Intervista all’autore Christian D’Amico | Crowfunding “Pride – Il tuo orgoglio” | Bookabook

“L’orgoglio è alla base di tutti i grandi errori, e le persone orgogliose nascondono pene tristi dentro sé stesse.” 
“Troverai qualcosa per cui lottare, finché quest’ultima non ti cambierà.”

Daniele, un ragazzo di ventun anni, vive in un mondo privo di arte, di libertà e diritti, dove un’unica società dittatoriale -conosciuta come la Conservative Eyes Of The Opposition- impedisce ogni forma di individualismo e di espressione del proprio essere. Il ragazzo, dopo essere venuto a conoscenza di un sito sfuggito agli occhi del Governo, e stanco di tale stile di vita imposto pieno di monotonia e disperazione, tenterà -insieme all’opposizione- la rivoluzione, per riportare alla luce quelli che sono i veri diritti dell’umanità.
Ma, allo stesso tempo, si accorgerà che il viaggio più significativo lo affronterà dentro di sé; difatti si renderà conto di come l’orgoglio, uno dei più grandi peccati dell’uomo, un sentimento tanto giusto quanto sbagliato, possa essere causa di errori, rimorsi e di rimpianti.

Ciao! Ti va di presentarti? 

Ciao! Prima di tutto ti ringrazio per questo spazio, per l’aiuto che mi stai dando durante questo percorso. Lo apprezzo molto. 

Mi chiamo Christian D’Amico, sono nato a Salerno nel Maggio del ’99, e dopo aver vissuto a Cava De’Tirreni per un breve periodo, mi sono dovuto trasferire a San Michele Di Serino all’età di tre anni. Sin da piccolo ho avuto modo di coltivare la mia vena creativa, e già dalla tenera età sapevo qual era il mio sogno nel cassetto: diventare un fumettista. Per questo mi sono iscritto al liceo artistico, ma sfortunatamente ho dovuto lasciare gli studi a 16 anni, e dire addio -almeno per ora- al mio sogno più grande.

Ho sempre voluto raccontare delle storie, far immergere le persone nei mondi che ho in testa e che pian piano si stanno creando, nel tentativo di lasciare un messaggio nel tempo. Ed è per questo che, quasi per gioco, ho continuato a dare sfogo alla mia creatività con la scrittura: per non perdere di vista, mai e poi mai, i mondi immaginari che mi hanno formato. Per non abbandonare le storie che mi porto nel cuore.

Come hai iniziato a scrivere? 

Era il 2018 quando ho buttato giù le prime bozze di ‘Pride – Il tuo Orgoglio’! Come ho detto poco fa, ho cercato di trovare un modo per condividere le mie storie, di non perdere quella creatività che mi portavo dietro dopo aver abbandonato l’idea di diventare un fumettista (almeno per ora). 

Da dove è nata l’idea per il tuo libro? 

Durante la mia adolescenza mi sono reso conto che, nella vita, ci sono molti cose per cui lottare, che dovrebbero essere trattate in egual modo. Però ho capito anche la psiche umana, il modo di agire delle persone… infatti ‘Pride – Il tuo Orgoglio’ non è un semplice romanzo che parla di una rivolta contro una società dittatoriale, ma parla di tante cose, vuole mandare tanti messaggi che forse, solo una volta letto il romanzo, si potranno capire. Parla dell’orgoglio, della solitudine, della paura di rimanere da soli e di non essere qualcuno. Di non essere ricordato.

Parla di come sia facile perdere qualcuno, e di come un gesto altruistico, spesso e volentieri, diventi una questione di egoismo ed egocentrismo puro.

Come stai vivendo la campagna di crowdfunding? 

È stressante, tanto! Ci sono momenti dove le persone fanno finta di aiutarti, altri -invece- che ti aiutano senza sosta. Ci sono belle soddisfazioni durante questo percorso, ma ci sono momenti dove non riesco a esprimere me, e il potenziale del mio romanzo. 

C’è qualcuno o qualcosa a cui ti sei ispirato per questo libro? 

Tante cose mi hanno ispirato: da una stand-up di nome ‘INSIDE’ di Bo Burnham, per la sua ironia nel dire la verità, al videogioco ‘The last of us’ e ‘The last of us part II’ per il suo modo di rendere reale i rapporti dei personaggi, per il suo modo di spiegare come le azioni del singolo possano avere conseguenze su tutti quanti. 

Mi ritrovo immerso, intrappolato e circondato da litri e litri d’acqua putrida, così scura che sembra quasi una brodaglia o quel che trovi in fondo all’oceano.nSono in salotto, a galleggiare, e come me anche i mobili della stanza iniziano a librarsi nello spazio, portando la scena a essere del tutto surreale. Sento sulla pelle questa sensazione più viva che mai perché so che è casa mia, però non la riconosco più per quella che è stata, per come l’ho sempre vista. La mente non riesce a pensare a nient’altro: in tutti i modi sta cercando una via di fuga nel tentativo di portarmi subito in salvo. Comincio a nuotare nell’acqua facendo attenzione a non colpire i mobili che, con molta lentezza, girano e rigirano su sé stessi. L’ambiente pare più ampio del solito, ma l’unico obbiettivo che mi sono prefissato è di riuscire a raggiungere la porta d’ingresso, così da aprirla e scaricare tutta l’acqua all’esterno. Voglio andarmene via. Voglio respirare.

Sono quasi arrivato, vedo l’uscita sempre più vicina, più grande rispetto a prima. Mentre allungo la mano per afferrare la maniglia, la porta si distorce e si allontana, riportandomi al punto di partenza con un certo tipo di velocità. Com’è possibile? Ero proprio lì davanti.

Percepisco i polmoni pesanti, altrettanto le braccia stancarsi. Riprendo a nuotare, cercando di far attenzione a non aprire la bocca per non affogare, mentre percepisco i capelli ondeggiare nel blu.

«Daniele, guarda cos’hai fatto.» Tutto d’un tratto una voce familiare mi fa bloccare, pietrificare, costringendomi a tenere il corpo fermo sul posto con le braccia che formano un senso quasi rotatorio «Smettila di piangere… hai allagato l’intera casa.» Posso solo sentire, e non riesco a replicare, in alcun modo, mentre quella voce –con tono ovattato– continua a perforarmi, a penetrarmi nelle orecchie con persistenza «Smettila di piangere, ci farai affogare…» Per quanto possa riuscire a guardarmi intorno, non capisco da dove provenga la voce che diventa più intensa. Non capisco da dove mia madre mi stia parlando. «Basta, Daniele… Ci ucciderai.» Le contrazioni al petto si fanno più fitte, l’acqua inizia a pesare e a farsi sentire ancor di più, a diventare più scura e lurida. Mi giro intorno per tentare di vedere, almeno per un po’, la donna che ancora parla. E dopo essermi girato più volte, mentre la porta ha continuato ad allontanarsi, vedo finalmente il corpo senza vita di mamma galleggiare: mostra gli occhi vuoti e il viso in putrefazione. Prova piano a schiudere le labbra, oramai pallide –come la pelle– e sottili, come le dita scheletriche che mi indicano, che cercano di afferrarmi il collo «È stata colpa tua.»

CHE COS’È BOOKABOOK?

Un’editoria diversa, dove i lettori sono protagonisti della vita dei libri.

Questa casa editrice dà la possibilità ai lettori di scegliere, di partecipare, di portare i libri sugli scaffali delle librerie e di contribuire, attraverso il passaparola, a scriverne il successo.

Tutti i manoscritti proposti vengono valutati da una commissione e nel caso siano approvati inizia la campagna di crowfunding. Da quel momento tramite i pre-ordini saranno i lettori stessi a far sì che il libro venga pubblicato.

E se la campagna crowfunding non va a buon fine?

Può capitare che la campagna di crowdfunding del libro che hai scelto non raggiunga l’obiettivo di 200 copie. In quel caso Bookabook non pubblicherà il libro e i suoi diritti torneranno all’autore, che sarà libero di proporlo ad altri o di pubblicarlo attraverso altri canali. Se la campagna ha raggiunto almeno 60 copie pre-ordinate dai lettori, riceverai in ogni caso la tua copia, nel formato che hai scelto.
Se la campagna non ha raggiunto almeno 60 copie pre-ordinate dai lettori, riceverai un rimborso completo e automatico dell’importo versato.

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Fine della campagna crowfunding di “Pride- Il tuo orgoglio”

Puoi acquistare la tua copia e sostenere l’autore cliccando su questo link: https://bookabook.it/libro/pride-il-tuo-orgoglio/

Un pensiero su “Intervista all’autore Christian D’Amico | Crowfunding “Pride – Il tuo orgoglio” | Bookabook

  1. enricamasino

    Sono sempre belle le tue interviste, scopro ogni volta nuovi autori che altrimenti non avrei trovato soprattutto da quando ho messo da parte Instagram. Spero solo che l’autore possa riprendere presto in mano il suo sogno di diventare fumettista. Per quanto riguarda il crowfunding ammetto che non ho mai apprezzato approccio, sono dell’idea che una casa editrice debba investire nel romanzo senza vincolare l’autore alle copie vendute in prevendita. Per carità sarà anche un metodo per coinvolgere i lettori ma per quanto mi riguarda è un modo di fare poco serio da parte di una CE. Al di là delle mie idee personali auguro tutto il bene possibile Christian. Mi dispiace solo di non poter dare una mano in questo momento 😔❤️

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