Recensione “Il re dei draghi” di Leia Stone | Leggereditore

“Il re dei draghi” è un romanzo fantasy di Leia Stone, primo della quadrilogia “Kings of Avalier”. In ognuno dei libri di questa serie ci sarà come protagonista uno dei quattro re del mondo magico di Avalier.

A “Il re dei draghi” segue “Il re degli elfi”, secondo libro della serie, e probabilmente saranno presto tradotti anche il terzo e il quarto volume sempre per Leggereditore, che porta in Italia sempre uscite fantastiche!

Innanzitutto si tratta di un fantasy romance e, anche se inizialmente me lo sarei aspettato molto più fantasy, non mi é affatto dispiaciuto.

In percentuale il romance occupa un buon 70% mentre alla parte fantasy resta al massimo un 30/35%.

La cosa bella è anche che ogni volume di per se è autoconclusivo, e anche se la storia va avanti non è necessario continuare per forza.

Penso anche che l’autrice sia riuscita a creare un bel mondo fantasy che abbia il giusto compromesso tra originalità e leggerezza.

La protagonista è Arwen, una giovane umana che vive ai margini del regno in un villaggio composto principalmente da personaggi non magici o solo leggermente a causa del loro sangue contaminato da umani nel corso delle generazioni.

Arwen ha una vita abbastanza dura in quanto in seguito alla morte di suo padre si è ritrovata a dover prendere le redini della famiglia per proteggere sua madre e sua sorella minore e sopravvivere.

Già su questo punto potrei dire che mi ha ricordato fin troppo Feyre Acheron, protagonista della saga di A Court of thorns and roses, soprattutto per quanto riguarda la questione della sopravvivenza della famiglia e le scene iniziali di caccia. Avrei sinceramente fatto a meno di questi riferimenti così evidenti ma penso di poterci passare sopra facendo finta di non essere troppo infastidita.

Molto presto però la quiete del villaggio viene scossa da alcuni messaggeri e controllori mandati dal re che dovranno ispezionare tutte le possibili candidate come mogli del re e madri del prossimo erede. Il re dei draghi infatti ha da poco perso sua moglie e il bambino che stava per partorire e dal momento che la sua magia è sempre più debole, e gli attacchi nemici sempre più forti e vicini, è necessario trovare una donna con una magia abbastanza potente da reggere una gravidanza.

Ma cosa potrebbe mai centrare Arwen in tutto questo? Proprio lei, convinta di essere una semplice umana, scoprirà presto di avere una storia differente da quella che sua madre le aveva raccontato e diventerà presto l’ago della bilancia in una situazione molto complessa. Penderà verso la distruzione o verso la rinascita?

Ad essere sincera dopo un paio di settimane da questa lettura ricordo con un po’ di fatica tutti i personaggi e gli eventi dettagliati di questa lettura e il suo “problema”, se proprio così vogliamo intenderlo, è che l’ho trovato un filo frettoloso.

Ammetto che forse è anche solo una cosa mia dato che sono riuscita a leggerlo in un giorno solo, ma questo è di sicuro un punto a favore per la scorrevolezza e la leggibilità.

Gli eventi sono molto compatti e la narrazione è scorrevole e ritmata, per la verità non penso ci sia stato un solo capitolo che mi abbia annoiata davvero.

Non sarà il mio libro preferito di quest’anno o il mio libro del cuore, ma comunque devo dire che è stata una lettura molto valida per questi giorni d’estate.

Ho portato con me in vacanza il secondo volume della serie proprio con la speranza di continuare questa avventura, sono pronta più che mai a conoscere anche il re degli elfi!

Piccola nota alle cover che sono davvero troppo belle! Penso che la casa editrice abbia fatto benissimo a mantenere quelle originali perché trasmettono in pieno tutte le vibes della storia e penso che un altro tipo di copertina non avrebbe reso allo stesso livello!

Anche questa review si conclude qui! Prima di andare ti ricordo che infondo alla pagina troverai una casella dedicata alla newsletter, iscriviti per non perdere i prossimi articoli!

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