Recensione “Il Pugnale dei Poeti – Il volo del gheppio” di Chiara Zanini| Lumien Edizioni

Nel Regno delle Cinque Capitali regna la pace da oltre mille anni.
Qui i Poeti, dispensatori di bellezza, creano opere d’arte capaci di incantare gli abitanti, al solo scopo di rendere l’esistenza più gradevole. Un esercito misterioso, però, minaccia i Poeti e i villaggi dove risiedono. Le Làoian, le spietate donne a capo dei soldati, vogliono catturare ogni membro della Casta, e per farlo sono disposte a tutto.
Il giovane Poeta Auren, affiancato dal suo Sigillatore, Gylleal, e dall’impertinente figlia del capo villaggio, Iria, sarà costretto a un viaggio attraverso l’Evèria. Nel difendere i suoi amici, Auren scoprirà un potere nascosto nelle trame della sua magia, una forza di cui non conosceva l’esistenza.
La magia dei Poeti non crea solo bellezza, ma può essere usata per altri scopi: perché nessuno, neanche il suo maestro, gliel’ha mai insegnato? Cosa si nasconde dietro il potere dei Poeti?
Durante la fuga, i tre compagni scopriranno dell’esistenza di Vilènd’ara, la Città segreta dei Poeti, nuova meta da raggiungere prima che la Strega dell’Acqua metta fine all’esistenza della Casta.
Prima che la verità sul suo potere venga persa per sempre.


Il pugnale dei poeti” è il primo libro di una saga fantasy di Chiara Zanini, pubblicata ad ottobre 2023 da Lumien Edizioni.

Ho già letto diversi libri di questa casa editrice e, pur se tutti di generi diversi, posso assicurarvi che la qualità non si discute. Anche questa volta nulla è lasciato al caso e tutto è curato nei minimi particolari: dalla veste grafica alla qualità del testo.
Lumien non ne sbaglia una e con le sue pubblicazioni sta davvero sbalordendo tutti!

Nei primi capitoli conosciamo i personaggi principali di questa storia, hanno tutti un’introduzione separata e ho apprezzato molto questa scelta perché permette di conoscerlo tutti pian piano. Abbiamo modo di conoscere da subito il loro passato, cosa che mi è piaciuta moltissimo, fino ad arrivare ai momenti della vera azione. Su alcuni personaggi mi sarebbe piaciuto saperne molto di più ma sono certa che tutto ciò che è rimasto oscuro sarà argomento per i prossimi libri della saga.

Nelle prime pagine conosciamo Auren, che da orfano in una situazione difficile si ritrova ad essere istruito per diventare un Poeta e cambiare vita.
Poi conosciamo anche Gylleal, membro di una famiglia numerosa e abbastanza distratto, che diverrà invece il suo Sigilatore.

Il sistema magico di questo libro è un qualcosa di davvero spettacolare e mai visto prima, ne sono rimasta totalmente affascinata.

Nonostante tutte le novità di un sistema magico mai visto la sua spiegazione non mi è sembrata pesante, le informazioni a riguardo sono ben distribuite e di sicuro non vi annoieranno.

Solo alla fine della lettura mi sono accorta che l’autrice ha già pubblicato diversi libri e se devo essere onesta la cosa si sente! Leggendo si percepisce che c’è molta esperienza e molta conoscenza del genere scelto.

Prima di quanto me lo aspettassi la storia ha preso una piega d’azione che mi ha incuriosita moltissimo e tenuta attaccata alle pagine. Il Poeta e il suo Sigilatore sono costretti a scappare a causa di un esercito minaccioso che è sulle tracce di tutti i Poeti del continente. Cosa vorrà il loro capo dai Poeti? Cosa spera di ottenere catturandoli tutti e seminando morte e distruzione?

Il finale mi ha sorpreso tantissimo perché mai me lo sarei aspettata così aperto, negli ultimi fantasy che ho letto alla fine mi ritrovavo sempre con qualche porta chiusa e qualcuno aperta, ma in questo caso tutto è più spalancato che mai. L’epilogo è davvero illegale!

Ammetto che ho letto le ultime cento pagine tutto d’un fiato e non mi ero resa conto di essere arrivata alla fine [io convintissima ci fossero almeno altri due capitoli da leggere] e quindi l’epilogo è stata una vera sorpresa, in tutti i sensi.

Noi poveri lettori possiamo solo sperare di avere presto notizie sul seguito, sono davvero curiosissima di sapere come la storia di Auren andrà avanti.

Mi sono affezionata tantissimo ai personaggi ed è stato molto facile empatizzare con loro, diciamo che su questo punto il passato tragico ha fatto il suo dovere e tutto è stato gestito come si deve.

A questo punto non posso che ringraziare Chiara Zanini e Lumien Edizioni per avermi donato un’altra lettura a cinque stelle che va, insieme ai tanti libri di quest’anno, a brillare in un cielo di letture meravigliose.

Mi sono goduta questa lettura con una playlist autunnale di sottofondo e anche in un periodo stressante come quello degli esami [povera me] ha saputo donarmi una tranquillità che non potete immaginare.

Inoltre non riesco ad individuarne bene il motivo [di sicuro le atmosfere pazzesche che il libro trasmette e il periodo in cui l’ho letto] ma questo libro mi ha fatto sentire come quando quasi dieci anni fa lessi “Il Signore degli Anelli”. È un romanzo che dà davvero le stesse vibes di avventura e curiosità che ogni tanto servono.

Oltre alla storia in sé gli argomenti che sono riuscita ad estrarre da queste pagine meravigliose mi hanno emozionata davvero moltissimo. L’autrice è riuscita a trasmettermi quanto sia importante avere un amico vicino nei momenti più difficili e quanto sia di conforto avere qualcuno che ci guarda le spalle quando siamo privi di forze.
Allo stesso tempo però, anche nei momenti più difficili, è importante continuare a coltivare questi rapporti e fare del proprio meglio per stare vicino agli altri. Qualcosa di bello che facciamo per una persona a noi vicina torna sempre indietro.

Pensandoci, Auren e Gylleal mi hanno ricordato un po’ Frodo e Sam.

Anche questo articolo si conclude qui, prima di lasciarti andare ti ricordo che infondo alla pagina troverai una casella dedicata alla newsletter, iscriviti per non perdere i prossimi contenuti!

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