stephen Fry, Mythos. L’autore oltre a scrivere libri è anche un attore e doppiatore, famoso per aver interpretato Oscar Wilde e aver preso parte a V per Vendetta. E qui torna anche il tema della Distopia xD 

Nel panorama letterario italiano, ci sono autori o opere che ti hanno influenzato particolarmente nella scrittura del tuo libro?

No, non mi vengono in mente autori italiani che mi hanno ispirato particolarmente nella scrittura del libro.

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Recensione “La biblioteca di sangue e inchiostro” di Emma Törzs | Mondadori Fantastica

La famiglia Kalotay è da generazioni custode di una collezione di libri molto speciali: volumi rari e antichissimi, sulle cui pagine sono stati trascritti, con un inchiostro a base di erbe e sangue, incantesimi di ogni tipo. Ci sono quelli che permettono di attraversare i muri o manipolare oggetti, e quelli in grado di mettere a rischio la vita delle persone: veri e propri libri magici, che le sorelle Joanna ed Esther sono state educate a rispettare e proteggere. È stata proprio la magia, però, a separare le due ragazze: Esther ha trascorso gli ultimi anni spostandosi da un luogo all’altro, cambiando continuamente lavoro, nel disperato tentativo di evitare l’incantesimo mortale che ha ucciso sua madre. Joanna invece è rimasta sola nella grande casa di famiglia, tra i boschi del Vermont, nascosta da una barriera di scudi invisibili che le consentono di proteggere la biblioteca ma che, al tempo stesso, la condannano alla solitudine più assoluta. Fin da piccola riesce a identificare i libri magici grazie a un ronzio che sente scorrere nelle vene ogniqualvolta si trova davanti al loro inchiostro speciale, e dopo la morte del padre ha dedicato la sua intera esistenza allo studio e alla conservazione dei preziosi volumi. Le cose però prendono una piega inaspettata: nell’ultimo anno, infatti, Esther ha trovato rifugio in una piccola base di ricerca in Antartide e l’incontro con Pearl, di cui si è perdutamente innamorata, l’ha convinta a mettere radici e a sfidare la maledizione da cui per anni ha tentato di fuggire. Quando alcune macchie di sangue appaiono sulla superficie degli specchi della base di ricerca capisce che dal destino è impossibile scappare: Esther sa che qualcuno sta venendo a cercarla, mentre Joanna e la sua collezione sono in pericolo. Le due sorelle devono lottare per sopravvivere e, per farlo, sarà necessario svelare i segreti che i loro genitori hanno tenuto nascosti per tutta la vita: segreti che attraversano secoli e continenti e che potrebbero mettere in pericolo la loro stessa esistenza.

La biblioteca di sangue e inchiostro” è il romanzo di sottogenere fantasy d’esordio di Emma Törzs, uscito a luglio 2023 in UK e arrivato in Italia grazie a Mondadori il mese scorso.

Un libro che parla di libri magici e biblioteche, potevo mai perdermi una lettura del genere?

Già prima dell’uscita avevo notato spesso consigliato questo titolo tra le rubriche “libri che parlano di libri” e simili, dunque sono partita carichissima per questa lettura e super entusiasta.

Purtroppo però, tutta l’energia per me si è smorzata subito.

Già dai primi capitoli conosciamo le due sorelle protagoniste e un po’ del loro passato, ma sinceramente ho fatto fatica ad andare avanti perchè tutto ciò che viene raccontato è terribilmente lento.

Quello di cui avrei avuto bisogno era una lettura fluida, che mi trascinasse in una narrazione da cui non avrei voluto staccarmi…ma purtroppo non è stato così.

Occhio che non dico che non mi sia piaciuto o che mi sia annoiata, ma onestamente penso che la prima parte della storia sarebbe potuta essere molto meglio con qualche piccola accortezza.

Tra il peso di un capitolo e l’altro conosciamo meglio Jo e Esther, le due sorelle eredi della biblioteca, e anche tutti i personaggi che fanno da contorno alle loro vite. Dopo un bel po’ di capitoli poi è arrivata anche una nuova storyline che per me ha dato una svolta alla storia. Infatti dopo un po’ ai protagonisti si aggiunge anche Nicholas, e il suo POV è stato il mio preferito e comunque quello meno noioso o gestito meglio.

Le prime 130-140 pagine sono state il vero e proprio blocco da superare per far partire la storia, non che per tutte queste pagine non sia successo nulla, ma anche gli eventi più drammatici mi hanno trasmesso poco e niente. Anche empatizzare con i personaggi è stato abbastanza complesso perchè all’inizio è stato come se tutti i loro veri pensieri e le emozioni fossero occultate al lettore o nascoste da un velo: anche la tristezza più cupa mi è sembrata ovattata.

Invece nel momento in cui l’autrice ha iniziato a metterci dentro un po’ di colore mi sono sentita all’interno della storia al 100% e mi è stato impossibile non sentirmi vicina sia a Jo che a Esther nei momenti in cui l’una pensava all’altra.

I rapporti tra sorelle possono sembrare la cosa più naturale del mondo ma non sempre questi riescono ad essere sani o pacifici come li vorremmo. Delle volte tutte queste difficoltà sono date dall’ambiente eh ci circonda, dal sentirsi meno “speciale” del proprio fratello/sorella e spesso le figure genitoriali neanche sono d’aiuto. E sinceramente è un po’ dura per me ammettere che questa è la parte che ho sentito di più.

Un’altra cosa in cui mi sono rivista molto è nella solitudine di Nicholas, negli ultimi tempi mi sono sentita come lui più volte di quanto si potrebbe immaginare e la sua “paura” nei confronti del mondo e la sensazione di non avere mai nessuno di cui fidarsi totalmente mi hanno fatta sentire estremamente vicina al suo personaggio.

Dopo il primo blocco iniziale la storia si è totalmente ripresa e penso di aver divorato in una sola serata le restanti 150 pagine, ammetto che mi sarebbe piaciuto molto di più se questa carica ci fosse stata fin dall’inizio ma diciamo che tutto sommato è stata una lettura salvabile e ci accontentiamo lo stesso.

“La biblioteca di sangue e inchiostro” non è solo un libro che parla di libri e magia, ma anche una storia piena di quello che è il significato della famiglia, non sono per quanto riguarda i rapporti tra fratelli o sorelle ma anche per quelli con i propri genitori o le proprie “origini”.

Ormai si sentono tantissime storie di persone comuni “obbligate” a fare cose solo perchè hanno ereditato determinate responsabilità dalla propria famiglia e ad essere totalmente sincera questa parte del libro è stata confortante.

Spesso sentiamo l’obbligo di dover rispettare responsabilità che non sono nostre o che non ci appartengono, finendo per arrivare al limite della sopportazione con la nostra vita che va a rotoli. A modo suo penso che l’autrice volesse trasmettere quanto sia importante lasciare andare questi pesi e tutto ciò che non abbiamo chiesto che era in realtà solo il desiderio di qualcun’altro. La vita è troppo breve per perdere tempo dietro alle aspettative altrui e a me forse serviva proprio questo libro per capirlo.

Anche questa recensione si conclude qui! Prima di lasciarti andare ti ricordo che infondo alla pagina troverai una casella dedicata alla newsletter, iscriviti per non perdere i prossimi articoli!

Per concludere ringrazio Mondadori per la possibilità di organizzare il review party per questa uscita e anche tutti i miei compagni di viaggio per questa lettura!

Tutti i libri di Gilmore Girls

Il 5 ottobre del 2000 debuttava in America la serie cult di Amy Sherman-Palladino con protagonista una mamma single e la sua giovane figlia sedicenne.

Ma insomma, Gilmore Girls ha davvero bisogno di presentazioni?
Io non credo proprio!

Con l’arrivo dell’autunno sono centinaia gli appassionati di questa serie tv che si dedicheranno ad un meritato rewatch per rivivere le mille avventure di Lorelai e Rory.

Io ho scoperto questa serie circa tre anni fa e da allora è diventata la mia preferita, mi ci sono affezionata così tanto che in poco tempo l’ho guardata per intero almeno quattro volte senza saltare nessun episodio.



“lo abito in due mondi. Uno è quello dei libri. Sono vissuta nel Faulkner Yoknapatawpha country, ho dato la caccia alla balena bianca sul Pequod, ho combattuto con Napoleone, ho navigato in zattera con Huck e Jim, ho commesso cose assurde con Ignatius J. Reilly, ho viaggiato in treno con Anna Karenina, sono stata nella strada di Swann. È un mondo gratificante, ma il mio secondo mondo è più gratificante. E’ pieno di personaggi meno eccentrici però molto più veri, fatti di carne e di ossa, pieni di amore, e sono le vere ispirazioni per tutto il resto.”



Proprio il discorso del diploma di Rory è una delle mie parti preferite. Gilmore Girls non è solo la storia di una madre e una figlia, ma una storia di due donne forti che per una ragione o per un’altra devono affrontare sfide continue.

Oltre ciò, una delle cose che mi è piaciuta di più della serie è l’amore di Rory per i libri, la passione con cui ne parla e il fatto che in borsa ha sempre qualcosa da leggere.

Nelle sette stagioni della serie infatti, tra madre figlia e oggetti di scena si dice che siano stati nominati più di 300 libri.
Allora mi sono messa all’opera online e ne ho trovati un bel po’, confrontando varie liste.

Non potendo farla io stessa per motivi di tempo [e poi ho finito l’ultimo rewatch a luglio] ho deciso di recuperare delle liste online, confrontarle e correggerle dove necessario.

A seguire troverete prima un template con tutti i libri letti da Rory [potete scaricarlo e utilizzarlo per i social] e in seguito la lista di TUTTI i libri letti dai personaggi, citati o solo apparsi come oggetti di scena nella serie.

Si tratta di un lavoro molto grande quindi spero di cuore mi perdonerete se mi è scappato qualche errore dato dalla disattenzione.


Chissà, magari un giorno arriverà una lista ufficiale fatta da me, intanto però ecco a voi!

1. 1984 – George Orwell

2. Le avventure di Huckleberry Finn – Mark Twain

3. Alice nel paese delle meraviglie – Lewis Carroll

4. Le fantastiche avventure di Kavalier & Clay by Michael Chabon

5. Una tragedia americana – Theodore Dreiser

6. Le ceneri di Angela by Frank McCourt

7. Anna Karenina – Lev Tolstoj

8. Il diario di Anna Frank – Anne Frank

9. Archidamian War – Donald Kagan

10. L’arte del romanzo – Milan Kundera

11. L’arte della guerra – Sun Tzu

12. Mentre morivo – William Faulkner

13. Espiazione – Ian McEwan

14. Autobiografia di un volto – Lucy Grealy

15. Il risveglio – Kate Chopin

16. Babe maialino coraggioso – Dick King-Smith

17. Backlash: The Undeclared War Against American Women – Susan Faludi

18. Balzac e la piccola sarta cinese – Dai Sijie

19. Bel Canto – Ann Patchett

20. La campana di vetro – Sylvia Plath

21. Amatissima – Toni Morrison

22. Beowulf – Seamus Heaney

23. Bhagava Gita – Vyāsa

24. Il piccolo villaggio dei sopravvissuti– Peter Duffy

25. Bitch rules. Consigli di comune buonsenso per donne fuori dal comune – Elizabeth Wurtzel

26. Un fulmine a ciel sereno e altri saggi – Mary McCarthy

27. Il mondo nuovo – Aldous Huxley

28. Brick Lane – Monica Ali

29. Bridgadoon – Alan Jay Lerner

30. Candido – Voltaire

31. I racconti di Canterbury – Chaucer

32. Carrie – Stephen King

33. Comma 22 – Joseph Heller

34. Il giovane Holden – J. D. Salinger

35. La tela di Carlotta – E. B. White

36. La calunnia – Lillian Hellman

37. Christine. La macchina infernale – Stephen King

38. Canto di Natale – Charles Dickens

39. Arancia meccanica – Anthony Burgess

40. Il codice dei Wooster o Jeeves non si smentisce – P.G. Wodehouse

41. The Collected Stories – Eudora Welty

42. La commedia degli errori – William Shakespeare

43. Novelle – Dawn Powell

44. I poemi – Anne Sexton

45. Narrativa completa – Dorothy Parker

46. Una banda di idioti – John Kennedy Toole

47. Il conte di Monte Cristo – Alexandre Dumas

48. La cugina Bette – Honore de Balzac

49. Delitto e castigo – Fëdor Dostoevskij

50. Il petalo cremisi e il bianco – Michel Faber

51. Il crogiuolo – Arthur Miller

52. Cujo – Stephen King

53. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon

54. La figlia della fortuna – Isabel Allende

55. Lisa e David – Dr Theodore Issac Rubin M.D

56. David Copperfield – Charles Dickens

57. Il codice Da Vinci – Dan Brown

58. Le anime morte – Nikolai Gogol

59. I demoni – Fëdor Dostoevskij

60. Morte di un commesso viaggiatore – Arthur Miller

61. Deenie – Judy Blume

62. The Devil in the White City: Murder, Magic, and Madness at the Fair that Changed America – Erik Larson

63. The Dirt: Confessions of the World’s Most Notorious Rock Band – Tommy Lee, Vince Neil, Mick Mars and Nikki Sixx

64. La Divina Commedia – Dante

65. I sublimi segreti delle Ya-Ya Sisters – Rebecca Wells

66. Don Chisciotte – Cervantes

67. A spasso con Daisy – Alfred Uhrv

68. Dr. Jekyll & Mr. Hyde – Robert Louis Stevenson

69. Tutti i racconti e le poesie – Edgar Allan Poe

70. Eleanor Roosevelt – Blanche Wiesen Cook

71. L’Acid Test al Rinfresko Elettrikodi – Tom Wolfe

72. Ella Minnow Pea: A Novel in Letters – Mark Dunn

73. Eloise – Kay Thompson

74. Emily la stramba – Roger Reger

75. Emma – Jane Austen

76. Le cascate del cuore – Richard Russo

77. Enciclopedia marrone – Donald J. Sobol

78. Ethan Frome – Edith Wharton

79. Etica – Spinoza

80. Europe through the Back Door, 2003 – Rick Steves

81. Eva Luna – Isabel Allende

82. Ogni cosa è illuminata – Jonathan Safran Foer

83. Extravagance – Gary Krist

84. Fahrenheit 451 – Ray Bradbury

85. Fahrenheit 9/11 – Michael Moore

86. The Fall of the Athenian Empire – Donald Kagan

87. Fat land. Il paese dei ciccioni. Perché gli americani sono diventati il popolo più grasso del mondo e come evitare di fare la stessa fine – Greg Critser

88. Paura e disgusto a Las Vegas – Hunter S. Thompson

89. La compagnia dell’anello – J. R. R. Tolkien

90. Il violinista sul tetto – Joseph Stein

91. Le cinque persone che incontri in cielo – Mitch Albom

92. Finnegan’s Wake – James Joyce

93. Giovedì mi ucciderai – Gregory McDonald

94. Fiori per Algernon – Daniel Keyes

95. La fortezza della solitudine – Jonathan Lethem

96. La fonte meravigliosa – Ayn Rand

97. Frankenstein – Mary Shelley

98. Franny e Zooey – J. D. Salinger

99. A ciascuno il suo corpo – Mary Rodgers

100. Galapagos – Kurt Vonnegut

101. La disfatta del genere – Judith Butler

102. George W. Bushism: The Slate Book of the Accidental Wit and Wisdom of our 43rd President – Jacob Weisberg

103. Gidget – Fredrick Kohner

104. Ragazze interrotte – Susanna Kaysen

105. I vangeli gnostici – Elaine Pagels

106. Il padrino: libro 1 – Mario Puzo

107. Il dio delle piccole cose – Arundhati Roy

108. Goldilocks and the Three Bears – Alvin Granowsky

109. Via col vento – Margaret Mitchell

110. The Good Soldier – Ford Maddox Ford

111. The Gospel According – Judy Bloom

112. Il laureato – Charles Webb

113. Furore – John Steinbeck

114. Il grande Gatsby – F. Scott Fitzgerald

115. Grandi speranze – Charles Dickens

116. Il gruppo – Mary McCarthy

117. Amleto – William Shakespeare

118. Harry Potter e il calice di fuoco – J. K. Rowling

119. Harry Potter e la pietra filosofale – J. K. Rowling

120. L’opera struggente di un formidabile genio – Dave Egger

121. Cuore di tenebra – Joseph Conrad

122. Helter Skelter. Storia del caso Charles Mansondi – Vincent Bugliosi and Curt Gentry

123. Enrico IV, parte I – William Shakespeare

124. Enrico IV, parte II – William Shakespeare

125. Enrico V – William Shakespeare

126. Alta fedeltà – Nick Hornby

127. Storia del declino e della caduta dell’impero romano – Edward Gibbon

128. Holidays on Ice: Stories – David Sedaris

129. The Holy Barbarians – Lawrence Lipton

130. La casa di sabbia e nebbia – Andre Dubus III

131. La casa degli spiriti – Isabel Allende

132. Quando ho imparato a respirare sott’acqua – Julie Orringer

133. How the Grinch Stole Christmas – Dr. Seuss

134. How the Light Gets In – M. J. Hyland

135. Urlo – Allen Ginsberg

136. Notre Dame de Paris– Victor Hugo

137. Iliade – Omero

138. Sto con la Band – Pamela des Barres

139. A sangue freddo – Truman Capote

140. Inferno – Dante

141. Inherit the Wind – Jerome Lawrence and Robert E. Lee

142. Iron Weed – William J. Kennedy

143. It Takes a Village – Hillary Rodham Clinton

144. Jane Eyre – Charlotte Bronte

145. Il circolo della fortuna e della felicità – Amy Tan

146. Giulio Cesare – William Shakespeare

147. La rana saltatrice – Mark Twain

148. La giungla – Upton Sinclair

149. Due giorni alla fine – Tony Vigorito

150. The Kitchen Boy: A Novel of the Last Tsar – Robert Alexander

151. Kitchen Confidential: Adventures in the Culinary Underbelly – Anthony Bourdain

152. Il cacciatore di aquiloni – Khaled Hosseini

153. L’amante di Lady Chatterley – D. H. Lawrence

154. The Last Empire: Essays 1992-2000 – Gore Vidal

155. Foglie d’erba – Walt Whitman

156. La leggenda di Bagger Vance – Steven Pressfield

157. Meno di zero – Bret Easton Ellis

158. Letters to a Young Poet -by Rainer Maria Rilke

159. Balle! E tutti i ballisti che ce le stanno raccontando – Al Franken

160. Vita di Pi – Yann Martel

161. La piccola Dorrit – Charles Dickens

162. The Little Locksmith – Katharine Butler Hathaway

163. La piccola fiammiferaia – Hans Christian Andersen

164. Piccole donne – Louisa May Alcott

165. La mia vita, la mia storia – Hillary Rodham Clinton

166. Il signore delle mosche – William Golding

167. La lotteria – Shirley Jackson

168. Amabili resti – Alice Sebold

169. Love Story – Erich Segal

170. Macbeth – William Shakespeare

171. Madame Bovary – Gustave Flaubert

172. The Manticore – Robertson Davies

173. Il maratoneta – William Goldman

174. Il maestro e margherita – Mikhail Bulgakov

175. Memorie di una ragazza per bene – Simone de Beauvoir

176. Memorie del generale W. T. Sherman – William Tecumseh Sherman

177. Me parlare bello un giorno – David Sedaris

178. The Meaning of Consuelo – Judith Ortiz Cofer

179. Mencken’s Chrestomathy – H. R. Mencken

180. Le allegre comari di Windsor – William Shakespeare

181. La metamorfosi – Franz Kafka

182. Middlesex – Jeffrey Eugenides

183. Anna dei miracoli – William Gibson

184. Moby Dick – Herman Melville

185. The Mojo Collection: The Ultimate Music Companion – Jim Irvin

186. Moliere: A Biography – Hobart Chatfield Taylor

187. A Monetary History of the United States – Milton Friedman

188. Monsieur Proust – Celeste Albaret

189. A Month Of Sundays: Searching For The Spirit And My Sister – Julie Mars

190. Fiesta – Ernest Hemingway

191. Mrs. Dalloway – Virginia Woolf

192. La tragedia del Bounty – Charles Nordhoff and James Norman Hall

193. My Lai 4: A Report on the Massacre and It’s Aftermath – Seymour M. Hersh

194. My Life as Author and Editor – H. R. Mencken

195. My Life in Orange: Growing Up with the Guru – Tim Guest

196. Myra Waldo’s Travel and Motoring Guide to Europe, 1978 – Myra Waldo

197. La custode di mia sorella – Jodi Picoult

198. Il nudo e il morto – Norman Mailer

199. Il nome della rosa – Umberto Eco

200. L’omonimo – Jhumpa Lahiri

201. Il diario di una tata – Emma McLaughlin

202. Nervous System: Or, Losing My Mind in Literature – Jan Lars Jensen

203. Poesie di Emily Dickinson – Emily Dickinson

204. Come funzionano le cose – David Macaulay

205. Nickel and Dimed – Barbara Ehrenreich

206. La notte – Elie Wiesel

207. L’abbazia di Northanger  – Jane Austen

208. The Norton Anthology of Theory and Criticism – William E. Cain, Laurie A. Finke, Barbara E. Johnson, John P. McGowan

209. Novelle – Dawn Powell

210. Taccuino di un vecchio porco – Charles Bukowski

211. Uomini e topi – John Steinbeck

212. Quell’anno a scuola – Tobias Wolff

213. Sulla strada – Jack Kerouac

214. Qualcuno volò sul nido del cuculo – Ken Kesey

215. Cent’anni di solitudine – Gabriel Garcia Marquez

216. L’opposto del fato: un libro di riflessioni – Amy Tan

217. L’oracolo della notte – Paul Auster

218. L’ultimo degli uomini – Margaret Atwood

219. Otello – Shakespeare

220. L’amico comune – Charles Dickens

221. La guerra del Peloponneso – Donald Kagan

222. La mia Africa – Isac Dineson

223. I ragazzi della 56esima strada – S. E. Hinton

224. Passaggio in India – E.M. Forster

225. The Peace of Nicias and the Sicilian Expedition – Donald Kagan

226. Noi siamo infinito – Stephen Chbosky

227. I pescatori di Peyton – Grace Metalious

228. Il ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde

229. Pigs at the Trough – Arianna Huffington

230. Pinocchio – Carlo Collodi

231. Please Kill Me: The Uncensored Oral History of Punk Legs McNeil and Gillian McCain

232. Polysyllabic Spree – Nick Hornby

233. Narrativa completa – Dorothy Parker

234. The Portable Nietzche – Fredrich Nietzche

235. La dottrina dell’1 per cento. La guerra del terrore e la pericolosa strategia dell’amministrazione Bush – Ron Suskind

236. Orgoglio e pregiudizio – Jane Austen

237. Property – Valerie Martin

238. Pushkin: A Biography – T. J. Binyon

239. Pigmalione – George Bernard Shaw

240. Quattrocento – James Mckean

241. A Quiet Storm – Rachel Howzell Hall

242. Raperonzolo – fratelli Grimm

243. Il corvo – Edgar Allan Poe

244. Il filo del rasoio – W. Somerset Maugham

245. Leggere Lolita a Tehran – Azar Nafisi

246. Rebecca la prima moglie – Daphne du Maurier

247. Rebecca of Sunnybrook Farm – Kate Douglas Wiggin

248. La tenda rossa – Anita Diamant

249. Rescuing Patty Hearst: Memories From a Decade Gone Mad – Virginia Holman

250. Il ritorno del re – J. R. R. Tolkien

251. R Is for Ricochet – Sue Grafton

252. Rita Hayworth – Stephen King

253. Robert’s Rules of Order – Henry Robert

254. L’età dell’innocenza – Edith Wharton

255. Romeo e Giulietta – William Shakespeare

256. Una stanza tutta per sè – Virginia Woolf

257. Camera con vista – E. M. Forster

258. Rosemary’s Baby – Ira Levin

259. The Rough Guide to Europe, 2003 Edition

260. Sacred Time – Ursula Hegi

261. Santuario – William Faulkner

262. Savage Beauty: The Life of Edna St. Vincent Millay – Nancy Milford

263. Daisy Miller – Henry James

264. Il meraviglioso mondo di Oz – Frank L. Baum

265. La lettera scarlatta – Nathaniel Hawthorne

266. Seabiscuit: una leggenda americana – Laura Hillenbrand

267. Il secondo sesso – Simone de Beauvoir

268. The Secret Life of Bees – Sue Monk Kidd

269. Una vita di Colette. I segreti della carne – Judith Thurman

270. Selected Letters of Dawn Powell: 1913-1965 – Dawn Powell

271. Ragione e sentimento – Jane Austen

272. Pace separata – John Knowles

273. Biografie di Winston Churchill

274. Sexus – Henry Miller

275. L’ombra del vento – Carlos Ruiz Zafon

276. Shane – Jack Shaefer

277. Shining – Stephen King

278. Siddhartha – Hermann Hesse

279. S Is for Silence – Sue Grafton

280. La crociata dei bambini – Kurt Vonnegut

281. Un’isola di stranieri – Andrea Levy

282. Le nevi del Kilimanjaro – Ernest Hemingway

283. Biancaneve e i sette nani – Grimm Brothers

284. Social Origins of Dictatorship and Democracy: Lord and Peasant in the Making of the Modern World – Barrington Moore

285. The Song of Names – Norman Lebrecht

286. Song of the Simple Truth: The Complete Poems of Julia de Burgos – Julia de Burgos

287. The Song Reader – Lisa Tucker

288. 31 canzoni – Nick Hornby

289. I sonetti – William Shakespeare

290. Sonetti dal portoghese – Elizabeth Barrett Browning

291. La scelta di Sophie – William Styron

292. L’urlo e il furore – William Faulkner

293. Speak, Memory – Vladimir Nabokov

294. Stiff: The Curious Lives of Human Cadavers – Mary Roach

295. La storia della mia vita – Helen Keller

296. Un tram chiamato desiderio – Tennessee Williams

297. Stuart Little – E. B. White

298. Memorie – Ernest Hemingway

299. La strada di Swann – Marcel Proust

300. Swimming with Giants: My Encounters with Whales, Dolphins and Seals – Anne Collett

301. Sybil – Flora Rheta Schreiber

302. Racconto di due città – Charles Dickens

303. Tenera è la notte – F. Scott Fitzgerald

304. Term of Endearment – Larry McMurtry

305. Indietro nel tempo – Jack Finney

306. La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo – Audrey Niffenegger

307. Avere e non avere – Ernest Hemingway

308. To Kill a Mockingbird – Harper Lee

309. Riccardo III – William Shakespeare

310. Un albero cresce a Brooklyn – Betty Smith

311. Il processo – Franz Kafka

312. Le sorelle Hunt – Elisabeth Robinson

313. Stupori – Ann Patchett

314. I miei martedì col professore – Mitch Albom

315. Ulisse – James Joyce

316. I diari – Sylvia Plath

317. La capanna dello zio Tom – Harriet Beecher Stowe

318. Unless – Carol Shields

319. La valle delle bambole – Jacqueline Susann

320. The Vanishing Newspaper – Philip Meyers

321. La fiera delle vanità – William Makepeace Thackeray

322. Velvet Underground’s The Velvet Underground and Nico (Thirty Three and a Third series) – Joe Harvard

323. Le vergini suicide – Jeffrey Eugenides

324. Aspettando Godot – Samuel Beckett

325. Walden – Henry David Thoreau

326. Bambi – Felix Salten

327. Guerra e pace – Lev Tolstoj

328. We Owe You Nothing – Punk Planet: The Collected Interviews edited – Daniel Sinker

329. What Colour is Your Parachute? 2005 – Richard Nelson Bolles

330. Che fine ha fatto Baby Jane? – Henry Farrell

331. Venivamo tutte per mare – Julie Otsuka

332. Chi ha spostato il mio formaggio? – Spencer Johnson

333. Chi ha paura di Virginia Woolf – Edward Albee

334. Strega: cronache del regno di Oz in rivolta – Gregory Maguire

335. Il mago di Oz – Frank L. Baum

336. Cime tempestose – Emily Bronte

337. Il cucciolo – Marjorie Kinnan Rawlings

338. L’anno del pensiero magico – Joan Didion

Recensione “La taverna errante” di Nork | Raccolta di racconti epic fantasy

Orchi dalla testa dura e la lingua veloce, Furrets letalmente scaltri e bestioni armati d’ascia, ma anche un’elfa cieca in grado di vedere con occhi altrui, un nano in cerca di (dis)avventura e degli anfibi dai poteri misteriosi… questo è l’Edeer.

Un luogo tanto magico quanto pericoloso, cupo e divertente; e chi meglio di uno dei suoi abitanti ne potrebbe narrare le vicende?

Sei storie da taverna, vergate dalla mano di Nork, un orco fuggito dalla sua terra d’origine e catapultato tra di noi. Ormai si è ambientato, ma tra una quest su Azeroth e una sessione nei Forgotten Realms, l’Edeer riaffiora dalla memoria.
Con uno stile asciutto, ironico e cinico, Nork rivela un mondo fatto di onore, amicizie e passioni.

L’Edeer è più vicino di quanto sembra.

“La taverna errante” è una raccolta di racconti epic fantasy dell’autore Nork.
È uscito sulla piattaforma Amazon alla fine del dicembre 2022 ed è disponibile in formato ebook, copertina rigida, flessibile e inoltre è anche incluso nell’abbonamento Kindle Unlimited.

Si tratta di un libricino di circa 250 pagine che include ben sei racconti narrati da Seth, l’oste della Taverna Errante che si sposta di luogo in luogo, dandoci la possibilità di incontrare un sacco di personaggi.

Elfi, nani, fur e orchi, chi più ne ha più ne metta! Ho trovato davvero interessante la rielaborazione dell’oste che racconta storie che non è soltanto la classica base del fantasy ma ha radici molto più antiche nella storia della letteratura.

Di solito non sono molto fan dei racconti perché per i miei gusti sono troppo brevi e poco esaustivi, insomma, sono più da matonazzo dettagliato. In questo caso però mi sono dovuta ricredere, e sono grata all’autore per la possibilità, perché tramite questi racconti ho avuto modo di conoscere personaggi sempre diverse in situazioni sia buffe che più truculente.

Non immaginavo che così tante caratteristiche del fantasy potessero rivelarsi adatte a dei racconti.
Mi sono anche molto divertita a leggere delle varie situazioni e alcune in particolare le ho trovate davvero comiche!
Alcuni eventi sono proprio adatti al genere del racconto, nello stile “tutti ubriachi alla taverna e parte una rissa per colpa di una nocciolina”. In un romanzo scene del genere non avrebbero reso allo stesso modo. L’unica cosa “negativa” che ho riscontrato e che poteva essere migliorata prima è che avrei preferito ci fosse più connessione tra i sei racconti.

Per quanto mi sia piaciuta l’idea iniziale della Taverna Errante però c’è anche da dire che il worldbuilding non traspare come avrei immaginato. Alcune cose si possono tranquillamente dedurre dalla lettura, ma su altre restano alcuni interrogativi.
Si sente anche che si tratta del primo esordio dell’autore e ci sono dei piccoli dettagli fuori posto che si sistemeranno sicuramente con la pratica, ma come prima pubblicazione direi decisamente niente male!

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Nuova uscita • “Bodhi – Cuore di ferro” di Azzurra Pasquali | Fantascienza

Dal 18 luglio è finalmente disponibile su Amazon “Bodhi – Cuore di ferro” di Azzurra Pasquali, un’autrice italiana davvero talentuosa che sono certa non deluderà le aspettative!

“Bodhi – Cuore di ferro” è il primo romanzo di una dilogia fantascientifica, continua a leggere per scoprire maggiori dettagli!

In un futuro non troppo lontano ciò che resta dell’umanità vive isolato all’interno del Bodhi: un’enorme residenza mobile costruita a imitazione del corpo umano.
Il mondo esterno è diventato troppo pericoloso e anche la vita all’interno del rifugio risulta sempre più difficile.
“Prima il Bodhi”. Questo è il motto che viene insegnato ai coloni fin dalla tenera età.
Il governo impone che il singolo si sacrifichi sempre e comunque per il bene comune, non sono concesse libertà o seconde occasioni. Chi non fa la sua parte viene condannato a morte senza possibilità di difendersi.
Nonostante i piani alti cerchino di far funzionare tutto alla perfezione, delle strane esplosioni minano la stabilità delle strutture e l’intelligenza artificiale che gestisce il Bodhi stesso invia messaggi ambigui ai suoi abitanti.
Tra manutenzioni rischiose, persone da salvare e segreti sussurrati tra i corridoi, saranno l’ex meccanico Nick, la specialista Inara e la giovane Sinapsi Ary a sfidare i limiti imposti da un mondo spietato per garantire la sopravvivenza dell’umanità.

Recensione “Il re dei draghi” di Leia Stone | Leggereditore

“Il re dei draghi” è un romanzo fantasy di Leia Stone, primo della quadrilogia “Kings of Avalier”. In ognuno dei libri di questa serie ci sarà come protagonista uno dei quattro re del mondo magico di Avalier.

A “Il re dei draghi” segue “Il re degli elfi”, secondo libro della serie, e probabilmente saranno presto tradotti anche il terzo e il quarto volume sempre per Leggereditore, che porta in Italia sempre uscite fantastiche!

Innanzitutto si tratta di un fantasy romance e, anche se inizialmente me lo sarei aspettato molto più fantasy, non mi é affatto dispiaciuto.

In percentuale il romance occupa un buon 70% mentre alla parte fantasy resta al massimo un 30/35%.

La cosa bella è anche che ogni volume di per se è autoconclusivo, e anche se la storia va avanti non è necessario continuare per forza.

Penso anche che l’autrice sia riuscita a creare un bel mondo fantasy che abbia il giusto compromesso tra originalità e leggerezza.

La protagonista è Arwen, una giovane umana che vive ai margini del regno in un villaggio composto principalmente da personaggi non magici o solo leggermente a causa del loro sangue contaminato da umani nel corso delle generazioni.

Arwen ha una vita abbastanza dura in quanto in seguito alla morte di suo padre si è ritrovata a dover prendere le redini della famiglia per proteggere sua madre e sua sorella minore e sopravvivere.

Già su questo punto potrei dire che mi ha ricordato fin troppo Feyre Acheron, protagonista della saga di A Court of thorns and roses, soprattutto per quanto riguarda la questione della sopravvivenza della famiglia e le scene iniziali di caccia. Avrei sinceramente fatto a meno di questi riferimenti così evidenti ma penso di poterci passare sopra facendo finta di non essere troppo infastidita.

Molto presto però la quiete del villaggio viene scossa da alcuni messaggeri e controllori mandati dal re che dovranno ispezionare tutte le possibili candidate come mogli del re e madri del prossimo erede. Il re dei draghi infatti ha da poco perso sua moglie e il bambino che stava per partorire e dal momento che la sua magia è sempre più debole, e gli attacchi nemici sempre più forti e vicini, è necessario trovare una donna con una magia abbastanza potente da reggere una gravidanza.

Ma cosa potrebbe mai centrare Arwen in tutto questo? Proprio lei, convinta di essere una semplice umana, scoprirà presto di avere una storia differente da quella che sua madre le aveva raccontato e diventerà presto l’ago della bilancia in una situazione molto complessa. Penderà verso la distruzione o verso la rinascita?

Ad essere sincera dopo un paio di settimane da questa lettura ricordo con un po’ di fatica tutti i personaggi e gli eventi dettagliati di questa lettura e il suo “problema”, se proprio così vogliamo intenderlo, è che l’ho trovato un filo frettoloso.

Ammetto che forse è anche solo una cosa mia dato che sono riuscita a leggerlo in un giorno solo, ma questo è di sicuro un punto a favore per la scorrevolezza e la leggibilità.

Gli eventi sono molto compatti e la narrazione è scorrevole e ritmata, per la verità non penso ci sia stato un solo capitolo che mi abbia annoiata davvero.

Non sarà il mio libro preferito di quest’anno o il mio libro del cuore, ma comunque devo dire che è stata una lettura molto valida per questi giorni d’estate.

Ho portato con me in vacanza il secondo volume della serie proprio con la speranza di continuare questa avventura, sono pronta più che mai a conoscere anche il re degli elfi!

Piccola nota alle cover che sono davvero troppo belle! Penso che la casa editrice abbia fatto benissimo a mantenere quelle originali perché trasmettono in pieno tutte le vibes della storia e penso che un altro tipo di copertina non avrebbe reso allo stesso livello!

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Recensione “Violet made of thorns” di Gina Chen| DeAgostini

“Tutte le favole mai raccontate parlando di bei ragazzi e belle ragazze che si innamorano semplicemente perché sono belli. Ma anche la più bella delle streghe è strana e cattiva. Per sempre infelice e scontenta, con il cuore a pezzi, i desideri inesauditi e sola, sempre sola.”

Violet made of thorns

Violet è la Veggente della Capitale del Sole ma è anche la più grande bugiarda del regno. Vive presso la corte, e pur godendo di privilegi e ricchezza, non è altro che una serva di re Emilius.

Per non perdere la sua posizione, lei che viene dai bassifondi, non esita a sussurrare menzogne e mezze verità alle orecchie di coloro che si presentano alla sua Torre in cerca del suo consiglio profetico. L’onestà, del resto, è solo per gli sprovveduti, come l’affascinante principe Cyrus, che crede all’amore e non capisce il potere di un inganno ben orchestrato. Nonostante le sue bugie, Violet ode realmente i sussurri profetici degli dèi.

A pochi giorni dal Serraglio Mascherato, infatti, il gran ballo in cui il principe dovrà scegliere la propria sposa, Violet viene funestata da un sogno premonitore. Le voci nella sua testa parlano chiaro: una maledizione incombe sul regno.

Il principe Cyrus dovrà morire entro la fine dell’estate, o Violet stessa brucerà in un rogo di spine. Per la Veggente non dovrebbe esserci dubbio, per tutta la vita ha sempre scelto se stessa. Eppure la decisione non è facile.

Cogliere l’opportunità di tornare padrona del proprio destino, o cedere a quel suo lato più debole, quello che da anni le sussurra quanto sia maledettamente affascinante il principe Cyrus?

“Violet made of thorns” è il primo libro di una saga fantasy romance scritta da Gina Chen e pubblicata in Italia grazie alla casa editrice DeAgostini.
Avevo scoperto questa uscita all’inizio dell’anno tramite alcune anticipazioni speciali che circolavano sui social e, anche se forse sarò stata inizialmente attratta solo dalla copertina, ero già certa che sarebbe stata un’ottima lettura.

Sono sempre più sconvolta quando scopro che letture così fantastiche sono i romanzi di esordio di autori esteri, cioè, ma che talento!

I trope principali di questo libro, indicati anche sul retro della copertina (mi piace un sacco questa cosa!) sono: enemies to lovers, romantasy e cursed love!

La protagonista è Violet, una bambina “speciale” che abita nei bassifondi della città, lasciata completamente a sé stessa.
La sua vita cambia quando durante una visione vede la morte del principe e dunque sia per salvare il futuro sovrano che sé stessa, decide di appostarsi nel luogo del tragico incidente che grazie a lei non avverrà mai.

Così la famiglia reale scopre una nuova veggente, e Violet si trasferisce presto nella torre del palazzo per offrire i suoi servigi mentre vive tra tutti i comfort possibili.

Ma alle parche manca una vita che avevano richiesto e molto presto torneranno per riavere quello che è stato sottratto.

La storia continua con i due protagonisti ormai grandi, nel momento in cui il Principe è alla ricerca della sua Regina.
I primi capitoli mi hanno dato un sacco di vibes alla Cenerentola, però al contrario.
Il gran ballo per scegliere una moglie, la ricerca del vero amore e tanta, tantissima magia che mi ha fatto sognare!

Ma prestissimo sia il principe che la veggente scopriranno di essere incastrati in un amore maledetto, e qui non aggiungo più altro!

Questa lettura mi è piaciuta davvero moltissimo, tirando le somme è stato l’unico libro abbastanza leggero che sono riuscita a concludere nel mese di giugno.
A causa della sessione imminente e dopo tante ore di studio al giorno ero davvero troppo distrutta per passare ulteriori ore a leggere, e infatti nei periodi di sessione universitaria per me la lettura diventa davvero un lusso.
Ovviamente la cosa mi dispiace moltissimo perché sento molto la mancanza di questo hobby ma non ho idea di come dividere le mie energie.

Tutto sommato però durante le prime settimane di sessione, che sono state un po’ più leggere, sono riuscita a leggiucchiare un po’ prima di crollare addormentata e “Violet made of thorns” è stata davvero una compagnia perfetta.
Ho bisogno del seguito, ma quando arriva?

I “litigi” tra Violet e Cyrus mi hanno fatta sbellicare, il tutto poi condito da magia e mistero che sono stati la ciliegina sulla torta. Non è mancata l’azione e la conclusione di questo primo libro (a mio parere davvero perfetta) mi ha tenuta con il fiato sospeso.

Mi sono affezionata così tanto ai protagonisti che lasciarli è stato un vero dispiacere, ma sono anche contenta di essere riuscita a staccare un po’ per piangere in silenzio questa storia.
E di nuovo, quando arriva il seguito?

Per il momento posso già dire che questo libro finirà tra le mie migliori letture di quest’anno. All’inizio ero curiosa ma davvero non mi aspettavo che fosse così bello e che potesse coinvolgermi così tanto. Spero davvero che l’autrice abbia il successo che si merita perché questo romanzo d’esordio vale davvero tantissimo.

È una storia di amore e tradimenti, bugie e verità. Tu cosa aspetti per iniziarla?

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